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bolivia: MBL ESCE DAL GOVERNO
by SALVATORE Wednesday, Oct. 15, 2003 at 4:14 PM mail:

IL MOV. BOLIVIANO di LIBERAZIONE ABBANDONA IL GOVERNO - SINDACO DI LA PAZ ACCUSA AL PRESIDENTE

I riflessi della lotta per la difesa della sovranità e delle risorse nazionali che si sta combattendo in tutta la geografia e la società boliviana, non cessano di apparire come crepe vistose nell'assetto -sempre più precario- del governo del ripudiato "gringo" Sanchez de Lozada.

Costui, non solo è costretto a riunire il consilio dei ministri nella sua casa privata, ma patisce la defezione crescente dei partiti della sua sempre più traballante coalizione.
Il partito MBL ha reso noto che la situazione è giunta ad un punto di non-ritorno, e condanna l'insensata repressione indiscriminata, la cui responsabilità ricade sulle spalle del Presidente, e chiama alla proclamazione di un REFERENDUM POPOLARE SUL GAS.

L'MBL volta le spalle al governo, e si unisce ad altri 4 partiti -tra cui il MAS- che optano per indire una assemblea nazionale costituente che getti le basi per una nuova Bolivia, visto che l'assetto istituzionale attuale e il presente patto sociale, si sono easauriti.

Pertanto il fronte dei partiti che esigono le dimissioni del Presidente come pre-condizione per l'apertura del dialogo,si amplia ulteriormente.
Infatti è impossibile che le forze dell'opposizione sociale si siedano allo stesso tavolo degli assassini. Queste forze concordano sul fatto che sia il vice-Presidente dimissionario a prendere le redini della Bolivia.

Il governo è socialmente assediato, e può esibire solo l'appoggio del governo degli Stati Uniti e del pugno di generali che comandano le forze armate.
Il sindaco di La Paz ha accusato il Presidente di aver mentito alla comunità internazionale: non è vero che l'obiettivo della protesta sia la disintegrazione della Bolivia, la lotta è per preservare il gas sotto il controllo dei boliviani.

Le intenzioni sanguinarie del "Gringo"-Presidente sono notorie, però il fatto che non abbia potuto istaurare il coprifuoco, sta a dimostrare che non ha il controllo assoluto della forza armata. In un comunicato delle ultime ore, i militari hanno specificato che loro "sono fedeli alla Costituzione, non a un presidente..."

Nelle prossime ore lo scontro sociale raggiungerà l'acme, e sarà decisivo il ruolo dei militari. A tal riguardo è importante segnalare l'intervista di un ufficiale ad una radio comunitaria, in cui conferma che esiste un settore di giovani ufficiali che non si identificano con gli interessi oligarchici, e non solo non si faranno usare per massacrare la gente, ma si attiveranno per difendere le risorse energetiche della Bolivia.

Su di un altro versante, da più parti è stato segnalato che sono in atto ritorsioni contro la polizia: sono attaccate le loro residenze e vengono espulsi dalle case perchè la gente non vuole come vicini chi è capace di sparare contro uomini donne e bambini inermi.

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