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Argentina< le pallottole di Menem
by garabombo@autistici.org Saturday, Dec. 07, 2002 at 6:19 PM mail:

da argenpressinfo. notizie sull'arrivo in argentina di un trafficante di armi per il quale la giustizia argentina ha richiesto l'estradizione dalla svizzera, dove era agli arresti. le sue dichiarazioni sono altamente compromettenti per la posizione di carlos menem, ex presidente e autorevole candidato del peronismo per le prossime elezioni presidenziali. alcuni particlari interessanti sull'inchesta..

Noticias del 4/12/02
TRAFFICANTE DI ARMI COMPROMETTE LA POSIZIONE DI MENEM
Di Eric Demergue, giornalista francese della AFP.

L’arrivo in Argentina come estradato dalla Svizzera del trafficante di ari francostatunitense Jean-Bernard Lasnaud rinforza le difficoltà di Carlos Menem, dopo la sua detenzione nel 2001 per l’accusa di dirigere una associazione illecita per il contrabbando di materiale bellico, mentre si trova alle prese con la campagna elettorale per le elezioni presidenziali.

Lesnaud, che è arrivato a Buenos Aires giovedì, sarà indagato a partire dalla giornata di venerdì dalla Giustizia argentina, che seguirà la pista del Traffico di armi verso Ecuador e Croazia tra il 1991 e il 1995”, durante la presidenza di Menem, secondo una fonte giudiziaria intervistata.
“La testimonianza di Lesnaud è importante per localizzare al meglio la pista del denaro che è stato versato in questa operazione e identificare i massimi responsabili dei fatti”, ha proseguito la fonte che ha confermato essere il giudice del Penal Economico Julio Speroni il titolare delle indagini.

La giustizia considera il trafficante come una pedina chiave per le investigazioni giudiziarie, per le quali Menem e il suo ex ministro dell’Economia Domingo Cavallo sono stati in prigione, nel 2001 e 2002, rispettivamente.
Menem è vincolato alle indagini per “contrabbando aggravato di armi”, ma vanta un giudizio di “mancanza di prove” emesso dallo stesso Speroni, in attesa di raccogliere nuove prove.
Menem e diversi suoi ministri Erman González (Difesa), Oscar Camilión (Difensa) y Domingo Cavallo (Economia), così come l’ex capo dell’Esercito Martín Balza e il suo assessore e cognato Emir Yoma), avrebbero firmato dei decreti segreti che autorizzavano la vendita del materiale bellico suppostamene da indirizzare verso Panama e Venezuela, poi dirottato verso Croazia ed Ecuador tra il 1991 e il 1995.

L’ex presidente Menem ha già scontato 167 giorni agli arresti domiciliari nel 2001 dopo essere stato accusato di essere il “capo di una associazione illecita” per il traffico di armi; poi però un particolare giudizio della Corte Suprema lo rimise in libertà e la causa è stata riunificata nel Foro penale economico.
Menem attualmente è in piena campagna elettorale per provare a tornare al potere nel 2003, al centro di una lotta sfrenata con l’attuale presidente E.Duhade all’interno dello schieramento peronista, Partido Justicialista.
L’azione giudiziaria ebbe inizio nel 1995 dopo la denuncia dell’avvocato Ricardo Monner Sans. Lasnaud durante una intervista dal carcere di Ginevra, il 18 ottobre scorso, aveva scaricato la responsabilità del traffico di armi a Menem e a diversi suoi funzionari di governo, definendosi un semplice intermediario. Secondo Lasnaud l’Argentina vendette all’Ecuador circa 10000 fucili e 10 milioni di cartucce nel febbraio del 1995, mentre il paese era in piena guerra con il Perù e pativa un embargo internazionale, con l’aggravante che il governo di Menem era garante per il mantenimento della pace nel conflitto, insieme a Stati Uniti, Cile e Brasile.
Lasnaud, accusato adesso di contrabbando aggravato e associazione illecita, ha inoltre identificato come responsabili della vendita anche il colonnello in pensione Diego Palleros (che avrebbe assicurato a Lasnuad di essere in possesso di regolari decreti presidenziali che certificavano il permesso di vendere armi argentine a qualsiasi paese del mondo), latitante, e il defunto capitano della marina argentina Horacio Estrada (“legalmente” suicidatosi a Buenos Aires nel 1998), ribadendo che l’ultima meta del viaggio delle armi sarebbe dovuto essere il Venezuela.
Altri piccoli particolari dell’inchiesta tuttora in pieno svolgimento:
-Gli armamenti partiti dall’aeroporto di Buenos Aires di Ezeiza tra il 17 e il 22 febbraio del 1995, hanno viaggiato su tre voli della compagnia nordamericana Fine Air e la Airline Equipment di Miami.
-Il prezzo fissato per la vendita degli armamenti in 7 milioni di dollari, versati da un’impresa ecuadoriana Prodefensa sul conto a Montevideo dell’impresa di Palleros, “Hayton Trade”.
-Lasnaud avrebbe ricevuto come ricompensa per la buona intermediazione circa 20mila dollari, versatigli dal capitano della Marina argentina Estrada su di un suo contocorrente in Uruguay.
-Lo stesso Horacio Estrada è stato responsabile di un campo di detenzione irregolare durante gli anni della dittatura, dove sono stati assassinati migliaia di desaparecidos.
-Lasnaud secondo diverse fonti giornalistiche sarebbe avvezzo a stringere intensi rapporti d’amicizia con la CIA, trafficanti d’armi, e uomini del clan mafioso newyorkino dei Gambino; oltre che con Menem, certo..


















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