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Palestina: rappresaglia di Israele; tr morti a Gaza, si spara sui figli dei leader d Hamas
by macpal Wednesday, Sep. 10, 2003 at 1:23 PM mail:

Abu Ala: "Non aumenterà la sicurezza di Israele"

Almeno tre persone sono morte e una ventina di altre sono rimaste ferite nel nuovo raid aereo israeliano su Gaza città, durante il quale un missile è stato lanciato da un caccia F-16 contro l'abitazione di Mahmoud al-Zahar, un alto dirigente di Hamas, per rappresaglia dopo i due attentati suicidi di ieri a Tel Aviv e a Gerusalemme.
(rainews)

Sono morti tre familiari del dirigente di Hamas, uno degli uccisi, dicono i vicini di casa, è suo figlio Khaled a-Zahar; l'altro Yussef a-Diri, sua guardia del corpo.

Zahar si è miracolosamente salvato, anche se è ferito ad una gamba. La zona del bombardamento, situata fra i rioni Sabra e Rimal di Gaza, presenta ingenti danni. Anche la case vicine a quella di a-Zahar sono state investite dalla deflagrazione. Testimoni sul posto parlano di "numerosi feriti" che sono stati soccorsi dalle ambulanze.

Poche ore dopo gli attentati suicidi di ieri a Tel Aviv e a Gerusalemme, costati complessivamente una quindicina di vittime israeliane più i kamikaze ed entrambi attribuiti a Hamas, è scattata la prima rappresaglia dello Stato ebraico: intorno all'alba le sue truppe hanno intrapreso due incursioni pressocchè simultanee nel nord della Cisgiordania, a Jenin e nel campo profughi di Tulkarem. Lo hanno denunciato fonti locali delle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese. Aerei israeliani in azione anche sulla città di Gaza, in particolare sul quartiere che ospita l'abitazione di uno dei leader di Hamas, Mahmoud Zahar. L'uomo secondo alcune fonti è stato ferito, mentre un suo collaboratore è morto.

I raid in Cisgiordania sono sfociati in pesanti combattimenti, con ripetute esplosioni e un intenso fuoco incrociato chiaramente udibili mentre le operazioni erano in pieno svolgimento; le fonti non sono state in grado di precisare se vi siano state perdite dall'una o dall'altra parte.

Massima allerta
La polizia israeliana mantiene lo stato di massima allerta nella convinzione che gli attentati di ieri siano solo l'inizio di una nuova ondata
terroristica. Secondo la radio militare, un terzo attentato è stato sventato la scorsa notte a Gerusalemme. Ma su questo
episodio non si hanno finora ulteriori dettagli.

Tutte le forza di polizia sono impegnate oggi a perlustrare le principali arterie e le vie di accesso alle maggiori città israeliane. Agenti e volontari presidiano anche gli ingressi delle scuole e dei centri commerciali.

Sharon anticipa partenza
Ariel Sharon ha anticipato il ritorno dall'India dove si trova in visita ufficiale. Il primo ministro israeliano partirà questa sera da Nuova Delhi, per
poter esaminare giovedì la risposta dello stato ebraico ai due attentati suicidi.


"Uccidere i palestinesi e inasprire la violenza in atto non aiuterà Israele a conseguire la propria sicurezza. Occorre che i suoi dirigenti trattino i palestinesi con rispetto, e che si siedano a parlare con loro per trovare una soluzione". Dal suo ufficio di Gerusalemme est, Abu Ala prende posizione sugli attentati palestinesi di ieri, ingnorando che gli arei israeliani sono già in volo su Gaza city nel quadro della rappresaglia decisa dal governo Sharon.

A Gaza città un caccia F-16 ha lanciato un missile contro la casa di un alto dirigente di Hamas, Mahmoud al-Zahar, rimasto ferito insieme a una ventina di altri palestinesi; tre i morti. Il raid aereo è stato condannato a nome dell'Anp dal ministro Yasser Abed Rabbo, il quale dal quartier generale di Ramallah lo ha bollato come "un crimine che condurrà soltanto ad alimnetare ancora la spirale della violenza".

La posizione dell'Ue
L'Alto rappresentante europeo Javier Solana ha pronunciato questa mattina a Bruxelles una "condanna totale degli atti di terrorismo di Tel Aviv e Gerusalemme" di ieri. Parlando davanti alla Commissione Esteri dell'Europarlamento Solana ha aggiunto che l'Ue "farà tutti gli sforzi per arrivare ad un negoziato per la soluzione del conflitto" israelo-palestinese.

Secondo l'Alto rappresentante Ue, non c'è alternativa alla soluzione dei due Stati, "uno Stato israeliano sicuro e uno Stato palestinese con frontiere chiare".


(repubblica)

La prevedibile ritorsione israeliana è arrivata. Un raid aereo dell'esercito di Sharon è in corso sui cieli di Gaza, mentre si piangono ancora le quindici vittime degli attentati di ieri, quando due kamikaze si sono fatti esplodere a Tel Aviv e a Gerusalemme Ovest, stragi poi rivendicate da Hamas. Oggi un missile ha colpito la casa di uno dei massimi leader del gruppo, Mahmoud al-Zahar: l'uomo è miracolosamente scampato all'esplosione, mentre ci sarebbero 3 morti e almeno una ventina di feriti.

Un altro attacco mirato, dunque, per colpire i leader dell'organizzazione cui Israele ha dichiarato battaglia. Testimoni oculari a Gaza riferiscono che un razzo lanciato da un caccia F16 ha distrutto l'abitazione, una palazzina di due piani, dove viveva Al-Zahar, nel quartiere Rimal. Lievemente ferito l'uomo, che si trovava nel giardino, mentre sono morti suo figlio Kaled, di 24 anni, e la sua guardia del corpo, Yussef a-Diri, 30 anni. La terza vittima non è ancora stata identificata. Tra i feriti, è molto grave la moglie di Al-Zahar.

La reazione da parte degli israeliani era nell'aria già da qualche ora dopo la strage al 'Cafè Hillel', a Gerusalemme. Dore Golfd, un consigliere del premier Sharon aveva ricordato ai palestinesi che "fallire nello smantellamento delle vaste infrastrutture del terrorismo nelle aree di loro giurisdizione avrebbe inevitabilmente portato ad attacchi di questo genere". E aveva aggiunto:"Ora Israele farà quello che deve fare".

(ansa)

La temuta vendetta di Hamas per l'attacco mirato israeliano contro lo sceicco Yassin si e' consumata ieri con una micidiale e sanguinosa doppietta di attentati suicidi, il primo in una base militare vicino Tel Aviv e il secondo in un caffe' a Gerusalemme, dove due kamikaze integralisti si sono fatti saltare in aria uccidendo in tutto almeno 15 israeliani (tra soldati e civili) e ferendone altre decine, alcuni dei quali versano in gravissime condizioni.

L'ultimo attentato ha avuto per teatro in tarda serata un caffe' nella cosiddetta Colonia tedesca a Gerusalemme. Erano circa le 22:30 locali quando qualcosa ha destato i sospetti degli addetti alla sicurezza del caffe' Hillel nella via Emek Refaim a Gerusalemme, a quell'ora affollato di clienti, che hanno bloccato un giovane che cercava di entrare all'interno del locale. Il kamikaze si e' a quel punto fatto improvvisamente saltare in aria, uccidendo (secondo un ultimo bilancio) sette israeliani e ferendone altri 28 (quattro dei quali gravemente), quasi tutti avventori che erano seduti ai tavolini all'esterno del locale, aperto solo da pochi mesi. Nel pomeriggio, poco prima delle 18:00, un altro kamikaze -un giovane palestinese di 19 anni del villaggio cisgiordano di Rantis- si era invece fatto saltare in aria di fronte a uno dei cancelli della base militare di Zrifin, una decina di chilometri a sud-est di Tel Aviv, lungo la superstrada per Gerusalemme. La terribile esplosione ha provocato una strage tra i soldati che erano in attesa dell'autobus o di fare l'autostop per tornare a casa. Otto di loro (cinque uomini e tre donne) sono stati uccisi, mentre altri 14 sono rimasti feriti (sei in maniera grave). Gli attentati non sono stati finora rivendicati da nessuna delle tante milizie palestinesi, ma in Israele e nei Territori sono in pochi a dubitare che siano stati opera di Ezzedin El- Qassam, il braccio armato di Hamas, per vendicare il fallito attacco mirato israeliano di sabato a Gaza contro lo sceicco Ahmed Yassin, leader spirituale del movimento integralista.

In un comunicato diffuso in serata, Ezzedin El-Qassam non ha apertamente rivendicato la doppietta di attentati suicidi, ma ha minacciato che Israele 'paghera' un prezzo salato', mentre il portavoce del movimento integralista, Abdelaziz Rantisi, ha dichiarato all'Ansa da Gaza che 'queste operazioni dimostrano che i crimini dei sionisti non possono passare impuniti'. Nel timore di una nuova ondata di attentati di kamikaze integralisti, il premier israeliano Ariel Sharon ha interrotto la sua visita in India e stanotte sara' in patria animato, secondo la stampa, da propositi assai duri. Il premier designato palestinese Abu Ala, che ieri aveva puntualizzato di non aver 'ancora sciolto la riserva', ha condannato in serata l'attentato suicida nella base di Zrifin, esprimendo ''rammarico e dolore per le vite innocenti perse come risultato della violenza e controviolenza'. Un indiretto riferimento anche al raid israeliano di ieri a Hebron, dove i soldati hanno assediato e poi fatto saltare in aria un palazzo di otto piani in cui si erano asserragliati dei miliziani di Hamas, due dei quali -Ahmed Bader, considerato responsabile della strage del 19 agosto a Gerusalemme (22 israeliani uccisi a bordo di un autobus), e il suo luogotenente Ezzedin Misq- sono stati uccisi assieme a un ragazzino di 13 anni colpito dalla scheggia di una cannonata.

Il presidente americano Bush ha duramente condannato in serata i due attentati palestinesi giudicandoli 'atti vili'. Il suo portavoce Scott McClellan ha ribadito la posizione americana secondo cui 'occorrono un premier e un governo palestinese che si impegnino a combattere il terrorismo e decidano di smantellare le organizzazioni terroristiche'.

(le monde)

Israël a lancé un raid aérien sur Gaza mercredi 10 septembre, blessant l'un des principaux dirigeants du Hamas et tuant deux personnes, après les deux attentats-suicides commis la veille près de Tel-Aviv et à Jérusalem, qui ont fait 15 morts outre les deux kamikazes. Le raid, mené par un avion de chasse de l'armée israélienne, a visé la maison de deux étages de Mahmoud Al-Zahar, située dans le quartier d'Al-Rimal, au centre de Gaza, selon des témoins. Le fils et le garde du corps de M. Zahar ont été tués et une vingtaine de personnes ont été blessées dont six sont dans un état grave.

L'Autorité palestinienne a condamné le raid contre M. Zahar et appelé à l'envoi d'observateurs internationaux dans les territoires palestiniens. "Nous condamnons vigoureusement ce nouveau crime israélien qui jette de l'huile sur le feu", a déclaré le responsable palestinien en charge des négociations avec Israël, Saëb Erakat. "Nous appelons le quartette et la communauté internationale à intervenir immédiatement et à envoyer des observateurs sur le terrain pour que l'application de la 'feuille de route' puisse commencer", a-t-il ajouté.

RETOUR PRÉCIPITÉ D'ARIEL SHARON

Ce raid intervient au lendemain de deux attentats-suicides palestiniens qui ont été commis mardi soir à cinq heures d'intervalle, l'un devant une base militaire proche de Tel-Aviv, l'autre dans un café de Jérusalem, et qui ont fait au moins quinze morts et plusieurs dizaines de blessés. L'attentat à Jérusalem, qui a fait sept victimes, s'est produit dans un café de la rue Hemek-Refaïm, qui a été ravagé par la déflagration. Selon le chef de la police à Jérusalem, le commissaire Micky Lévy, l'attentat a été commis par "un kamikaze qui a malheureusement réussi, malgré la présence de deux gardes, à pénétrer dans le café".

A la suite de ce second attentat, dans un communiqué diffusé par la télévision qatarie Al-Jazira, les Brigades Ezzedine Al-Qassam, la branche armée du Hamas, ont salué les deux attaques-suicides, estimant que "le moment est venu (pour Israël) de payer (ses) crimes contre le peuple palestinien".

Cinq heures auparavant, un autre attentat-suicide avait fait au moins huit morts, tous des soldats, outre le kamikaze, devant une base militaire proche de Tel-Aviv. Cet attentat a été commis à proximité d'un arrêt de bus jouxtant la base militaire de Tzrifin, au sud-est de Tel-Aviv.

Alors que le premier ministre israélien, Ariel Sharon, a décidé d'écourter de vingt-quatre heures sa visite officielle en Inde et quittera New Delhi mercredi, le premier ministre palestinien pressenti, Ahmed Qoreï, a tenté de jouer l'apaisement en invitant mercredi les dirigeants israéliens à rouvrir les discussions avec les Palestiniens pour mettre fin aux violences. "Tuer des Palestiniens et se livrer à une escalade de la violence n'aidera pas Israël à parvenir à la sécurité", a déclaré M. Qoreï. "Ils (les Israéliens) doivent traiter les Palestiniens avec respect et s'asseoir et discuter avec eux pour trouver une solution", a-t-il poursuivi.

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