Non capisco certe critiche dirette alla quasi totalita' dei contestatori "new/no global" in cui gli si imputi mancanza di coerenza.La cosa strana e' che queste critiche apparentemente sembrano provenire da posizioni "a sinistra" del movimento stesso,cioe' sono inviti a pigiare l'accelleratore della radicalizzazione.Secondo la mia esperienza personale al 90% dei casi provengono da gente che detesta ogni singola presa di posizione contro il nostro sistema consumistico ecc ecc.Non vorrei sembrare ampolloso,ma e' un po come se io,diciamo ragazzo contestatore di sinistra,mi mettessi a criticare un politico liberista che so,di Forza Italia,che non e' coerente con la linea neo-iper-liberista del partito.
E una cosa che non sta ne in cielo ne in terra,e' un po come se un benefattore che da 10 euro al povero nei marciapiedi venisse criticato da uno sfruttatore di poveri.Quello dice "<potevi dargliene 20> <ok,hai anche ragione,ma da te critiche superpartes non ne voglio>.
Spero di avere reso l'idea.Per quanto riguarda il merito delle critiche,cioe' della mancanza di coerenza dei contestatori, le capisco fino ad un certo punto.E' logico che se ci si sbatte per boicottare le scarpe della Nike e dopo ci si reca al primo niketown per comprarsene un paio qualcosa non quadra.Ma da quello a dire che non si e' coerenti se si fa la benzina,se si va in macchina,se si hanno prodotti di multinazionali in casa ce ne passa.Una soluzione potrebbe essere abbandonare tutto,infilarsi un saio di tela,legarsi una corda in vita,costruirsi un paio di sandali con materiali di riciclo e trasferirsi in cima ad una montagna dell'Himalaya e vivere in simbiosi con gli yak.
Bye
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