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L'assalto finale parte dall'Italia
by ALESSANDRO MANTOVANI Wednesday, Mar. 26, 2003 at 8:55 PM mail:

I parà della 173a brigata Usa lasciano Vicenza per l'Iraq. Verdi e Prc: «Berlusconi deve risponderne» Frattini: «Non so niente, guardo la Cnn come voi»


Partono per la guerra da casa nostra, dalla caserma Ederle di Vicenza, anche se il ministro degli esteri Franco Frattini dice di non saperne nulla. E non sono soldati qualsiasi, sono i milleottocento paracadutisti della 173a brigata aviotrasportata dell'esercito statunitense, unità tristemente nota ai tempi del Vietnam per i massacri di contadini e vitcong nelle risaie di Katum. Gli specialisti dell'assalto dal cielo sono destinati al nord dell'Iraq, dove già operano di corpi speciali ma le forze d'assalto anglo-americane arriveranno in aereo perché la Turchia non ha concesso il passaggio via terra. In due giorni al massimo, secondo fonti del Pentagono, dovrebbero essere lì. Fonti militari Usa citate dal Washington post aggiungono che i parà della 173a scenderanno elicotteri da assalto insieme a unità della 101a divisione, oggi in Kuwait. Loro compito sarà fronteggiare le postazioni fortificate irachene e aprire passaggi strategici per altri reparti, che poi controlleranno il territorio. Potrebbero prendere parte anche all'assalto finale a Baghdad, dove si prevedono le maggiori resistenze. E stanno lasciando proprio in questi giorni la base vicentina, dalla quale due settimane fa erano partiti camion e altri mezzi blindati sui treni armati che giravano per l'Italia nonostante i blocchi pacifisti. Centinaia di parà sarebbero già partiti (secondo fonti locali per la Giordania) e almeno 800 sarebbero ancora lì, pronti a trasferirsi in un aeroporto (forse Aviano) dal quale decollare verso l'Iraq, oppure in qualche base in Germania come fecero l'anno scorso per andare Afghanistan. La caserma Ederle è la loro casa dal 2000, quando la 173a, sciolta nel `72, è stata riattivata e sistemata in Italia nell'ambito della Task force per il sud Europa (Setaf), orientata verso il Mediterraneo, il Nordafrica e il Medioriente (v. Manlio Dinucci sul manifesto del 28 u.s.). Ieri mattina i responsabili della caserma Ederle non hanno potuto nascondere i preparativi in corso ai parlamentari di Ulivo e Rifondazione che si erano presentati per una delle visite ispettive alle istallazioni militari Usa. C'erano Paolo Cento (Verdi), Elettra Deiana (Prc) e le onorevoli venete Lalla Trupia (Ds), Tiziana Valpiana (Prc) e Luana Zanella (Verdi). Racconta Deiana: «Dopo il briefing con gli ufficiali, che continuavano a dire di non poterci rispondere perché si tratterebbe di informazioni riservate, siamo passati con il pullmino davanti agli alloggi dei paracadutisti e lì abbiamo visto mucchi di valige, zaini e sacchi proprio sugli ingressi, e i soldati lì vicino. Allora abbiamo chiesto: `Stanno partendo? E dove vanno?'». Per saperlo c'è voluto un po'. Il comandante italiano colonnello Salvatore Borgonero è stato invitato a contattare il ministero, a Roma, per l'autorizzazione a rispondere, poi ha spiegato che sì, stanno partendo, ma «per esercitazioni». Più tardi il colonnello americano Thomas Collins ha detto che gli uomini sono ancora a Vicenza.

Difficile non fare due più due. Non c'è dubbio che la 173a sia destinata all'Iraq; e a Vicenza i deputati verificano che quei soldati stanno andando via. «Significa che dall'Italia partono truppe destinate alla guerra in Iraq - osservano Deiana e Cento di ritorno a Roma - e neanche la maggioranza di destra, al di là della violazione dell'articolo 11 della costituzione, l'ha mai autorizzato». Nella mozione approvata si richiamavano infatti le dichiarazioni di Silvio Berlusconi: «Non partirà nessun attacco all'Iraq da aerei che partono da basi italiane». Ma un aereo che sgancia paracadutisti attacca o no? «In un certo senso sì - ammettono al ministero della difesa - però la 173a brigata aviotrasportata, sempre che sia destinata all'Iraq, si dirigerà senz'altro altrove, partirà cioè da un paese terzo, non dall'Italia». Basta poco, insomma, per aggirare costituzione e mozione. Sconcertante Franco Frattini, titolare della Farnesina: «Non siamo uno stato belligerante e non sappiamo nulla di operazioni militari. L'Italia non deve essere informata, sentiamo la Cnn come voi», ha detto ai giornalisti. Alle opposizioni non basta, specie da uno che faceva il ministro dei servizi segreti fino a pochi mesi fa. Insiste Cento: «La 173a brigata è o sarà impegnata direttamente in operazioni belliche in Iraq. Berlusconi ha mentito sul coinvolgimento delle basi in Italia e deve risponderne al parlamento».


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andiamo li'!!!!!!!!!!!!
by pacifista attivo Wednesday, Mar. 26, 2003 at 8:59 PM mail:

tutti fuori dalla caserma a Vicenza!!!!!!!!!!!!!!
radio sherwood lanciate la notizia!!!!!!!
bisogna muoversi!!dove siete???

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[ info CNN ] 173a brigata us
by no global war Wednesday, Mar. 26, 2003 at 11:25 PM mail:

-- la 173a brigata Us partita dalla base di vicenza è stata "lanciata" nel nord dell'iraq -- fonte CNN

-- ore 23:22 --

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siamo troppo ipnotizzati
by manu Sunday, Mar. 30, 2003 at 7:02 PM mail: turez00@iol.it

siamo troppo drogati dalla tv!
Gente, uscite nelle piazze per la pace
e vi sentirete piu' liberi

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