NewsWire
Ci sono due tipi di problemi: quelli che si possono risolvere e quelli che invece non si possono risolvere. Per il primo tipo la soluzione passa attraverso la capacità di chi li affronta, per il secondo tipo al massimo si può arrivare ad un qualche tipo di soluzione parziale.
Il problema dell'abuso del Nw è, secondo me, un classico tipo di problema che non si può risolvere, specialmente se si vuole mantenere la sua caratteristica di Open Publishing. Non si può risolvere, per quante intelligenze (da parte di chi lo gestisce) vi si possano applicare in quanto la variabile che maggiormente lo determina è esterna, vale a dire dipendente dalle persone che lo usano e ne abusano. Non si può risolvere in quanto essendo completamente equivalente ad un Newsgroup moderato "a posteriori" della classica Usenet è come questo portato, in determinati momenti, ad avere il "segnale" sovrastato dal "rumore".
Non si può risolvere in quanto qualsiasi soluzione tra quelle proponibili farebbe venire meno la sua peculiare caratteristica di OP e quindi lo farebbe diventare "altro". In particolare due possibili "soluzioni" di questo tipo: moderazione "a priori" o controllo strettissimo (con turni) sono - alla fine - completamente equivalenti come risultati in quanto se i "moderatori" che fanno da filtro (pre) o quelli che fanno da controllori (post) sono gli stessi ed adottano le medesime "regole" il risultato, alla fine, sarà identico, L'unica differenza sarà che il secondo sistema (controllo strettissimo) sarà più faticoso del primo e comporterà maggiori problemi.
Il fatto che il problema non sia risolvibile non significa che non si possa cercare un qualche sistema che riesca, se pure solo in parte, a raggiungere una soluzione parziale. Sistemi di questo genere sono quelli che ricadono dentro una dimensione prevalentemente "tecnica".
La maggior parte di questi sono riconducibili ad un aumento della difficoltà di pubblicazione sul Nw, vale a dire ad una diminuzione della facilità con la quale oggi si possono pubblicare articoli o commenti, una sorta di "disincentivazione" a pubblicare che però, ovviamente, ha anche il suo lato negativo perché si disincentiverebbe allo stesso tempo chi usa e chi abusa.
In questo campo le proposte potrebbero essere diverse: obbligo di registrare un nick (ovviamente non con i dati anagrafici!), aumento del numero di "click" necessari per pubblicare, "spostare" i commenti, impossibilità di pubblicare codice Html, ecc...
Una occhiata anche se veloce ai siti fratelli/sorelle dei vari Indy basta a rendersi conto che il Nw ha diverse implementazioni: la maggioranza degli IMC adotta un Nw molto simile a quello di Italy, altri splittano il Nw tra "local" e "global", qualcuno lo divide anche in tre o quattro ed altri sottopongono a verifica gli indirizzi e-mail di chi posta. Insomma un'ampia gamma di soluzioni dalle quali può forse venir fuori una proposta buona per il Nw di Italy.
Una possibile soluzione (ammesso che sia tecnicamente fattibile...), sempre nel senso di riduzione del problema, potrebbe passare attraverso una strutturazione diversa delle pagine del Nw.
Si potrebbe splittare il Nw in due parti distinte e separate:
a) un Nw che funziona come quello attuale ma che NON compare in Home;
b) un Nw moderato "a priori" che compare in Home.
Questo, partendo dalla considerazione che la Home Page, apparendo come la più "importante" è quella che attira maggiormente gli usi/abusi.
Praticamente si lascerebbe a chi vuole inviare materiale decidere se pubblicare sul Nw "non moderato" oppure se sottoporre la pubblicazione ad una approvazione preventiva.
I vantaggi di una soluzione del genere sono evidenti: si continuerebbe a mantenere aperta la possibilità di OP (moderata a posteriori come oggi) ma *non* in Home mentre quest'ultima ospiterebbe *esclusivamente* i contributi che i moderatori ritengono più utili al progetto di Indymedia.
I contro sono che ci vorrebbero dei turni per consentire l'approvazione in tempo, quasi reale, dei contributi e che, in assenza di una scientifica oggettività, la scelta dei materiali da pubblicare in Home provocherebbe un aumento delle discussioni all'interno del gruppo di gestione e, naturalmente, dall'esterno le solite accuse di censura. Un ulteriore problema sarebbe che aumenterebbe, anche se di poco, il lavoro di gestione del Nw.
Questo sistema non risolverebbe il problema dei "commenti" che vengono aggiunti ai post in quanto, come ben sappiamo, spesso sono proprio questi a determinare l'aumento del "rumore" e, sicuramente, si sposterebbe su questi l'abuso.
In questo caso l'alternativa sarebbe tra eliminare la possibilità di commenti ai post in Home o, meglio, eliminare i commenti a seguire, vale a dire che sotto un post di quelli che compaiono in Home ci sarebbe solo un link "aggiungi/leggi un commento" che rimanderebbe ad un'altra pagina, questa sarebbe composta da un elenco dei titoli dei commenti aggiunti e, solo dopo il terzo "click", si arriverebbe finalmente al post ed ai relativi commenti.
Per avere una idea di quello che si intende si veda, per esempio, il Nw adottato da IMC-Alberta e IMC-Huston.
Il lato negativo di un sistema del genere è che prima di leggersi tutti i commenti si passa più tempo a cliccare ma, del resto, se vogliamo che Indymedia veicoli informazione più che discussione (per quella c'è il forum) la cosa dovrebbe preoccupare poco.
Quella sopra non è la migliore delle proposte possibili e nemmeno la più originale ma, almeno così mi sembra in questo momento, è una di quelle che meglio concilia la massima apertura possibile e il tentativo di rendere più utile il Nw per chi legge.
Si tratta infatti di chiedersi: "cosa vorrei leggere sul NewsWire" e darsi in risposta un elenco, in ordine di importanza che possa servire da traccia per una discussione sui criteri di selezione da adottare in un Nw come quello proposto sopra.
1. notizie che non pubblicano i media mainstream
2. versioni diverse delle notizie che pubblicano i media mainstream
3. materiali di movimento - calendari delle iniziative
4. segnalazioni di risorse di rete di movimento
5. segnalazioni di news interessanti pubblicate sui media mainstream
6. analisi e commenti (interessanti ma) lunghissimi
7. polemiche e scazzi vari, su fatti di attualità
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