(ANSA) - CIVITAVECCHIA(Roma) 21FEBB -
Protesta, questa mattina, di una settantina di dipendenti della centrale Enel privatizzata di Torre Valdaliga Sud, che hanno attuato un picchettaggio di fronte ai cancelli dell'impianto per protestare contro le incertezze che ancora pesano sul loro futuro occupazionale. Intanto, nel pomeriggio di ieri, la societą "Tirreno Power", che ha acquistato l'impianto, ha presentato il piano della cassa integrazione che, fino al 31 dicembre 2005, riguarderą a rotazione da 55 a 65 lavoratori per un mese. In realtą, ad essere contestata non č tanto la cassa integrazione, concordata con le organizzazioni sindacali, quanto l'accordo per il reintegro degli attuali esuberi, parte dei quali sarą riassunta dall'Enel alla centrale di Torre Valdaliga Nord, in fase di riconversione a carbone, in base a quanto stabilito dalla convenzione Comune Enel. L'intesa, raggiunta al tavolo governativo tra gli stessi sindacati, il Sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, ed i responsabili di Enel e "Tirreno Power", prevede un nuovo incontro tra le parti negli ultimi mesi del 2005, allo scopo di procedere ad un' ulteriore verifica. Le Rsu chiedono invece che si proceda subito all'elaborazione di un piano industriale con la quantificazione della forza lavoro necessaria all' inizio del 2006. Per il primo marzo sono state inoltre proclamate 24 ore di sciopero. La richiesta di precise garanzie occupazionali č anche all'origine dello stato di agitazione, proclamato dagli elettrici del sindacato Ugl per la vendita della "Terna Spa" e di altre societą di servizi del gruppo Enel, che a Civitavecchia occupano una trentina di persone. L'Ugl rivendica un accordo analogo a quello raggiunto per gli esuberi di Torre Valdaliga Sud.(ANSA)
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