La Francia invita la Cina al vertice G8 di Evian Gli Usa: «La Cina non invitata»
La Francia invita la Cina al vertice G8 di Evian
Il premier francese Jean-Pierre Raffarin (nella foto), in visita ufficiale a Pechino, ha invitato ieri il presidente cinese Hu Jintao al vertice del G8 in programma ai primi di giugno ad Evian. Lo ha annunciato lo stesso Raffarin ed è indubbio che il presidente Jacques Chirac vuole sviluppare al massimo i rapporti economici e politici con la Cina, con cui la Francia si è trovata in grande sintonia nell'approccio «pacifista» alla crisi irachena. Giovedì sera, a Bruxelles, il ristorante «Chez Marius» ha ospitato una cena quasi segreta: si sono ritrovati attorno al tavolo i ministri degli Esteri della Gran Bretagna, Jack Straw, quello francese Dominique de Villepin e il tedesco Joschka Fischer. L'incontro aveva nel menù un argomento ben preciso: le divisioni che ancora restano sulla crisi irachena.
http://www.lasicilia.it/giornale/2604/interno_estero/ie05/69.htm
Gli Usa: «La Cina non invitata»
Polemiche per il G8
Anche il G8 diventa un'occasione per alimentare i contrasti fra Francia e Usa. Durante la visita del primo ministro francese Jean Pierre Raffarin a Pechino, ieri era circolata la notizia che il presidente cinese Hu Jintao era stato invitato a partecipare al summit dei leader degli 8 paesi piu' industrializzati che si svolgerà dal 1 al 3 giugno nella località termale francese di Evian. «Il presidente desidera sinceramente la sua presenza in questo importante rendez-vous internazionale», aveva detto 'ospite, in presenza dei giornalisti, rivolto al leader cinese.
Un alto esponente dell'amministrazione statunitense ha invece puntualizzato, con una certa stizza, che la Cina non ha ricevuto alcun invito a partecipare al G8. Il portavoce del dipartimento di stato Richard Boucher ha fatto sapere che Washington sarà contenta se il presidente cinese parteciperà agli incontri programmati fra i leader del G8. Precisando però, che non è prevista alcuna partecipazione di Hintao al vertice vero e proprio dei leader delle otto nazioni più industrializzate.
http://www.liberazione.it/giornale/030427/LB12D6B7.asp
