LISTA COMUNICATA A JABBAR AL KUBAISI, ASPETTIAMO RISPOSTE

- ROMA, 30 APR - Cinque, al massimo sei esponenti della "società civile e del mondo pacifista di alto livello" sarebbero pronti a partire per l'Iraq. E questo per rispondere all'appello del leader dell'Alleanza patriottica irachena Jabbar Al Kubaisi che ieri, in una telefonata al portavoce dei campi antimperialisti Moreno Pasquinelli, avrebbe avanzato l'ipotesi che i tre vigilantes potrebbero essere rilasciati, ma soltanto a una delegazione di pacifisti. Lo ha detto lo stesso Pasquinelli, secondo il quale Jabbar Al Kubaisi è a conoscenza di questi nomi. "Questa mattina all'alba - ha detto Pasquinelli - alcuni esponenti del Campo Antimperialista hanno contattato Al Kubaisi e gli hanno comunicato i nomi di cinque, sei persone appartenenti alla società civile e al mondo pacifista che si sono rese disponibili di loro spontanea volontà a prender parte alla delegazione". Pasquinelli, però, non fa nomi. "Teniamo il massimo riserbo, ma posso assicurare che tra le tante telefonate che ci sono arrivate da esponenti del mondo pacifista e della società civile, sono state prese 5/6 persone di alto livello e di grande personalità". Il portavoce del Campo ha aggiunto che dai tre membri previsti inizialmente si è arrivati a 5/6 "per far sì che siano rappresentate tutte le anime". La delegazione è pronta a partire, dice ancora Pasquinelli, in qualsiasi momento. "Al Kubaisi ha riferito che alcuni suoi uomini si stanno muovendo e stanno andando a Falluja. Ora aspettiamo un segnale da loro". Il Campo Antimperialista ha deciso dunque di muoversi da solo, visto che dagli organismi "ufficiali" del movimento pacifista, in primo luogo il Comitato Fermiamo la Guerra, sono arrivate risposte interlocutorie, in attesa di avere conferme di quanto affermato ieri da Al Kubaisi attraverso Pasquinelli. "Ci siamo assunti la responsabilità di portare avanti il discorso - ha concluso Pasquinelli - perché non si può perdere tempo prezioso".(ANSA)

speriamo che sia vero e che non sia solo un modo per farsi un pò di pubblicità...

chi vive sperando, muore cagando

FINI, STIAMO FACENDO DI TUTTO NON CONTANO POLEMICHE, MA POSSIBILITA' ABBRACCIARLI PRESTO (ANSA) - NAPOLI, 30 APR - "Ciò che conta ora non sono le polemiche, ma la possibilità di abbracciare quanto prima i nostri connazionali". Così il vicepremier Gianfranco Fini ha risposto ai giornalisti sulla vicenda degli ostaggi in Iraq: "Ribadisco - ha aggiunto - che stiamo facendo di tutto". A un cronista che gli chiedeva se un'eventuale liberazione degli ostaggi nelle mani dei No Global o di associazioni non governative potesse rappresentare un elemento negativo per il governo italiano, Fini ha replicato: "L'auspicio del governo è che i nostri connazionali siano restituiti alla libertà, credo che questa sia l'unica cosa che conta". (ANSA).

che governo di incapaci!!
fanno le guerre e poi gli altri gli devono risolvere le situazioni!
ma perchè non prendono una carretta del mare e si levano di 'ulo?

"...Ciò che conta ora non sono le polemiche...."

d'ora un po' la guerra si potrà definire anche "polemica".
Come fa in inglese?
Polemic, controversial?

Perchè non ti levi tu di torno invece?

Ma ci si rende conto che se per caso il gruppetto di Pasquinelli o altri simili al suo portano a casa gli ostaggi, dopo che la trattativa ha "bypassato" il governo, quest'ultimo avrebbe ricevuto LA PIù GRANDE UMILIAZIONE DELLA STORIA ??
Se questo avvenisse, IL GOVERNO DOVREBBE ANDARE A CASA DOMANI

ciao

hai proprio ragione uno!!
ma sai che la lungimiranza e l'inteligenza hanno ormai abbandonato quasi del tutto i lidi della sinistra di "movimento"...
ancora non è tardi, sinistra vera, se ci sei batti un colpo!!

che se crepano la colpa se la beccano i "pacifisti" o addirittura i "no-global"????????????

se va bene bisogna vedere se le rilasciano a Pasquinelli, in quel caso ci mettono poco a a far dire ai familiari che "non è politica" e a esibire il campo in TV come feticcio del movimento.

Ricordo che al di la delle numerose solidarietà per la galera, i Campisti non sono migliaia, e non sono il movimento, non vedo proprio cosa ci sia da festeggiare in anticipo su una storia tanto losca e squallida.

doamni contro il governo e la cricca internazionale per le esigenze dei lavoratori e della pace vera nel mondo.

"se crepano la colpa se la beccano i "pacifisti"

perchè mai scusa, noi si sta facendo tutto il possibile, come ha detto di aver fatto anche LUI.
E allarghiamo pure le braccia, guarda.