Un processo che ci riguarda tutti
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Il 2 dicembre prossimo si celebrerà in corte d’assise a Cosenza il processo contro 13 attivisti in prevalenza meridionali accusati di cospirazione, associazione sovversiva, associazione a delinquere. A due anni dagli arresti, dopo diversi passaggi di fronte al tribunale della libertà e la fase dell’udienza preliminare, la lunga vicenda giudiziaria dei “cospiratori” della rete del Sud Ribelle giunge finalmente al dibattimento di merito, in altre parole, al processo vero e proprio. In questi anni non è mai venuta meno agli imputati la solidarietà attiva, oltre che dei “compagni di strada” del movimento, del mondo dell’associazionismo, dei sindacati, dei partiti politici più vicini alle istanze del movimento, dell’Università della Calabria, della Chiesa e di molte amministrazioni comunali calabresi, in primis quella del Comune di Cosenza. A questa si è unita, in modo ampio e diffuso, la calorosa solidarietà di tanti cittadini di Cosenza, di Rende, e di tanti altri comuni calabresi. Le ragioni di tanta attenzione, frutto allora dell’indignazione per l’enormità della misura degli arresti e per l’incredibilità delle accuse, si ripropongono intatte alla vigilia del processo. Due anni fa fummo tutti in grado di giudicare l’assurdità di un castello accusatorio che, senza presentare alcuna prova concreta, pretendeva in definitiva di leggere come una sequela di attività criminose la limpida vicenda d’impegno politico, sociale, sindacale e culturale che gli imputati conducevano alla luce del sole e nel pieno rispetto dei principi costituzionali. Oggi prendiamo atto della pericolosità di un processo che si avvia senza che il castello accusatorio sia stato in alcun modo mitigato dalla pubblica accusa, con tre imputati sottoposti alla misura inutilmente vessatoria dell’obbligo di firma, con la scesa in campo persino del governo, che ha avanzato la fantasiosa richiesta di un indennizzo di cinque milioni di euro per danni all’immagine. Sappiamo bene come vi sia stata negli ultimi anni in Italia una risposta fortemente repressiva alla crescita di un forte movimento plurale di contestazione delle scelte ultraliberiste nel governo dell’economia globale, delle politiche di drastica riduzione delle libertà fondamentali e dei diritti dei lavoratori, dei bambini, delle donne, dei migranti e dei rifugiati, dell’incessante azione di distruzione degli ecosistemi e delle risorse naturali, della mostruosità della guerra. Questo movimento ci ha visto tutti partecipi, sia pur nella diversità di culture e di posizioni politiche che ci contraddistingue. È anche da quell’esempio che alcune straordinarie lotte in diverse realtà meridionali hanno tratto ispirazione e linfa vitale: la lotta degli stabilimenti meridionali della Fiat a Termini Imerese, Melfi e Cassino; la coraggiosa battaglia di dignità delle operaie e degli operai della Polti di Cosenza in difesa dei diritti sindacali; le eccezionali giornate di protesta del popolo della Basilicata contro il deposito di scorie nucleari a Scanzano e dei cittadini di Acerra contro l’inceneritore; le lotte dei disoccupati napoletani e di tutto il sud per il diritto a un futuro; la battaglia dei ricercatori, dei docenti e degli studenti dell’Università della Calabria e di tanti altri atenei italiani contro gli scriteriati progetti di nuova precarietà e privatizzazione dell’università pubblica; le lotte dei migranti per un’esistenza dignitosa e dei rifugiati per il diritto d’asilo; la battaglia contro il ponte sullo Stretto di Messina. Esiste un filo rosso che lega le accuse rivolte oggi ai tredici imputati (e a tanti altri attivisti coinvolti in procedimenti analoghi) e l’azione collettiva di migliaia di cittadini del sud e del resto del paese. Sul banco degli imputati siedono oggi non tanto le vicende peculiari di tredici persone ma i sacrosanti diritti di libera manifestazione del pensiero, di espressione del dissenso verso le politiche di qualsivoglia istanza di governo, di scendere in piazza, di organizzare riunioni e dibattiti, di scrivere articoli e volantini, di mandare e-mail e gestire siti web, persino di parlare al telefono. Per questi motivi affermiamo che questa vicenda ci riguarda tutti da vicino e che è necessario impegnarsi per costruire assieme iniziative di solidarietà con gli imputati e di informazione e sensibilizzazione dei cittadini in vista del processo. Ci impegniamo in particolare a: • Organizzare una manifestazione a Cosenza nel giorno di sabato 27 novembre; • Organizzare un’assemblea nel giorno di domenica 28 novembre; • Organizzare un sit-in di fronte al tribunale di Cosenza il 2 dicembre.
Adesioni nazionali Confederazione Cobas Partito della Rifondazione Comunista Cgil Fiom - Cgil Arci Legambiente Sin.Cobas Attac Carta Forum contadino Bastaguerra Iniziativa Comunista Cib-Unicobas Movimento dei Disobbedienti Giovani Comunisti Federazione delle Rappresentanze Sindacali di Base RdbCUB Sinistra Giovanile Assemblea Campeggio No-Ponte Assemblea IncontroTempo Assemblea nazionale Social Forum (11/09/2004)
Adesioni regionali - Calabria Amministrazione Provinciale di Cosenza Amministrazione comunale di Cosenza Amantea ovunque 1986 Associazione “Bella Ciao” – Mendicino Associazione culturale “Castagna” Associazione Culturale “LiberaMente” – Soneria Mannelli Associazione culturale “Maroons vibration” Associazione culturale multietnica “La Casbah” Associazione di promozione sociale “Spezzano è… Spixano është” Associazione “Nelson Mandela” Cassano Jonio Ateneo Libertario “A gatta” Centro Sociale Occupato Autogestito “A. Cartella” – Reggio Calabria Circoli Arci Cs Circoli PRC Cosenza, Rende, Roggiano Gravina Cgil – Camera del Lavoro di Cosenza Collettivo “Ci Simu” Unical Collettivo 26 Luglio Cassano Jonio Collettivo Villapiana Scalo Comitato studenti medi Itc “Pezzullo” Comunità Curda calabrese Confederazione Cobas Calabria Cobas Scuola Cosenza Cib-Unicobas Calabria Cooperativa Interzona Cosenza Cooperativa sociale “Orizzonti nuovi” Crotone Coordinamento Comunista Autonomo Decollatura Coordinamento Ricercatori Università della Calabria Cosenza Supporters Dipartimento di Sociologia e di Scienze Politiche - Università della Calabria Federazione Anarchica Italiana (Commissione di corrispondenza) Federazione dei senza nome - Cosenza Federazione municipale di base – Spezzano Albanese Federazione Provinciale Verdi Fiom Calabria Forum ambientalista del Savuto Gruppo consiliare “Rogliano Democratica” Comune di Rogliano Gruppo anarchico “G. Pinelli” (F.A.I.) – Spezzano Albanese Indymedia Calabria Laboratorio politico culturale Città Futura Libera associazione di idee per un commercio equo e solidale – bottega del mondo Karibu Movimento Ambientalista del Tirreno Movimento Disoccupati Cosenza e provincia Movimento per l’Unità della Sinistra Alternativa (MUSA) Operai Polti Piano Lago Progetto Calabrie Progetto Comunista Amr Partito dei Comunisti Italiani Partito della Rifondazione Comunista - Calabria Partito Socialista Europeo RdB Calabria Savuto Antagonista Sezioni DS di Grimaldi e Aiello Calabro Slai Cobas Calabria Unione degli Universitari (UDU) – Università della Calabria
Adesioni da altre regioni Cs Officina 99 - Napoli Laboratorio Ska - Napoli Laboratorio Insurgencia Casa occupata Tnt - Napoli Cs Terra Terra - Napoli Damm - Napoli Cs Ex-Canapificio (Ce) laboratorio Millepiani (Ce) Cs Asilo Politico (Sa) Laboratorio Diana (Sa) Cs Depistaggio (Bn) Area Antagonista (Na) Rete Studenti in Movimento (Na) Rete Sempre Ribelli (Na) Assopace Napoli Bottega O’Pappece (Na) Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi MDA Acerra UDN Coordinamento di lotta per il lavoro Coordinamento dei diritti sociali Red Link (Na) Giiuristi Democratici (Na) Comitato NapoliControLaGuerra Un Ponte per (Na) Rete Immigrati in Movimento Pdci (Na) Cs ExKarcere (Pa) Lab Coska (Pa) Network Antagonista Palermitano Studenti Autorganizzati(Pa) Comitato antirazzista (Pa) Box4 Aula Carlo Giuliani (facoltà di lettere – Pa) Confederazione Cobas Taranto
Adesioni individuali Domenico Talarico – Assessore Comune di Rende Mario Brunetti - Movimento per l’Unità della Sinistra Alternativa (MUSA) Giuseppe Vecchio – RSU LPU Comunità Montana del Savuto Claudio Imbrogno – RSA Unicobas Ministero del Tesoro Cosenza Giampiero Imbrogno – Segretario unità di base DS Grimaldi Gaspare Perri – sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci – vicesindaco di Aiello Calabro e vicepresidente Anci Calabria Pino Albo – sindaco di Grimaldi Giovanni Notarianni – vicesindaco di Grimaldi Vincenzo Calzona – sindaco di Parghelia Ernesto Caselli – sindaco di Diamante Mauro Bulgarelli – deputato dei Verdi Ernesto Magorno – capogruppo DS Consiglio provinciale Cosenza Arturo Riccetti – Assessore Provincia Cosenza Elena Hoo – capogruppo DS Comune di Cosenza Antonio Rota – Consigliere comunale Santo Stefano di Rogliano Nuccio Iovene – Senatore DS Mauro Bulgarelli – deputato dei Ver Mauro Bulgarelli – deputato dei Verdi Giovanni Russo Spena – deputat Prc Graziella Mascia – deputato Prc Ramon Mantovani - deputato Prc Franco Maranta – Consigliere regionale Pdci Edgardo Herbstritt - direttivo SLC cgil Novara Alessandra Mecozzi - Fiom nazionale Marco Bersani di Attac Italia Tommaso Fattori (Firenze Social Forum/gruppo continuita' FSE)
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