IRAQ....
Situazione sempre più complessa e difficile in Iraq, dal Nord sunnita al Sud sciita. Il bilancio è di oltre 35 morti per la coalizione in quattro giorni e almeno duecento iracheni, decine e decine i feriti. A Nassirya, invece, sembra reggere la tregua concordata dagli italiani con le autorità sciite. Per affrontare la crisi irachena Tony Blair andrà a Washington per incontrare Bush e Kofi Annan.
Le forze americane hanno lanciato ieri bombe e razzi verso una moschea a Falluja, a nord di Baghdad, e sostengono di aver ucciso 40 guerriglieri che avevano trovato rifugio nel luogo di culto e da li' sparato un razzo anticarro contro i soldati Usa. Ma della strage non si hanno conferme. Per tutto il pomeriggio di ieri si sono anche rincorse voci su cinque marines che sarebbero stati colpiti da tiri provenienti dall'interno della moschea, senza peraltro che queste informazioni abbiano ricevuto alcuna conferma ufficiale dai responsabili dell'operazione condotta nella città roccaforte della resistenza sunnita.
La Casa Bianca, che per bocca del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld continua ad attribuire gli episodi di violenza in Iraq a un "piccolo numero di estremisti", ha invitato il leader integralista sciita Muqtada al-Sadr a consegnarsi alle autorità e a far cessare le violenze in atto. Il portavoce del presidente George W. Bush Scott McClellan ha dichiarato: "Sadr sta cercando di usare una dimostrazione di forza per cercare di compromettere la democrazia per gli iracheni, ma non avrà successo".
