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Centro sociale vendesi. Cediamo l'attività???
by Auro e Marco Monday, Nov. 10, 2003 at 5:11 PM mail:

94.000 euro la richiesta del comune per 80 metri quadrati all'interno dello spazio Auro e Marco

Centro sociale vendesi.
Cediamo l'attività???


94.000 euro è la richiesta del Comune di Roma per 80 metri quadrati, un piccolo spazio all'interno dell'Auro e Marco, L'unico che il Comune di Roma ha deciso di assegnarci.Non osiamo immaginare quanti soldi deciderà di chiederci quando, e soprattutto se, deciderà di assegnarci lo spazio nella sua totalità (1000 metri quadrati).
94.000 euro come risarcimento di 10 anni di occupazione, come affitto pregresso. Soldi che verranno pagati mensilmente non si sa per quanto tempo e in aggiunta ad un ulteriore affitto (198 euro per 80 metri quadrati).
Parliamoci chiaro la proposta è questa:far diventare uno spazio sociale autogestito un'impresa commerciale a tutti gli effetti, farci diventare tutti dei piccoli imprenditori, che non dovranno più discutere di trasformazione del mondo, ma di conti, di come arrivare alla fine del mese, di come investire per poter gestire lo spazio, di come pagare l'affitto e le bollette.
L'Auro e Marco è stato occupato nel 1992, in questi anni ha vissuto molti momenti difficili, gioiosi, comunicativi, creativi, ma anche momenti in cui è stato obbligatoriamente chiuso per permettere al Comune di Roma, dopo anni di lotte, di ristrutturare l'area esterna in cui il centro sociale è inserito insieme ad altre decine di associazioni, sindacati, cooperative territoriali. In questi anni di chiusura "forzata" il centro sociale ha pagato un caro prezzo nel rapporto con il territorio e con la metropoli ed oggi con la riapertura sta ritrovando quei canali comunicativi e sociali nel territorio con decine e decine di giovani e meno giovani. Ed ora, dopo tutto questo, ci chiedono addirittura 94.000 euro per 80 metri quadrati.Cosa è questo se non un tentativo di sgombero?Cosa è questo se non un tentativo di eliminare qualsiasi sperimentazione sociale ,politica e culturale inserendola nella logica dell'impresa?Ma noi non vogliamo essere imprenditori.Noi vogliamo poter continuare a sperimentare percorsi politici, culturali e sociali che tentino una trasformazione delle nostre vite e delle vite di tutti, immaginando e costruendo un altro mondo possibile, a partire da noi.
Per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabile tale proposta del Comune di Roma: la questione centri sociali e l'autogestione non può essere ridotta e rinchiusa in una sfera commerciale. Crediamo che il comune di Roma deve prendersi la responsabilità di sostenere questi spazi incodizionatamente, perchè non riconducibili all'associazionismo, ma in quanto spazi di sperimentazione metropolitana orizzontale.
Chiediamo al Comune di Roma non solo di non continuare nella richiesta di soldi (se non paghiamo verremo sgomberati), ma rilanciamo chiedendo che si faccia carico delle spese di telefono, luce e gas per tutti i centri sociali.Quello che chiediamo è un'assunzione di responsabilità per garantire dei diritti sociali a partire da chi nei territori li rivendica. Il diritto allo spazio comune ,il diritto all'informazione e alla comunicazione, il diritto ad usufruire dei servizi.Accanto a queste rivendicazioni che a partire da noi, riteniamo vadano fatte per tutti i cittadini, precari e non, rivendichiamo un reddito garantito per tutti e tutte, lavoro o non lavoro e che sia elargito senza condizione a tutti.
L'Auro e Marco è fatto di precari e disoccupati che non vogliono svendere un'esperienza sociale e politica patrimonio di tutti.Tanto meno vogliamo rivendicare solo per noi alcuni diritti, ma a partire da noi, rivendichiamo la redistribuzione delle ricchezze per tutti.
Non vogliamo e non vorremmo affrontare questa questione da soli, come purtroppo in questi anni è stato fatto, ma vorremmo rimettere al centro della discussione non solo la vita di questi spazi, ma rilanciare la rivendicazione per tutti di nuovi diritti sociali, a partire dai nostri bisogni.
Lanciamo quindi un grido d'allarme, invitando tutti a tenere alta l'attenzione.Uno sgombero potrebbe essere imminente, perchè noi abbiamo già deciso:non ci interessa diventare dei piccoli imprenditori, non ci interessa far diventare uno spazio liberato un "divertimentificio di giovani alternativi", non ci interessa arrivare a patteggiamenti e sotterfugi dentro le stanze di qualche assessore per trovare un "aggiustamento".
A noi interessa far vivere questo spazio e per questo non intendiamo pagare, anche perchè non solo abbiamo già pagato, ma paghiamo tutti i giorni.


Auro e Marco
viale caduti nella guerra di liberazione
Spinaceto-Roma
tel. 0650790076

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una domanda
by un compagno Monday, Nov. 10, 2003 at 7:30 PM mail:

e se ve ne avessero chiesti solo 9,4 di euro, cosa avreste fatto?

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mah
by mah Monday, Nov. 10, 2003 at 7:51 PM mail:

Ce ne son tanti TROPPI di c.s.O. (almeno togliessero la O.) patteggiati...finanziati da partitelli ...e/o che pagan affitti "agevolati/o disagevolati"...

la "vita" grazie a loro è già un compromesso... bisogna patteggiare e scendere a compromessi anche per uno spazio??

Per chi non parla tanto per parlare... è una richiesta che merita una risposta senza ma e senza se..... Anzi un "SE" ce lo metterei: se dovete lasciar quel posto... TROVATENE ALTRI 4.......


Teneteci informati su come andrà la vicenda

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solidarietà attiva
by acobax project Tuesday, Nov. 11, 2003 at 12:20 PM mail:

Esprimiamo la nostra attiva solidarietà alla presente condizione di emergenza e di sgombero che il comune sta profilando nei confronti del centro sociale Auro e Marco. Sottolineiamo che i centri "commerciali" del divertimento non ci interessano e li riteniamo assolutamente strumentali alle logiche del potere economico e culturale. Non vorremo che uno spazio, che da anni interagisce con il proprio territorio e con la metropoli intera, senza chiudersi nella propria isola "felice", venga costretto ad abbandonare la propria dimensione sociale, culturale e politica. Accogliamo l'invito che è stato lanciato sulle tariffazioni sociali, importanti per far sì che tutte le attività
( formative, informative, sociali e ludiche), che si svolgono negli spazi occupati, possano proseguire senza dover rincorrere la continua emergenza. Vorremmo rilanciare un momento di discussione orizzontale, cittadino e permanente per affrontare queste problematiche con tutti gli spazi occupati, le associazioni che vi collaborano e le soggettività che li attraversano. La condizione di pressione politica attuata dal comune nei confronti di Auro e Marco è simile a quella di altri spazi occupati,sociali e abitativi, proprio per questo ci piacerebbe che queste lotte sociali, come altre che vengono criminalizzate, siano messe collettivamente al centro della street parade nazionale del 22 novembre che reclamerà reddito per tutti/e.
CONTRO OGNI SGOMBERO, ACCENDI LA RIVOLTA!
baci fraterni agli occupanti ed alle occupanti di Auro e Marco.
acrobax project L.O.A.

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