Per realizzare quest’Europa proponiamo di lanciare delle campagne sui temi definiti dai sei seminari.
DONNE MIGRANTI, PROTAGONISTE PER UN’ALTRA EUROPA 1. Visibilità e valorizzazione delle azioni delle donne migranti nei paesi di accoglienza 2. Informazione e sensibilizzazione alla multiculturalità in termini di cittadinanza fin dalla più tenera età. 3. Libera circolazione per tutte e tutti 4. applicazione della legge dei paesi di residenza in materia di diritto del lavoro 5. Riconoscimento delle qualificazioni delle migranti
LAVORO, PRECARIETÀ, POVERTÀ 1. Parità reale dei diritti relativi al lavoro, lotta contro tutte le discriminazioni lavorative e professionali 2. Aumento di tutti i livelli minimi di reddito (minimi salariali, pensioni, sussidi di disoccupazione, ecc.); titolarità individuale delle prestazioni sociali indipendentemente dall’appartenenza familiare. 3. Sviluppo delle strutture pubbliche di assistenza all’infanzia.
DONNE E GUERRE 1. Modifica dell’art. 1 della Costituzione Europea, nel senso di un’Europa contro la guerra, smilitarizzata e denuclearizzata. 2. Sostegno, assistenza e solidarietà fra donne verso le prigioniere e detenute palestinesi. 3. Partecipazione alla carovana della pace che partirà dall’Europa per la Palestina e l'Iraq. 4. Organizzare una tavola internazionale in Turchia per settembre 2004 per sostenere le militanti pacifiste turche. 5. Fare del prossimo 8 marzo una giornata internazionale di mobilitazione contro la guerra. 6. Lanciare una campagna specifica affinché l’Europa ottenga la pace in Cecenia.
AUTODETERMINAZIONE, DIRITTI SESSUALI E RIPRODUTTIVI 1. Affermare forte e chiaro il diritto fondamentale delle donne di disporre del proprio corpo e di accedere liberamente e gratuitamente alla contraccezione e all’aborto in tutti i paesi europei. 2. Imporre questa rivendicazione come parte integrante del progetto per un altro mondo possibile. 3. Costituire una rete permanente di lotta, informazione, dibattito, solidarietà e vigilanza per mobilitarsi insieme a livello europeo.
VIOLENZA CONTRO LE DONNE 1. Poiché chiediamo che l’uguaglianza fra uomini e donne sia inscritta tra i valori del trattato costituzionale europeo, la lotta contro le violenze sulle donne dev’essere altrettanto presente in esso come politica pubblica di tutto rilievo. 2. Rivendichiamo un’armonizzazione delle legislazioni nazionali contro le violenze sulle donne, basata sull’applicazione delle direttive europee più avanzate. 3. Gli Stati devono essere considerati responsabili della mancata applicazione di tali leggi e quindi delle conseguenze sulle vittime e della loro gravità, il che significa l’impegno a perseguire legalmente gli Stati inadempienti. 4. Gli Stati devono stanziare urgentemente nelle finanziarie i fondi per l’applicazione reale delle leggi suddette. 5. Per divulgare ed estendere la lotta contro le violenze sulle donne proponiamo che il 25 novembre 2004, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sia assunta come scadenza di mobilitazione dai movimenti sociali di tutti i paesi europei. 6. Proponiamo di organizzare una campagna europea per un mondo senza prostituzione ne schiavitù in occasione delle Olimpiadi di Atene, nel giugno del 2004, contro il comune di quella città che ha invece deciso di organizzare e incrementare la prostituzione in modo da coprire tutti gli alberghi della città.
DONNE E POTERE 1. Chiediamo che i testi sull’uguaglianza tra uomini e donne assumano un carattere imperativo e implicano l’emanazione di leggi vincolanti a livello europeo. 2. Chiediamo che le associazioni femminili e femministe che hanno attualmente un ruolo consultivo presso le istituzioni europee e nazionali siano riconosciute come partner sociali a tutti gli effetti. 3. Esigiamo l’esercizio effettivo della parità nei paesi che hanno già una legislazione in materia e rivendichiamo la parità in tutte le istanze elettive o basate su nomina, che siano dotate di potere decisionale o consultivo, a livello sia europeo sia nazionale.
Queste campagne rientrano nell’ambito delle lotte portate avanti dall’insieme dei movimenti per un’Europa dei diritti sociali e dell’uguaglianza.
Le lotte e le rivendicazioni delle donne non sono lo “specifico femminile”, bensì stanno alla base delle lotte contro la globalizzazione liberista ü perché riguardano tanto l’insieme delle donne che degli uomini ü perché mettono in discussione le basi stesse dell’organizzazione sociale patriarcale e capitalista. Noi donne qui riunite oggi riaffermiamo la nostra solidarietà a tutte le lotte delle donne del mondo intero.
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