Manifestazione a Bergamo: alcuni tafferugli sotto il comune.
Lunedì 24 Marzo 2003, Bergamo
La manifestazione, largamente partecipata, giunge innanzi al comune: l’obbiettivo del Movimento Studentesco è issare sul balcone del palazzo una bandiera della pace e per far ciò approntano una scala sul furgone. Sotto l’edificio comunale appare evidente che l’impresa è ardua: la digos presidia i balconi e l’ingresso è protetto dai reparti mobili in assetto antisommossa. Questi ultimi a breve estraggono i manganelli e cominciano un po’ di spintonamenti con le prime file di manifestanti, che lanciano slogan per ricordare l’assassinio di Davide. I ragazzi del movimento studentesco, dal loro furgone, ordinano a tutti di sedersi per terra e alzare le mani per non creare tensione. Nelle prime file ci si continua a spintonare con gli sbirri finchè non accorrono i compagni del Movimento Studentesco a far ordine...scagliandosi sui compagni, con insulti e con le mani, accusandoli di esser dei provocatori. Più tardi, durante il comizio, una compagna si è presentata al furgone per testimoniare l’accaduto ma dopo un’ora di democratico dibattito aperto a tutti le è stato detto che non c’era più tempo. Quando alla fine è riuscita a ottenere di parlare il volume dell’impianto si è misteriosamente abbassato.
Ora, i Tapiri*Rossi vogliono credere che tutto ciò sia frutto di un bruttissimo malinteso, si rifiutano di pensare che possa esser accaduto per volontà di qualche gruppo o individuo.
Tuttavia facciamo presente a chiunque che a riguardo esistono tantissime testimonianze (anche alcuni video...) e nel caso qualche losco figuro dovesse rivendicare o perpetrare un simile atteggiamento non potremo far altro che scagliarci contro di loro con la massima forza. Viene istintivo ripensare alla manifestazione di Crema, dove Rifondazione Comunista preparava cordoni per proteggere la polizia dal lancio di insulti ed oggetti da parte dei manifestanti, ed è la cosa più infame che possa accadere: ci auguriamo che la situazione a Bergamo sia diversa, confidiamo nell’intelligenza di manifestanti e organizzatori, augurandoci che in futuro sappiano distinguere i poliziotti dai compagni. Speriamo davvero sia stato solo uno spiacevole fraintendimento...ma ricordiamo a tutti che CHI IL TAPIRO FERISCE DI TAPIRO MORISCE...
..e chi ci dirà ancora di stare buoni
da quale parte sta??..
