Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/06/299157.php Nascondi i commenti.

agenzia stampa apbiscom sul video di indymedia dull'irruzione all'Usine
by macedonio Monday, Jun. 02, 2003 at 7:20 PM mail:

-

ApB-G8/ INDYMEDIA MOSTRA VIDEO DELL'IRRUZIONE ALL'USINE MAW7162 4 pos 152 ITA3644 ;EN;x;O;02000000; ApB-G8/ INDYMEDIA MOSTRA VIDEO DELL'IRRUZIONE ALL'USINE I primi ad entrare poliziotti vestiti da manifestanti Ginevra, 2 giu. (Ap.Biscom) - Circa 40, abiti molto casual, felpe con cappuccio, bandana. Gli unici particolari che li distinguono da un perfetto manifestante da scontro di piazza sono una fascia rossa al braccio con al scritta 'Police' e un manganello tra le mani. Sono stati loro i primi, ieri sera intorno alle 21, a fare l'irruzione all'Usine, centro sociale ginevrino vecchio di 13 anni che in questi giorni di G8 ospita il media center degli attivisti di Indymedia, gli stessi che oggi in una conferenza stampa hanno proiettato il video dell'irruzione. I poliziotti vestiti da manifestanti spingono all'ingresso dell'Usine, si vede nel filmato. Intanto, intorno al centro sociale accorrono poliziotti in assetto antisommossa che si dispongono intorno allo stabile. La situazione si fa incandescente. Davanti all'Usine arrivano altri no global, curiosi, stampa. Poliziotti schierati poco più in là, sparano lacrimogeni e petardi assordanti per allontanare la folla. (segue)
Mau/For
ApB-G8/ INDYMEDIA MOSTRA VIDEO DELL'IRRUZIONE ALL'USINE -2- MAW7236 4 pos 320 ITA3654 ;EN;x;O;02000000; ApB-G8/ INDYMEDIA MOSTRA VIDEO DELL'IRRUZIONE ALL'USINE -2- Percossi attivisti all'inizio del blitz Ginevra, 2 giu. (Ap.Biscom) - Intanto, i poliziotti 'travestiti' sono riusciti a varcare la soglia e a picchiare alcuni a attivisti. Lo racconta Jacqueline Soohen, 28 anni, giornalista canadese che, nell'atrio del centro, stava filmando la scena dell'irruzione, prima di essere percossa dai poliziotti. Risultato: un dente rotto, colpi alla testa. Jacqueline è quindi svenuta ed è stata portata via in caserma dalla polizia, insieme ad altre 10 persone del centro (altre 3 donne e 7 uomini di diversa nazionalità). Sono stati tutti rilasciati "anche perché i poliziotti non hanno trovato alcuna prova che l'Usine fosse il quartier generale dei Black Bloc che hanno devastato Ginevra", hanno sottolineato in conferenza stampa. "Io e le altre donne fermate, siamo state lasciate in aperta campagna quando ci hanno rimesso in liberta", spiega Jacqueline". I poliziotti travestiti da manifestanti sono rimasti dentro l'Usine per circa un'ora. I loro colleghi in assetto antisommossa sono rimasti tutti fuori a presidiare la zona. Dentro, la polizia, dopo le violenze iniziali, ha adottato un comportamento più tranquillo, ammettono al centro sociale. Hanno perquisito il centro di Indymedia, intimando agli attivisti (presenti anche italiani) di spegnere telefoni e telecamere e di stare fermi. Nessun danno al centro. Nessuno oggetto o filmato è stato sequestrato. E gli attivisti, soprattutto gli italiani presenti a Genova nei giorni del G8 2001, riconoscono: "Il comportamento della polizia in questi giorni è stato per lo meno rispettoso dei diritti". Ma gli attivisti condannano senza mezzi termini l'irruzione "perché - spiega Francesca, di Indymedia Italia - la polizia ha sbagliato bersaglio: stando qui, non si è concentrata sulle devastazioni in corso al centro della città". Dietro l'irruzione all'Usine c'è la presenza stessa del cecentro sociale a Ginevra. La destra, raccontano gli occupanti, vorrebbe sgomberare il centro e proprio in questi giorni sono in corso le trattative per il rinnovo della convenzione con il Comune. Dopo l'irruzione di ieri all'Usine, si sta pensando di sporgere denuncia per le lesioni subite da alcuni attivisti. Mau/For

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

/* nessun commento */

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.