Bulgarelli, spiega la disinformazione fatta sulla questione della base di La Maddalena e inscrive l'ampliamento della base nella Guerra Globale Permanente cui l'Italia ha preso parte
Il 7 febbraio scorso a Cagliari in un incontro-dibattito organizzato presso la Chiesa Evangelica, in viale Regina Margherita 54, si è discusso dell'ampliamento della base di Santo Stefano, degli effetti nefasti dei materiali radioattivi sulla popolazione e di come questi fattori si inscrivono nella guerra globale permanente. All'incontro hanno preso parte Mauro Bulgarelli, parlamentare dei verdi che ha formulato diverse interrogazioni parlamentari sulla questione, Walter Falgio, giornalista che ha scritto articoli sulla Maddalena e sull'uranio impoverito, Mariella Cao, rappresentante del Comitato Sardo "Gettiamo le Basi" e un rappresentante del movimento nazionalista Sardigna Natzione, Riccardo Meaggia.
Particolarmente interessante è stato l'intervento di Mauro Bulgarelli. Partendo dalla morte del CM Valery Melis, il 25esimo dell'esercito, l'onorevole ha iniziato a rendere note le diverse opere di disinformazione degli organi ufficiali, quelli che, per intenderci, dicono di tenere alla salute dei propri cittadini. Infatti la prima istituzione sul banco degli imputati è stata la Commissione Mandelli, istituita per studiare gli effetti della "sidrome dei balcani", che, per diluire statisticamente l'incidenza dei linfomi e delle leucemie sui militari italiani, ha allargato la base delle rilevazioni. I militari conteggiati salgono così dai 16.000 di stanza effettivamente nei balcani, a 40.000cioè includendo anche tutti quelli che si sono fermati da 0 a 3 giorni sul suolo Yugoslavo.
Bulgarelli è andato avanti concentrando l'attenzione sul Referendum del 1987 contro il nucleare e sugli effetti che questo ha avuto sulla politica italiana. Infatti il nostro paese ha sempre firmato la maggior parte dei trattati internazionali che contrastavano il nucleare, salvo poi "tollerare" basi nucleari sul suo territorio. In più, come il caso de La Maddalena e, come annunciatoci dal parlamentare, come quello di Taranto (secondo Bulgarelli 'questione' che esploderà nell'arco di una settimana o poco più) in base a trattati con gli USA, bilaterali e segreti, e per questo anticostituzionali. L'onorevole ci ha poi ricordato un'altra brutta notizia: che il 70% degli armamenti italiani è rivestito di uranio impoverito, ma non solo i proiettili, anche i mezzi di attacco e difensivi (leggi carri armati, elicotteri etc.). Questi strumenti bellici come è noto vengono usati e sperimentati nei poligoni di tiro (dall'esercito e dalle industrie belliche), nella maggior parte ubicati in Sardegna. L'uranio è un materiale "infimo", perché quando raggiunge elevate temperature (come quelle di un proiettile quando viene sparato) si volatilizza, vagando per l'atmosfera che, in Sardegna, è battuta per il 90% dell'anno da forti venti che spargono questo pericoloso metallo in tutto il territorio, con grave pericolo per tutta la popolazione. Tutto questo è difficile da contrastare perché il concetto di Guerra Globale Permanente non contempla la democrazia e il controllo del territorio da parte delle popolazioni. In più c'è da aggiungere che la Sardegna e l'Italia sono al centro del Mediterraneo e sono le zone di frontiera verso Est dell'Impero. Infatti sarà proprio nel Vicino e Medio Oriente che si giocherà la partita principale, perché quelle regioni sono le più instabili e costituiscono un problema all'affermazione del pensiero unico. Per questo l'Europa mediterranea con i suoi stati vassalli (Bulgarelli non ha più il coraggio di definire l'Italia un alleato degli USA) sarà lo scenario di questo scontro. E da qui l'importanza strategica delle sue basi. Per concludere Falgio e Bulgarelli lanciano una domanda al pubblico: dove vanno a finire le scorie nucleari prodotte dalle navi e dai sommergibili nucleari? Ai posteri l'amara sentenza.
Saludi e Trigu, Mesupetza
P.S.: Per dovere di cronaca: non ho potuto assistere al dibattito successivo, per cui se ci fosse qualcuno che può integrare la mia piccola relazione si faccia sotto!
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