Indymedia Italia


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Delirio Pasquinelliano
by antifaaa Sunday, Oct. 19, 2003 at 8:28 PM mail:

L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o Bassolino: sono le street parade dei disobbedienti ai cortei, sono i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali che funzionano come vettori della cultura del ghetto tipicamente americanista, sono i giovani antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a stelle e striscie...

From: <d17@voceoperaia.it>
To: <antiamericanisti@yahoogroups.com>
Sent: Sunday, July 13, 2003 4:26 PM
Subject: [antiamericanisti] note sul deserto e noi


Rispondere con rigorosa puntualita' a tutti gli
interventi non e' facile,
penso che tentera' di farlo Costanzo, che l'abbiamo un
po' fatto diventare
l'elemento che deve trovare la sintesi.

Io mi limito a fare alcune considerazioni sulle cose
che ritengo davvero
dirimenti.

Non dimenticate che noi siamo partiti da un appello,
Peoples Smash America.
Eravamo si e non una trentina. Diventammo in un mese e
mezzo piu' di
cinquecento. Allora ci siamo detti: perche' non andare
avanti? Perche' non
provare a costruire un *contenitore* di tutti coloro
che ritengono gli USA
il nemico principale?

Questo punto e' decisivo, poiche' e' il punto di
partenza della nostra
impresa. Questo punto e' imprescindibile. Noi non
abbiamo fatto appello a
fondare un nuovo movimento generalista,
onnicomprensivo. Ne' un nuovo
partito. Ne' un nuovo sindacato. NOI ABBIAMO CHIAMATO
A RACCOLTA TUTTI
COLORO CHE CONSIDERANO GLI USA IL PRINCIPALE NEMICO DA
BATTERE.

Ognuno ha ovviamente l'insindacabile facolta' di
tirarsi indietro o di
minacciare di farlo. Non puo' pero' far finta di non
capire che noi volevamo
raggruppare, su basi individuali, il piu' ampio numero
di cittadini, di
uomini e donne, a prescindere dalla loro fede
politica, dai loro percorsi,
dalle loro simpatie filosofiche. Alla discriminante
negativa, decisamente
antiamericanista, la bozza di Manifesto per un
Movimento di resistenza
all'Impero Americano, ha aggiunto alcune discriminanti
positive, assertive.

Ripeto a scanso di equivoci: neanche abbiamo proposto
un coordinamento di
forze, un fronte di organizzazioni o partiti. Perche'
non lo abbiamo fatto?
Perche' queste forze non esistono. Deve esserci chiaro
che se partiamo
raggruppando singoli dindividui e non forze
organizzate, vuol dire che il
nostro punto di partenza e' paurosamente arretrato.
C'e' un vuoto, non un
pieno.

Secondo punto decisivo: noi abbiamo aperto, con la
bozza in questione, un
processo costituente. Le parole hanno un senso.
Processo costituente
significa che una serie di uomini e donne, si sono
messi in contatto per
contribuire ad elaborare il manifesto del MOVIMENTO di
Resistenza all'Impero
Americano. Non un Manifesto per la difesa
dell'ambiente, per la tutela della
cultura occitana, per la difesa dei diritti dei
lavoratori, per la
liberazione dei prigionieri politici o per la
costruzione di un nuovo
partito comunista. Processo costituente significa che
l'esito non e'
scontato, che potremmo prendere atto del fallimento.

Possono individui con idee diverse, con simpatie
politiche diverse, con
orientamenti filofosici e culturali diversi,
raggrupparsi per avviare
un'impresa tanto ardua, battere l'impero imperialista
americano? Noi
riteniamo che si, possono farlo, a patto che venga
trovato col Manifesto un
punto di sintesi unitario adeguato. A patto che
comprendano che gli USA
saranno battuti in una battaglia di portata storica,
di lungo periodo, da
un'alleanza internazionale che sara' composita,
plurale, persino
conflittuale. Noi vogliamo essere un elemento
fecondante di questa alleanza
internazionale, consapevoli che operiamo in un paese
imperialistico (non in
Nepal o in Venezuela), in cui l'americanismo e'
ampiamente egemone. Che
l'americanismo che qui dobbiamo contrastare non si
manifesta con l'invasione
militare, ma con quella ideologica, culturale,
politica, di cui la classe
dominante locale, le istituzioni e i suoi ceti
politici, sono cinghie di
trasmissione.

Si puo' giungere alla conclusione che gli USA sono il
nemico principale in
vari modi. Un marxista puo' arrivarci partendo
dall'analisi leniniana di
imperialismo o dall'analisi delle categorie
economiche. Altri possono
arrivarci seguendo il percorso filosofico, altri
ancora ambientalista, altri
culturale, spirituale e religioso. Non ci importa come
essi siano giunti a
questa conclusione (gli USA sono il nemico principale,
il pilastro
fondamentale del capitalismo internazionale), importa
la conclusione.

Questa conclusione, in verita', e' solo un punto di
partenza, ma un punto di
partenza che qualifica e delimita la nostra impresa.
Nessuno, ne' a
sinistra, ne' al centro ne' a destra, ha colto che gli
USA sono il
principale nemico, nessuno oltre noi sta facendo
appello a costruire un
MOVIMENTO di Resistenza. In altre parole: per adesso
siamo soli e dobbiamo
anzitutto raggiungere una massa critica, non qualche
decina, ma alcune
migliaia di sostenitori.

Dove andiamo a pescare questi sostenitori? Come
possiamo attivarli? Con
quali strumenti e modalita'? Miguel, Alessandra e
altri hanno posto domande
pertinenti. Rispondo che e' ancora presto per
rispondere a queste domande.
Penso che adesso siamo nella fase primitiva,
preliminare in cui dobbiamo
affinare il Manifesto, decidere che forma ci diamo per
il periodo che viene
e stabilire in modo netto il nostro obbiettivo di
medio periodo. Mi ripeto:
possiamo anche scegliere la forma di un'associazione
culturale, ma a patto
che si ponga come scopo dichiarato la fondazione di un
movimento il piu'
ampio possibile. Un movimento antiamericano il piu'
ampio non puo' che
essere un movimento politico di massa. Solo chi
affermi che esiste gia' in
questo paese lo strumento per la RESISTENZA puo'
perorare l'idea di una mera
associazione culturale, che quindi agisca in base al
criterio del
collateralismo. Io non vedo questo strumento. Io vedo
invece un grande
deserto, che con la crisi dei non global, del
movimento per la pace e dello
sprofondamento del PRC ne l'Ulivo, diventera' un
deserto come quello del
Gobi.

Consentitemi una metafora "paolinista". Dopo che i
primi cristiani fallirono
miseramente nel convincere i giudei, i circoncisi
--che non solo erano sordi
al messaggio di salvezza di Gesu', ma denunciavano
alle autorita' romane i
cristiani come apostati dell'abraismo; arrivo' Paolo
di Tarso che propose
quello che potremmo chiamare, svolta di paradigma.
Cristianizzare non gli
ebrei ma i gentili, i pagani. Cosi' da setta
dell'ebraismo, il cristianesimo
pose le premesse del suo universalismo. E grazie a
Paolo la Chiesa divento'
quel fenomeno mondiale che e'. Be', io penso che
quelli comunisti come me
dovrebbero avere lo stesso coraggio di compiere una
svolta di paradigma:
voltare le spalle alla sinistra realmente esistente
per rivolgersi ai non
circoncisi, ai gentili e ai pagani. Il problema non
e', cari compagni e
amici, se la dicotomia sinistra-destra faccia ancora
parte del senso comune
(del che dubito fortemente). Il vero problema e' se
consideriamo la sinistra
reale l'habitat, la culla dal quale sorgera' un nuovo
movimento
rivoluzionario. Io penso di no, penso che questa
sinistra e' ormai
irreparabilmente affetta dal virus dell'americanismo.
Non che la sinistra
reale non consegni forze soggettive. Non intendo
questo. Io parlo di un
processo storico di isterilimento, di essiccazione.
Affermo che non ci sara'
continuita' tra questa sinistra e quella
rivoluzionaria del domani, ma
anzitutto rottura. Non ci sara' un'evoluzione, ma una
discontinuita'.
L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o
Bassolino (che benedice la
scuola per Veline): sono le street parade dei
disobbedienti ai cortei, sono
i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali
che funzionano come
vettori della cultura del ghetto tipicamente
americanista, sono i giovani
antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a
stelle e striscie, sono
i black bloc, portatori di modeli di conflitto da
americana societa' dello
spettacolo......

E' chiaro che questo movimento avra' poche ma
chiarissime discriminanti,
perche' vuole essere unitario e inclusivo. Le
discriminanti sono analitiche
(perche' gli USA sono il nemico principale), e
propositive: come battere
l'imperialismo americano. Su tutto il resto chi
aderisse a questo Movimento,
si tiene il suo libro preferito nello zaino, si terra'
le sue idee su tutto
il resto. Non a caso la bozza ha posto tre sole
discriminanti
universalistiche generali: liberta', uguaglianza e
fratellanza, e ha
indicato il solco storico: il pensiero greco, il
cristianesimo,
l'illuminismo e il marxismo. Sono troppo generiche?
Forse, ma sono piu' che
sufficienti per opporsi all'americanismo perche'
avanzano al contempo una
visione, per quanto algebrica, della storia e del
mondo. Gli antimarxisti
non verranno con noi, non ci verranno gli
antilluministi, ne' gli
anticristiani, ne' gli esoterici, sionisti o meno, che
considerano il
razionalismo ellenistico la fonte di tutti i mali.

A chi ci rigolgeremo per ottenere una massa critica?
Alla classe operaia?
Agli intellettuali? Al ceto medio proletarizzato? Al
lumpenproletariat? Alla
borghesia illuminata? Ai comunisti che rimpiangono
l'URSS che nonn c'e' piu'
come principale baluardo antiamericano? Ai fascisti
che ancora suonano la
musichetta nostalgica della Repubblica di Salo'? Ai
tifosi della lazio che
inneggiano ad Arkan? O a quelli della Fiorentina che
esposero le bandiere
della pace? Ai vegetariani che odiano Mac Donald's?
Alla sinistra o alla
destra?

Un Movimento di resistenza si rivolge a tutti, proprio
tutti. Senza
esclusione. Non siamo un sindacato che raggruppa in
base a come il capitale
colloca gli uomini nel processo sociale di produzione.
Ne' siamo un partito
che ha un programma per la conquista del potere e
recluta sulla base del
sistema socio-politico che propone. Noi abbiamo
davanti una lunga e faticosa
resistenza contro un nemico mille volte piu' forte e
la cui potenza dipende
non solo dalla forza armata ma dalla pervasivita'
della sua ideologia e del
suo sistema di vita. A volte penso che molti non hanno
il senso della
realta', alcuni dicono di essere daccordo con la
Resistenza, ma intendono
cose diverse da noi. Pensano per riflesso condizionato
alle lotte, ai
cortei, al corpo a corpo col nemico. Io invece penso
che la nostra
resistenza (intendo quella del Movimento in oggetto)
per tutta una fase
dovra' essere anzitutto culturale, ideologica e
morale. Questo porta con se'
due cose: non solo specifiche modalita' di azione; per
tutta una fase
avvicineremo gli individui piu' diversi per estrazione
sociale, accumunati
non da interessi di classe, o da strette affinità
politiche, ma da una
medesima angoscia sul futuro dell'umanita', da una
spinta etica umanistica,
dalla convinzione politica che intanto occorre battere
gli USA. Ci sara'
tempo per azzuffarsi su come la societa' nuova dovra'
essere. Anche perche'
accanto al nostro Movimento continueranno ad operare e
agiranno le diverse
correnti ideologiche, le quali indicheranno come
fuoriuscire dal capitalismo
e con cosa rimpiazzarlo.. Il Movimento di cui parliamo
non puo' e non deve
surrogare alcun partito politico.

Che il Movimento di cui parliamo debba svolgere
anzitutto, nella prima fase
una funzione culturale, non siginifica ovviamente che
non si debba gia'
lottare ocn ognio mezzo sugli alatri terreni. Certo
che no! Noi del Campo
continueremo a fare la nostra parte, organizzando e
promuovendo tutte le
lotte possibili. Non c'e' opposizione tra i due
momenti, ma
complementarieta'. Uno sostiente l'altro. Ma noi del
Campo sappiamo che soli
non ce la faremo, che occorre un Movimento molto piu'
ampio, che occorre
unire e attivare forze nuove.

Insisto di nuovo nel non confondere livelli e tappe.
Siamo solo in una fase
inziale. Questa fase ci serve ad indicare con
precisione chi siamo e dova
andiamo. Se riusciremo a fare questo, dandoci un
Manifesto e una forma
organizzativa adeguata a questo primo periodo, che ci
consenta di crescere e
di mettere i pirmi mattoni di un vero Movimento di
resistenza, avremo gia'
fatto tantissimo.

Moreno P.

Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una
mail all'indirizzo:
antiamericanisti-unsubscribe@yahoogroups.com

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cosa c'è di fascista qui sopra
by io Sunday, Oct. 19, 2003 at 11:17 PM mail:

vorrei sapere da quei pochi che lo hanno letto cosa c'è di fascista qui sopra nell'intervento di Moreno Pasquinelli nella malling list degli antiamericanisti.

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fascismo?
by all Monday, Oct. 20, 2003 at 12:22 AM mail:

di fascismo in queste idee non ne vedo
non capisco perchè molti su indy accusano questo gruppo di fascismo

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per io
by effettivamente Monday, Oct. 20, 2003 at 1:14 AM mail:

non ci trovo nulla di fascista, anzi... misteri d'indymedia!

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BASTA CON I NAZI DEL CAMPO
by ziggystardust Monday, Oct. 20, 2003 at 1:32 AM mail:

LA SINTESI DI PASQUINELLI: "ANTIAMERICANISTI DI TUTTO IL MONDO UNIAMOCI" ????
POI SI LAMENTANO SE QUALUNO TROVA I FASCISTI NELLE LORO ADESIONI!

FUORI I NAZISTI DEL CAMPO DA INDY!

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pasquinelli ha ragione.
by un camerata Monday, Oct. 20, 2003 at 1:39 AM mail:

pasquinelli ha ragione da vendere. Perchè dobbiamo farci la guerra fra di noi? Il nostro vero nemico è l'imperialismo americano chi si oppone a lui non importa se è di destra o di sinistra!

Io ci sarò il 6 dicembre a Roma non come camerata ma come antiamericanista. Che c'è di male?!

88.

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FASCI TORNATE NEL GHETTO
by enr Monday, Oct. 20, 2003 at 3:14 AM mail:

...anti-americanismo? Perchè fascista ve lo spiego subito: perchè si utilizza l'appartenenza ad una supposta comunità culturale vincolandola ad una patria (o alla sua negazione come in questo caso). Ammetterete tutti che vi possano essere americani che si facciano portatori di quelle storie lì, dei greci, dell'illuminismo e di quelle minchiate. Ed allora ecco svelato il trucco per eccellenza di neutralizzazione delle masse: "sì, sì, va bene il marxismo, la lotta al capitale, però il capitale sono un loro nazionalmente definito". Si fotta chi il 6 dicembre marcerà al fianco della tigre arkan, in questo stolto tentativo di dare piazza agli scarafaggi.
I movimenti che dal basso si fanno portatori di tale soggettività si chiamano fascisti. Fascisti! Fascisti! Fascisti!

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antiamericanismo/antigermanismo
by contraddizione primaria Monday, Oct. 20, 2003 at 9:35 AM mail:

Ho capito il concetto. Dire che, in un dato momento, esiste un capitalismo e un imperialismo particolarmente pericoloso, contro il quale occorre concentrare le proprie forze, è fascismo.

Secondo la tua logica, dire nel 1939 che la Germania era più pericolosa della Francia sarebbe stato fascismo.

E una manifestazione trasversale contro l'occupazione tedesca della Polonia sarebbe stata roba da impedire a tutti i costi.

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contraddizzione primaria lavati il cervello
by Quartostato Monday, Oct. 20, 2003 at 10:20 AM mail:

Che cazzo c'entra il parallelismo con la Polonia?

Forse che i fascisti erano antinazisti? Eh come no diffatto han fatto la guerra insieme, insieme hanno invaso stati e seminato distruzione.
Oggi il fascismo si sente minacciato dall'imperialismo americano, ma se potesse farebbe esattamente come gli Usa; il fascismo è la mobilitazione reazionaria delle masse da parte della borghesia imperialista.
Se questi figuri cercano di infiltrarsi nel movimento su posizioni antiamericane (anche FN ha le stesse posizioni)è importante capire i veri obiettivi e i veri interessi della borghesia. Creare una mobilitazione reazionaria antiamericana (non anticapitalista che son loro i padroni e servetti) che indebolisca e assorba la mobilitazione rivoluzionaria delle masse al procedere della crisi di sovrapproduzione capitalista di capitale assoluto.

Quindi un solo grido a chi si presta a questo giochetto; arriverranno tante tante ma tante legnate!
Pasquinelli legnato sarà più saggio...
O si infogna definitivamente coi fasci o impara come gira il mondo.
La politica è una cosa seria non c'è spazio per i giochi e per gli errori troppo grossi. Troppa è la carne in gioco.

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ed infatti...
by Bingo! Monday, Oct. 20, 2003 at 11:10 AM mail:

Ed infatti la borghesia sa perfettamente quali sono i suoi interessi cosi' ben esposti da Allam nei suoi articoli, sei tu a non capire un cazzo ed a prestarti al gioco della borghesia .Saggio Mao che diceva il nemico marcia sempre alla tua testa...
Le legnate dattele da solo sul capoccione che forse incominci a capire qualcosa...

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richiesta di proscrizione
by 666 Monday, Oct. 20, 2003 at 12:22 PM mail:

Gentili signori Magdi Allam, Fulvio Grimaldi e soci.

Sono un pitbull trotzkista che ama fare le messe nere con il chador.

Gradirei essere inserito anch'io nelle vostre liste di proscrizione, perché il migliore amico di un cugino della mia padrona ha firmato l'appello per la manifestazione a sostegno della resistenza irachena.

E' necessario comporre un modulo, o basta trovarsi su Google?

Ringrazio cortesemente.

666.

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x 666
by 999 Monday, Oct. 20, 2003 at 3:00 PM mail:

basta che aderisci alle liste x la maninfamazione: così sarai proscritto dagli aderenti neri e dalla polizia che avrà nome cognome regione città, l'indirizzo se lo troveranno da soli xchè è autoconvocata e autorganizzata oppure x stringere + consoni legami antiamericanisti provvederanno ad allungarlo gli autotganizzatori. Soddisfatto? - non è previsto rimborso
x chi ha saltato il fosso.
Fuori i nazi del campo da indy
Via i rosaneri dal movimento antagonista anticapitalista antimperialista !!

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Pasquinelli e Martinez scoperti dai Musulmani
by Chicco Mariotto Sunday, Nov. 02, 2003 at 6:37 PM mail:


Per amore di verità ed obbligo di coscienza - senza voler in alcun modo in questa sede entrare nel merito dell'iniziativa proposta dal "Campo Antimperialista" - il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani Italiani e la Direzione dell'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana si sentono in dovere di precisare allo Spett. Ministero dell'Interno, al giornalista Magdi Allam, agli organi di informazione e a quanti altri siano interessati alla vicenda che:

- La dichiarazione del Sig. Moreno Pasquinelli secondo cui "a noi non risulta alcun fascista tra i 700 firmatari dell'appello *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE* e nel caso vi fossero noi le cancelleremo" NON CONCORDA IN ALCUN MODO CON L'ALLEGATA LISTA DEI PROMOTORI E DEI FIRMATARI, fra i quali appaiono BEN NOTI ESPONENTI DELL'ANTISEMITISMO NEOFASCISTA E NEONAZISTA come:

1) Miguel Martinez, già noto miliziano di una banda paramilitare sudamericana da lui stesso definita "setta un po' nazista" sulle pagine del settimane "Famiglia Cristiana". Pretende di avere chiuso i conti col suo documentabile passato fascista. Seguita però regolarmente a pubblicare col suo nome, nonché con gli pseudonimi "Franco Morelli" e "Lucio Tancredi", articoli per il mensile neonazista milanese Orion, diretto dal killer Maurizio Murelli.

2) Enrico Galoppini, noto per i suoi libri e articoli in cui si fa l'apologia della politica fascista nei confronti del mondo islamico, pubblicati dalla casa editrice "All'insegna del Veltro", di proprietà dell'ex braccio destro di Freda, l'ideologo del negazionismo neonazista prof. Claudio Mutti

3) Il noto militante dell'estrema destra e già collaboratore dei servizi segreti francesi Jean Marie Benjamin, che anche dopo la sua ordinazione sacerdotale seguita a farsi pubblicare dalla casa editrice di Claudio Mutti interviste realizzate dal leader del disciolto movimento neonazista "Meridiano Zero", Rainaldo Graziani.

Ci auguriamo che, invece di seguitare a far circolare improbabili smentite di notizie veritiere, il Sig. Pasquinelli voglia dimostrarsi coerente con la sua proclamata volontà di cancellare le eventuali adesioni fasciste alla sua iniziativa.


Il Consiglio Direttivo della
Associazione Musulmani Italiani
http://www.amimuslims.org
mailto:islam.inst@flashnet.it


------------------------------------------------


As-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.

Carissimi Fratelli e Sorelle di Islamsunnita,

Ramadan Karim a tutti voi!

Se qualcuno poteva avere dei dubbi circa la buona fede del Sig. Moreno Paquinelli e del cosiddetto "Campo Antiimperialista", se qualcuno poteva supporre che quegli estremisti di sinistra fossero turlupinati da neonazisti e neofascisti che si infiltrano nelle loro fila a loro insaputa, ora ogni dubbio è purtroppo sciolto. Dobbiamo oggi prendere atto che, pur di combattere la democrazia statunitense ed israeliana, ESISTONO MILITANTI DI AREA NO GLOBAL CHE SONO SCIENTEMENTE DISPOSTI AD UN'ALLEANZA CON LA PEGGIORE FECCIA DELL'ANTISEMITISMO NEONAZISTA E NEOFASCISTA. A riprova di ciò, dopo la difesa d'ufficio di noti militanti dell'estrema destra come MARTINEZ, GALOPPINI e p. BENJAMIN, vediamo che all'appello a favore dei nostalgici di Saddam Hussein aderisce oggi un personaggio come FRANCO CARDINI, noto come uno uno dei principali ideologi dell'estrema destra antisemita. L'aspetto grottesco di tutta la vicenda è che il Sig. Pasquinelli aveva annunciato che eventuali adesioni di neofascisti all'appello filo-Saddam sarebbero state cancellate. Viene da chiedergli, chi è Franco Cardini, se non uno dei principali ideologi del neofascismo contemporaneo?

Se a ciò si aggiunge che a quello stesso appello filo-Saddam aderisce anche ROBERTO "HAMZA" PICCARDO, il noto apologeta del terrorismo suicida e segretario dell'UCOII (organizzazione finanziata dalla stessa Banca Al Taqwa che sosteneva Bin Laden), appare evidente come, nel denunciare il FOLLE PROGETTO di un'ALLEANZA FRA NO GLOBAL, NEONAZISTI ED INTEGRALISTI WAHHABITI sulla base dei comuni sentimenti anti-americani e antisemiti, giornalisti come Dimitri Buffa e Magdi Allam avevano colto nel segno, e contibuito ad allertare l'opinione pubblica e le forze istituzionali demandate alla tutela dell'ordine pubblico su un'incresciosa situazione che può essere foriera dei peggiori sviluppi.

Wa-s-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.


Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
http://www.islam.italy.too.it
mailto:islam.inst@flashnet.it

http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=all&id=1067162818&keyword=+

Campo Antiimperialista
castellano english deutsch italiano français
Oct. 26, 2003

CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE
Siamo a mille adesioni all'appello


Riceviamo dai promotori e volentieri diffondiamo:


Siamo a mille adesioni all'appello: *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE*

Tra quelle internazionali segnaliamo quelle di Ahmed Karim, curdo-iracheno, leader della Corrente Patriottica del Partito Comunista dell¹Iraq e dell'antifascista cileno Jaime Yovanovic Prieto, (Prof. J.). Come molti ricorderanno fu espulso dall'Italia l'anno scorso mentre era al Campo di Assisi (ora e' agli arresti domiciliari nel suo paese).
Tra le adesioni italiane, circa trecento negli ultimi dieci giorni, segnaliamo, oltre a quelle di alcune RSU, quella di Franco Cardini, storico di fama internazionale

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mmm
by Pan Sunday, Nov. 02, 2003 at 7:39 PM mail:

<<<<Consentitemi una metafora "paolinista". Dopo che i
primi cristiani fallirono
miseramente nel convincere i giudei, i circoncisi
--che non solo erano sordi
al messaggio di salvezza di Gesu', ma denunciavano
alle autorita' romane i
cristiani come apostati dell'abraismo; arrivo' Paolo
di Tarso che propose
quello che potremmo chiamare, svolta di paradigma.
Cristianizzare non gli
ebrei ma i gentili, i pagani. Cosi' da setta
dell'ebraismo, il cristianesimo
pose le premesse del suo universalismo. E grazie a
Paolo la Chiesa divento'
quel fenomeno mondiale che e'. Be', io penso che
quelli comunisti come me
dovrebbero avere lo stesso coraggio di compiere una
svolta di paradigma:
voltare le spalle alla sinistra realmente esistente
per rivolgersi ai non
circoncisi, ai gentili e ai pagani>>>>

Bè x me citare Paolo è da fascisti.
Ho sempre considerato Paolo da Tarso, il primo fascista della storia
Poi lo stupido di Pasquinelli dimentica che furono proprio le scelte paoline a determinare le successive persecuzioni contro le donne e contro gli ebrei.
Poi vorrei ricordare come i cristiani cristianizzarono i pagani...con iroghi e le torture

Tra l'altro il sicario prezzolato di cristiani: Paolo da Tarso ha anche la colpa di aver stravolto il messaggio originario dei cristiani.
E'come se Dalla Chiesa a un certo punto fosse diventato brigatista



<<<<<Il vero problema e' se
consideriamo la sinistra
reale l'habitat, la culla dal quale sorgera' un nuovo
movimento
rivoluzionario. Io penso di no, penso che questa
sinistra e' ormai
irreparabilmente affetta dal virus dell'americanismo.
Non che la sinistra
reale non consegni forze soggettive. Non intendo
questo. Io parlo di un
processo storico di isterilimento, di essiccazione.
Affermo che non ci sara'
continuita' tra questa sinistra e quella
rivoluzionaria del domani, ma
anzitutto rottura. Non ci sara' un'evoluzione, ma una
discontinuita'.
L'americanismo non e' solo Veltroni, Rutelli o
Bassolino (che benedice la
scuola per Veline): sono le street parade dei
disobbedienti ai cortei, sono
i punk a bestia, sono le ONG, sono i centri sociali
che funzionano come
vettori della cultura del ghetto tipicamente
americanista, sono i giovani
antagonisti che si ubriacano di musica e cultura a
stelle e striscie, sono
i black bloc, portatori di modeli di conflitto da
americana societa' dello
spettacolo...... >>>>

quest'idiota vorrebbe che estirpassimo dalla nostra vita
tutti gli immondi prodotti di Satana-Usa.testa di cazzo.


Cioè fuori dalle palle tutti gli Jello Biafra,Kathleen Hanna,
Kurt Kobain,Henry Rollins,Jimi Hendrix ecc ecc ecc
fuori dalle palle tutti gli scrittor* o registi (tant*)americani che hanno osato influenzare le nostre vite
Poi le street P. sono (credo) di origine tedesche ,
in cosa i punkabbestia sia a stelle e striscie, sinceramente mi sfugge.
Se poi si attaccano anche i BB .........

e comunque visto che non riconoscete la centralità del Mov di Seattle, Indymedia ha fatto bene a non fare feature sul campo e mi sembra stupido che voi veniate que a lamentarvi.
Siete contro di noi, ma se qualcuno osa dire una parola :aiuto casca il mondo.

Sinceramente, prima di leggere ste righe,
non mi stavate così sulle palle
e anzi se qualcuno vi desse
un pò di calci nel culo credo
che io sarei tra loro
ciao

un pagano che vuole rimanere pagano



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