traduzione della lettera aperta odierna del presidente della Pastorale Penitenziaria Cattolica della Bolivia

Padre Francisco Donnat Delegado Nacional della Pastoral Penitenziaria Cattolica della Bolivia, Commissione Pastorale sociale della conferenza episcopale della Bolivia, comunica...


La Pastorale Penitenziaria Cattolica della Bolivia , di fronte ai fatti che si succedono nel Paese, vuole dire la sua parola:

Come cristiani, come settori della Chiesa Cattolica non possiamo rimanere indifferenti a quanto accade mentre si feriscono e si uccidono decine di fratelli boliviani che nel quadro della Democrazia hanno manifestato la propria opinione su temi che non competono solo ai governanti ma all'insieme dei cittadini boliviani. Il popolo è stanco di aspettare ed ancora aspettare una risposta a condizioni di vita che li crocifiggono ogni giorno di più.

Come parte della Chiesa, di quella che si ritrova nelle carceri e conosce le conseguenze della repressione, il dolore dell'essere rinchiusi e la morte dei più vulnerabili, diciamo al presidente:
In nome di Dio ascolti il clamore del popolo, in nome del Dio della vita basta morti, in nome del Dio della giustizia trattenga la repressione, in nome del Dio dell'amore si dimetta per non far scorrere altro sangue.
Ai poliziotti ed ai militari diciamo: in nome di Dio non sparate sui vostri fratelli.
Nessun interesse economico o politico può giustificare i morti e questo modo di reprimere il popolo, il mandato è un mandato di servizio ed ascolto della voce del popolo, per favore signor presidente rinunzi per salvare la pace e la democrazia del Paese.