Inizia la raffica di occupazioni a Milano...

Gli studenti milanesi si ribellano...

Comunicato del collettivo impellente Virgilio

09-12-2002 Occupiamoci del nostro futuro.

In molte scuole milanesi iniziano oggi mobilitazioni e proteste per "Un'altra scuola possibile". Contro chi decide al posto degli studenti e sugli studenti, trasformando le nostre scuole in aziende da sponsorizzare invece che in luoghi di crescita collettiva, culturale e personale; contro la guerra che colpisce anche noi attraverso la disinformazione e le limitazioni della libertà di pensiero e di espressione, contro la repressione che si abbatte su chi non studia soltanto Internet Inglese Impresa.
Visto che nessuno ci chiede le nostre opinioni facciamoci sentire, riprendiamoci la scuola e gli spazi per esprimerci.
Impariamo, studiamo, discutiamo di tutto quello di cui è vietato parlare nella Loro scuola, costruiamo insieme un'alternativa ed un'opposizione a questo stato di cose.

Occupiamoci di noi e del nostro futuro.......

Collettivo impellente Virgilio
Coordinamento dei collettivi studenteschi

In questo momento la scuola è occupata, sono partiti e satnno procedendo i collettivi su: Guerra Antiproibizionismo Riforma Moratti e si sta tenendo in Aula Magna una conferenza con esterni sulla Palestina e l'esperienza dell'interposizione pacifica. domani assemblee sul Chiapas e neoliberismo in SudAmerica, Guerra globale permanente, sessualità e Un'altra scuola possibile.

Ci saranno aggiornamenti...

Sono un ex studente del Virgilio e sono felice di vedere che i nuovi studenti non sono larve ma si muovono per svegliare le coscienze.
Bagalà Sergio

quando andavo io al liceo:
- c'era una nuova ala in perenne costruzione che doveva ospitare gli studenti della succursale presa in affitto, ma non si finiva perché la Regione non dava i soldi
- non c'era una palestra perché la Regione non dava i soldi
- non c'era un parcheggio perché la Regione non dava i soldi
- l'aula computer aveva una variegata serie di pc di scarto regalati dalle aziende invece di buttarli. Su 20 ne funzionavano si e no un paio.
- c'era un unico videoregistratore che si ruppe l'ultimo anno e non si potevano guardare le vidoecassette.
- non si andava in gita poiché la scuola non aveva i soldi per pagare la missione agli insegnanti

Poi quando me ne sono andato è arrivata l'autonomia scolastica che obbliga le scuole a una gestione più accurata dei soldi che riceve, e consente loro di cercare nuove forme di finanziamento. Nella mia ex-scuola ora ci sono:
- palestra
- parcheggio
- aula computer con i pc connessi in rete e a Internet
- videoproiettore a parete
- ala nuova dell'edificio

Insomma nonostante tutte le autogestioni organizzate dagli "illuminati" rappresentanti contro la "scuola azienda" perché il "sapere non è una merce" non si è riusciti ad evitare tutto questo scempio di modernità e funzionalità...
dove andremo a finire?