http://www.indymedia.ch/it/2003/12/16438.shtml
----------------------------------------- Davanti al commissariato di polizia dada, 12.12.2003 17:47
Sono 9 le audizioni (fermi) che la polizia ginevrina ha effettuato durante la giornata ma solo una si è tradotta in fermo prolungato. Una ragazza accusata di insulti e minacce di morte nei confronti di un poliziotto in borghese. La ragazza in realtà a Mont-Blanc durante la rappresentazione teatrale, ironizzava sulla presenza del poliziotto che in borghese si mescolava fra gli/le attivist*. Siamo partit* in una ventina con uno striscione "arrestati per libertà di opinione" in solidarietà con i/le compagn* fermat* e trattenut* nel commissariato centrale di Ginevra. Giunt* di fronte al palazzo, munit* di materiale trovato lungo la strada, percussioni metropolitane, abbiamo inscenatao un rumoroso sit-in al grido libertà. Nell'arco di pochi minuti giungono i primi robocop che si appostano all'entrata del commissariato. Un ufficiale viene a chiederci le motivazioni della protesta cercando un portavoce inesistente, quindi torna dall'altra parte della strada. Nell'arco di qualche minuto si ripresenta riferendoci che al commissariato è rimasta solo una donna ma che verrà rilasciata dopo l'audizione, ci ricorda che per qualsiasi manifestazione a Ginevra deve essere chiesta un'autorizzazione. Poi torna a prendere ordini. Passato qualche minuto, arriva un' avvocat@ che ci informa sulla situazione: la polizia ci intima di disperderci altrimenti interverrà con i gas lacrimogeni. Noi cominciamo la traduzione dal francese all'inglese poi dall'inglese allo spagnolo... e quando tutti vengono informati decidiamo di sederci per discutere sul da farsi. Non riusciamo però ad adagiarci sul suolo che la polizia ci carica, è un fuggi fuggi generale, riesco con alcun* compagn* ad entrare in una biblioteca pubblica mentre la polizia ci segue. Troviamo una via di fuga sul retro, grosse finestre che danno sul parcheggio. Ci si dirige in ogni dove, mi ritrovo solo, mi volto ed un energumeno mi grida di fermarmi, mi rendo conto dell'inutilità di fuggire, quindi mi fermo. Mi chiede prechè stessi scappando e da chi, lo guardo e gli rispondo se avesse notato con quale espressione me lo stava domandando. Chi ha detto che la polizia non è che la criminalità vista di traverso? beh io lo vista di fronte. Insomma mi accompagna dagli amichetti in tenuta anti sommossa, che mi chiedono generalità e professione: mi fanno svuotare le tasche per poi perquisirmi. Terminato il controllo via radio ed annotati i miei dati personali (schedatura?) mi rilasciano.
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