Questa è la piattaforma definitiva già approvata da alcune scuole superiori di Perugia:
Alessi
Galilei
Classico
ITF
Artistico
Come ogni anno i mesi di novembre e dicembre sono un periodo cruciale per la protesta studentesca. Da cinque anni a questa parte la forma di protesta predominante è stata l´occupazione delle scuole, guidata più aspetti ricreativi e ludici che da una reale necessità di affrontare seriamente le problematiche studentesche e non all´interno delle scuole. Quest´anno ci troviamo a combattere una battaglia decisiva per la difesa della scuola pubblica: da una parte la ministra Moratti ha deciso di fare del diritto all´istruzione un privilegio di una stretta elìte agiata e benestante, dall´altra ci siamo noi, studenti che crediamo ed abbiamo intenzione di lottare per un´istruzione pubblica, gratuita, laica ed estesa a tutti in ugual modo. I punti principale della riforma parlano chiaro: la riforma dei cicli,la riforma degli organi collegiali e i buoni scuola, rispecchiano in pieno lo spirito classista e reazionario di questa riforma. Con la riforma dei cicli, quella più classista, si delineerà in modo sempre più netto la differenza tra chi studia per l´università, e andrà a formare la classe dirigente del paese, e chi viene indirizzato al lavoro, apprendendo la sottomissione al pensiero unico del potere ed essendo usato come merce secondo le strategie di mercato. Con la riforma degli organi collegiali si va incontro ad un accentramento del potere nelle mani del dirigente scolastico, a svantaggio della rappresentanza studentesca nella scuola. Infine, i buoni scuola sono lo strumento che, Berlinguer prima e la Moratti oggi, hanno usato per aggirare l´art.33 in modo da poter foraggiare le scuole private di stampo cattolico e confindustriale. Questo progetto della Moratti si introduce in un quadro generale di distribuzione dei fondi dello stato, mentre le nostre scuole cadono a pezzi (vedi S.Giuliano), e libri e trasporti costano sempre di più, la nuova legge finanziaria sottrae fondi destinati alla scuola pubblica in favore della costosa macchina bellica del "democratico" occidente. Possiamo parlare di una guerra permanente: dopo l´Afghanistan, ora è l´Iraq nel mirino della santa inquisizione mondiale che usa la violenza come strumento di conversione delle anime e dei mercati. Noi non vogliamo essere complici del nuovo genocidio del popolo irakeno. E´ un nostro dovere morale arrestare la tendenza del fanatismo occidentale a fare della guerra una pratica politica, una scadenza annuale! Non esente dall´attacco del neo liberismo è il mondo del lavoro: l´abrogazione dell´art.18 e l´usurpazione dei diritti dei lavoratori riguarda anche noi studenti e il nostro futuro.Prendiamo esempio dalla vicende di Termini-Imerese, dove gli studenti locali hanno saldato la loro lotta con quella degli operai FIAT licenziati, infatti i figli si sono uniti ai padri nella lotta.
E´ nostra intenzione risollevare il movimento studentesco,il quale non si limiti ad una sporadica apparizione annuale, ma che sia capace di lavorare assiduamente in ogni scuola per controinformare e sensibilizzare gli studenti.
Ci stiamo perquesto mobilitando per la creazione di Comitati di Studenti in ogni istituto,suddivisi in diversi Gruppi di Lavoro, che analizzino, al fine di produrre controinformazione e iniziative di lotta, su queste problematiche: -RIFORMA MORATTI. -GUERRA -MONDO DEL LAVORO Con l´istituzione di questi Comitati di Studenti vogliamo dare basi solide e continuità alla lotta e alla contestazione in prospettiva di crearne dei nuovi nel momento in cui si dimostri necessario.
· Necessaria è anche la creazione di un Coordinamento tra i vari istituti perugini, strumento indispensabile per portare avanti unitariamente la protesta, per poi espanderla in tutto il territorio regionale.
E´ nostro diritto protestare, è nostro diritto far sentire la nostra voce, non lasciamoci intimorire dai subdoli ricatti di chi ci governa, basta con le intimidazioni repressive che si sono manifestate nei primi giorni di mobilitazione del movimento studentesco. Non abbiamo bisogno di eroi ma di gente determinata e consapevole che non vuole abbassare la testa.
· NO ALLA RIFORMA MORATTI · NO ALLA GUERRA IN IRAQ · NO ALLA MERCIFICAZIONE DEL LAVORATORE.
LE NOSTRE SCUOLE NON SONO SUPERMERCATI, L´ISTRUZIONE PUBBLICA NON E´ UNA MERCE.
|