http://italy.indymedia.org/news/2003/11/416395.php Nascondi i commenti.
Bagnoli, approvato in nottata il Piano Urbanistico Esecutivo | ||
by il_corvo Thursday, Nov. 06, 2003 at 1:51 PM | mail: | |
A notte fonda, come nelle migliori occasioni,è stato approvato il PUE per Bagnoli-Coroglio, da anni al palo.
Con il voto compatto della maggioranza presente in aula, priva della presenza dell'UDC, contrari FI, AN e Polo delle Libertà, Unità delle Sinistre è stato approvato un poco verosimile piano di cui Vezio De Lucia fu ispiratore |
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Un'osservazione | ||
by Alf Thursday, Nov. 06, 2003 at 3:56 PM | mail: | |
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Giusto, però... | ||
by karl max Thursday, Nov. 13, 2003 at 8:26 PM | mail: | |
Dear Alf, concordo sul pericolo che paventi: concentrando l’attenzione su America’s Cup e progetto Persico rischiamo di avallare implicitamente la bontà del neoapprovato Piano Urbanistico Esecutivo per Bagnoli (sul quale, viceversa, abbiamo tanto da ridire). Tuttavia una critica ragionate della complessiva vicenda urbanistica di Bagnoli (quindi non solo del PUE, ma anche di Variante, bonifica, politiche settoriali, trasformazioni territoriali, etc.) è contenuta negli altri materiali presenti su Indymedia e sul nostro sito; se repetita iuvant, c’è anche un’esigenza di economia ed efficacia argomentativa. A voler dire tutto in ogni singolo comunicato, si rischia di essere generici o scivolare nella demagogia arruffona di certi compagni, che bofonchiano di “colata di cemento” e “massiccia speculazione edilizia” senza addurre alcuna argomentazione fattuale. La difficoltà di una discussione minimamente documentata è testimoniata dalla tua affermazione sui presunti 600mila mc di nuova edilizia residenziale previsti dal PUE: il PUE ne prevede giusto la metà, ossia 300mila, cui si aggiungono circa 170mila mc di edilizia residenziale esistente, che vengono riqualificati o ridislocati. Critiche giuste sono state mosse all’arbitraria perimetrazione della zona (che ha consentito, in sede di PRG, una sottostima degli standard urbanistici realizzabili) e sul fatto che si sia sottaciuta l’esistenza di un vasto patrimonio immobiliare sfitto (20 mila vani, mi sembra di ricordare). Ciò nonostante, non mi sembra che il problema principale di questo Piano siano le cubature eccessive: indici di densità fondiaria notevolmente maggiori sono riscontrabili nel precedente progetto IRI del 1989, nel Preliminare di Piano del 1991 o nei principali interventi di valorizzazione delle aree industriali dismesse varati nell’ultimo ventennio in Italia (questi sì definibili come speculazioni intensive!); siamo quindi ben lontani dal “nuovo centro direzionale” paventato da qualcuno (perlomeno nell’ambito di Bagnoli; c’è invece da preoccuparsi per gli interventi previsti tra Piazzale Tecchio e via Campegna, di cui nessuno parla mai). Credo che i nodi principali consistano, sinteticamente, in: a)l’”incapacità” del soggetto pubblico di controllare le trasformazioni “spontanee” (inerzia che in molti casi diventa sabotaggio esplicito degli obiettivi dichiarati-vedi Città della Scienza, consorzio COMABA, multisala MED) b)il disinteresse a valorizzare la bonifica ambientale (sia come fase della trasformazione, sia come nuova attività produttiva) c)la spinta unilaterale verso il turismo e la valorizzazione immobiliare (con la conseguente espulsione dei residenti a basso reddito), frutto dell’angusta e proterva prospettiva politica di Bassolino e dei Ds d)il mancato coinvolgimento dei cittadini e della popolazione locale. |
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