....è una antica discussione effettivamente Israele ha militarizzato (veramente) la gestione della sua immagine esterna. Il pretesto è lo stato di guerra permanente e l'assoluta necessità di una profonda unità per sopravvivere. Israele è una "democrazia nominale", essendo chiaro che i poteri da "tempo di guerra" ridicolizzano parlamenti, opinioni pubbliche e sistema giudiziario, ridotte a simpatiche decorazioni. Le "inesattezze" sull'olocausto ( che viene difeso come un totem, arrivando ad attaccare gli armeni per il fatto che volevano chiamare olocausto il loro sterminio per mano turca) vengono da sempre perdonate dalla coscienza sporca degli occidentali, la persecuzione antiebraica fu davvero uno dei momenti più bui dell'umanità moderna, è il reato, non il numero e la modalità degli assassini a renderlo ignobile, persino più delle violenze interetniche yugoslave, il massacro degli ebrei non fu funzionale a nessuna conquista territoriale. Il problema deve essere affrontato senza pregiudizi, e soprattutto senza allontanarsi all'indietro nella storia, esercizio utile solo a chi non possiede ragioni oggi, e non và orientato sulle qualità dei contendenti, ma sui dati di fatto e sul territorio. Precisi impegni, concessioni reciproche e disarmo bilaterale, separazione delle 2 entità statali, sgombero delle colonie ed abbattimento del Muro in territorio palestinese. Purtroppo parlare di antisemitismo, come predicarlo, è funzionale solo alla politica sharonista, che infatti soffia su questi temi, sapendo che sui fatti è assolutamente in torto. L'ultimo voto Onu sulla palestina: israele + 2, contro altri 156 paesi. Poi ci si puo' baloccare sugli ebrei cattivi che controllano il mondo e sui mussulmani che umiliano le donne. o magari su Arafat miliardario....... Ancora una volta gli israeliani rivolgono l’accusa di antisemitismo a chi non approva la loro politica! A seguito di un sondaggio nel quale Israele viene indicata come uno dei paesi che minacciano la pace nel mondo ( insieme a Iran, Corea del Nord ed Usa), assistiamo alla solita levata di scudi dei filoisraeliani, che continuano a nascondere le proprie responsabilità, dietro l’accusa di essere antisemita, a chi li critica. Vecchia tattica, ormai noiosa, gia la contestai più volte http://italy.indymedia.org//news/2003/09/383452_comment.php#385872, nella sua natura errata, come nell’uso spregiudicato che ne viene fatto. Israele ed i suoi sostenitori continuano a far finta di non capire. Anche oggi le reazioni sono all’insegna dell’ipocrisia, della propaganda e della mistificazione. Si continua a tirare in ballo la democrazia di Israele, il fatto che Israele sia un Davide circondato dal Golia arabo, e ad indicare i media occidentali come portatori di disinformazione antiebraica. Israele sbaglia. Sbaglia nel continuare a seguire questa linea assurda, che magari potrà pagare internamente, compattando l’opinione pubblica israeliana che si sentirà accerchiata ed assediata dai nemici della razza, ma che espone ancora una volta tutto il paese alla disapprovazione internazionale. Questi che fanno finta di non capire porteranno Israele alla rovina. Gli europei hanno occhi per vedere ed orecchie per sentire. Quello che vedono è un paese potente militarmente, per nulla minacciato dagli stati arabi che lo circondano, tutti più o meno allineati alla politica Usa, una democrazia che non esita ad impiegare metodi tirannici ed incivili, che opprime una popolazione fuori dai propri confini; che costruisce, sulla terra di altri, muri che sono una vergogna per l’umanità, che non rispetta i diritti umani, che ignora ogni deliberazione Onu che non sia funzionale ai propri interessi, un paese che uccide chi dei suoi cerchi la pace. Plateale negli ultimi giorni la sconfessione degli israeliani di buona volontà che cercano un dialogo con i palestinesi, accusati di tradimento, disumana la nuova versione del muro, criminale la pretesa di recludere un intero popolo. C’è di peggio. Il peggio è rappresentato dalla doppiezza israeliana, una spregiudicata politica informativa che cerca di mantenere Israele vittima della situazione mediorientale. Questa politica è stata teorizzata e decisa, chi si vuol dire filoisraeliano e non “traditore” vi si deve attenere rigorosamente. Per Israele esistono alcuni tabù semantici: l’occupazione della Palestina non può essere chiamata occupazione; le colonie in territorio palestinese si chiamano “insediamenti”; il muro che taglia i territori palestinesi, annette porzioni di territori illegittimamente e reclude un popolo si chiama “barriera difensiva”, e via così. Questo non rappresenta un approccio politically correct, ma una menzogna, anzi, un cumulo di menzogne. Quando si ha di fronte qualcuno che non ha il coraggio delle proprie azioni e racconta cose inverosimili per darsi una parvenza di legittimità, è naturale pensare che lo faccia per nascondere un torto. Tanti europei interrogati in questa occasione hanno fatto questa semplice equazione: Israele mente perché è in colpa, se avesse ragioni da spendere non avrebbe necessità di mentire. Anche gli Usa sono finiti tra i paesi che minacciano la pace, antisemitismo pure quello? Esiste una deriva europea anticoreana? Un razzismo contro i Gialli? Esiste allora un pregiudizio razziale antipersiano, visto che anche l’Iran è indicato? Come mai il Dipartimento di Stato, ed i ministri degli esteri di Corea ed Iran non gridano al razzismo? La triste verità è che Israele strumentalizza la Shoà, commettendo un crimine verso quei morti ancora peggiore di quanto non facciano gli idioti che ciclicamente giocano con tombe e lapidi di poveri ebrei morti in qualche cimitero europeo. La verità è che Israele, e gli ebrei con esso, stanno buttando un capitale di solidarietà per poter continuare una politica che tutto il mondo osteggia. In una recente risoluzione Onu contro il Muro, Israele ha raccolto 4 soli voti a favore, uno era il proprio, un altro era degli Usa, 156 paesi non hanno sostenuto Israele, 144 hanno votato contro. Antisemitismo mondiale? Da molto tempo sostengo che l’unica maniera di arrivare ad una pace passi attraverso l’onestà, il sondaggio dimostra proprio questo, non c’è propaganda che possa nascondere la nefasta politica Israeliana. L’antisemitismo europeo non esiste nei termini nei quali gli starnazzanti filoisraeliani ce lo propongono. L’antisemitismo, quello vero, si nutre dell’attuale doppiezza israeliana, la doppiezza comune al potere in questo inizio secolo, la stessa doppiezza di Mr. Bush e di Silvio Berlusconi, l’arroganza del potere che pretende tutto risulti esattamente come pianificato. Fortunatamente al mondo esistono ancora menti libere, menti che rifiutano le versioni di comodo fornite dal potere quando queste fanno a pugni con la realtà. Rinnovo l’invito ad Israele ed ai suoi sostenitori: cambiate atteggiamento, cambiate strategia di comunicazione, in questa maniera vi scavate una fossa che toccherà alle vostre prossime generazioni, riempire faticosamente. Basta con l’ipocrisia, basta con l’accusa di antisemitismo a chiunque non approvi la vostra politica, basta con la disonestà intellettuale, basta menzogne. La pace si costruisce sulla verità, finchè continuerà la menzogna la volontà di pace resterà in coma. Se Israele impiegasse la stessa forza che usa per sostenere le colonie di occupanti in Palestina a favore della pace, non pensate che il sondaggio avrebbe avuto risultati diversi? Penso che questo sondaggio non rappresenti una espressione di antisemitismo, ma una campana d’allarme per Israele, il segnale che il mondo sta gridando “Israele sbaglia”, ai filoisraeliani 2 possibiltà: continuare a starnazzare senza senso “antisemiti!”, o riflettere sui propri errori. Cambiare politica o continuare ad alimentare una pessima immagine di Israele, e di riflesso dell’ebraismo, liberare i palestinesi o sterminarli definitivamente, pace o guerra. Il resto è fumo begli occhi.
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