Indymedia Italia


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http://italy.indymedia.org/news/2005/05/793138.php Nascondi i commenti.

[mo(vi)menti antiproibizionisti] - post dinamico
by imc italy Wednesday, May. 18, 2005 at 10:03 AM mail:

Contributi, approfondimenti, riflessioni

[mo(vi)menti antipro...
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post ad aggiornamento partecipativo >

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laboratorio sociale occupato buridda
by rizoma Wednesday, May. 18, 2005 at 3:48 PM mail:

http://www.ecn.org/buridda/

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Come raggiungere il lab. buridda
by acaro Wednesday, May. 18, 2005 at 4:40 PM mail:

nella pagina linkata trovate tutte le info necessarie per raggiungere il lab. buridda.
(tratto dal sito dell'hackit dell'anno scorso, svoltosi proprio in buridda)

Purtroppo venerdì c'è sciopero dei mezzi pubblici a genova, quindi la funicolare snat'anna è chiusa fino alle 17.

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E ANCORA .... CANNATTACK
by BRIGATE VERDI Wednesday, May. 18, 2005 at 4:53 PM mail:

Cosa e' il Cannattack:
Il cannattack e' un gesto provocatorio che consiste nella spedizione ad un soggetto istituzionale di un pacchetto contenente una canna e una lettera di presentazione.
Il bersaglio sara' deciso di volta in volta (inizialmente la scadenza sara' all'incirca bimestrale) all'interno della mailing list antipro@ecn.org.
La canna potra' essere vera o finta, la lettera potra' essere firmata o anonima, l'importante e' partecipare per dare visibilita' a questa campagna. Se poi volete iniziare a spedire canne a persone a caso prese dall'elenco del telefono o a tutti i parlamentari ben venga.
Gli obiettivi del cannattack non riguardano solo la cannabis, ma l'antiproibizionismo nel senso piu' ampio del termine, e quindi una lotta su tutto il fronte proibizionista.

Per saperne di piu' riguardo la genesi del Cannattack leggiti questo stralcio del libro Provos di Matteo Guarnaccia - AAA edizioni.

Cosa vogliamo:
LETTERA ANTIPROIBIZIONISTA APERTA

Siamo un gruppo multiculturale ed assolutamente pacifico, costituitosi senza
scopo di lucro, al fine di denunciare le aberrazioni del sistema per quanto
riguarda PROIBIZIONISMO, controllo sociale, ecologia, utilizzo del proprio
corpo, diritti civili....

Dovrebbe essere vergognoso ed inconcepibile per dei popoli civili, quali si
credono quelli occidentali, dichiarare guerra a delle povere piante, tentare
con ogni mezzo di estinguerle, distruggere interi ecosistemi e culture
millenarie, ammazzare gente innocente, contribuire a creare una cultura
intollerante ed imperialista, diffondere fesserie spacciandole per scienza.
Sono i nuovi inquisitori, che bruciano sul rogo oppio, coca e marijuana,
rendendo a molta gente la vita impossibile, togliendo il diritto di
usufruire del nostro corpo come piu' ci aggrada, arrivando a negare che esso
ci appartenga.

Si, siamo dei consumatori di sostanze psicoattive ora illegali!
Dalle relazioni ministeriali e' emerso che siamo in centinaia di migliaia
solo in Italia.
Perche' si e' stabilito che alcune sostanze si possano usare ed altre no?
Possiamo bere fino a morirne, possiamo schiantarci con mezzi da duecento
all'ora, possiamo imbottirci di psicofarmaci perfettamente legali, come
fanno sempre piu' persone, forse senza rendersi conto che certe sostanze
vendute legalmente causano molte piu' morti di tutte le "droghe" messe
insieme.

Prendendo in considerazione la Cannabis ad esempio:
i Governi, con qualche eccezione, le multinazionali e le narcomafie non
vorrebbero farcelo sapere, ma la marijuana dovrebbe essere considerata un
farmaco miracoloso: al pari della penicillina e' poco costosa (tolta la
"tassa" della proibizione) e si e' rivelata utile ed efficace per svariati
disturbi e malattie al posto di farmaci meno efficaci e piu' dannosi (nella
cura di nevralgie, emicranie, tic douloureux, come agente di ritiro da
assuefazioni da narcotici e alcool, ipotensivo intraoculare, antiepilettico,
antispasmodico, antidepressivo, tranquillante, stimolante dell'appetito,
analgesico, antiasmatico,
broncodilatatore, antiinfiammatorio, anestetico topico, ipotermogenico,
antidolorifico, antinausea da chemioterapici, ossitocico, anti-tosse,
antibiotico). Praticamente assenti effetti collaterali che caratterizzano
sempre i farmaci e non si e' mai registrato, un caso di
morte per l'assunzione di questa sostanza. Nessun altro farmaco puo' vantare
un tale indice di innocuita', come dimostrato da queste cifre riguardanti le
cause di morte annuali negli Stati Uniti riportate da diverse pubblicazioni
scientifiche:

Tabacco: 430700
Alcool: 110640
Reazioni avverse alla somministrazione di farmaci in ospedale: 32000
Farmaci (legali) e droghe (illegali): 16926
Farmaci antiinfiammatori come l'aspirina: 7600
Marijuana: 0

Anche l'indice di mortalita' da ecstasy e' minore di
quello da aspirina (pur calcolando la percentuale sulle stime del numero di
consumatori).
Inoltre dalla canapa e possibile ricavare tessuti, carta, corde, sacchi,
plastica biodegradabile, tavole, olio e semi altamente energetici, cosmetici
ed anche combustibili ecologici.
Vediamo come incoerenza pura spacciare il proibizionismo per "amorevole
difesa della salute" e poi considerare legali sostanze che dal punto di
vista medico si sono dimostrate piu' pericolose: sono decine di migliaia i
morti per alcoolismo e tabagismo solo in Italia. Si rispetta cosi' il
principio che ogni cittadino e' libero di decidere su cio' che e' dannoso o
meno per se' stesso.
Non vediamo perche' la stessa liberta' non debba essere riconosciuta ai
consumatori di altre sostanze.
Negare ai tabagisti la possibilita' di acquistare legalmente le loro
sigarette vi sembrerebbe cosa sensata?
Se vi proibissero di acquistare birra al supermercato non vi sentireste
violati nei vostri diritti?
Pensate inoltre che misure del genere farebbero diminuire i consumi di
alcool e sigarette?
O pensate piuttosto che servirebbero a far ingrossare i profitti di
trafficanti e contrabbandieri?
L'esempio storico del proibizionismo U.S.A. dovrebbe far riflettere in
proposito.

Liberalizzare la Cannabis, aprire centri per la somministrazione controllata
di eroina (ricordatevi che la maggior parte dei "danni da eroina" sono
invece danni da proibizionismo sulla stessa: questa sostanza di per se non
causa danni all'organismo, diverso e' il caso se, come nell'attuale regime
proibizionista essa viene venduta a prezzo alto aumentando il tasso di
criminalita' fra i consumatori abituali, senza controlli qualitativi ne'
garanzie igeniche, tagliata con sostanze che possono dare reazioni
allergiche o danneggiare la salute, con quantita' di principio attivo
variabile dall'1 all'80% aumentando a dismisura il rischio di overdose...),
instaurare una seria politica di riduzione del danno,
significherebbe utilizzare risorse, attualmente impegnate nella repressione
dei consumatori, in settori piu' utili per la societa'.
Il proibizionismo oltre a essere ingiusto e inutile e' estremamente
costoso.

I tribunali si vedrebbero liberati del peso di migliaia di processi che
rallentano il corso della giustizia e anche il sovraffollamento delle
carceri, e i suoi costi per la societa' si ridurrebbero (circa 500 mila lire
giornaliere per detenuto.). I dati delle relazioni ministeriali dicono da
diversi anni che una cifra intorno al 30% dei circa 50.000 detenuti nelle
carceri italiane e' tossicodipendente: una meta' entra direttamente per
violazione della cosiddetta legge "antidroga" e un'altra meta' per reati
diversi, ma pur sempre legati alla necessita' di procurarsi il denaro per
l'acquisto clandestino delle sostanze.
E' dunque prioritario "decriminalizzare" la figura del consumatore,
superando normativa e l'ottica della proibizione.

La storia ci insegna che l'uomo ha sempre fatto uso di sostanze che alterano
lo stato di coscienza.
Accettare questa realta', significa sforzarsi per cercare di ridurre il
danno, che puo' essere causato dal consumo di queste sostanze (come di altre
oggi legali).
Le politiche proibizioniste, accanendosi contro i consumatori, hanno
generato danni sociali e individuali di gran lunga maggiori di quelli che,
presumibilmente, avrebbero voluto evitare.
Il diritto penale deve progressivamente ritrarsi dalla questione "droghe",
riducendo i rischi della marginalita' e dell'esclusione sociale per i
consumatori, eliminando qualsiasi forma di sanzione per il consumo di tutte
le sostanze e liberalizzando Cannabis e derivati.

Avremo anche potuto tacere e farci gli affari nostri, pero', noi siamo
interessati a costruirci un futuro piu' sereno senza imposizioni che
limitano la liberta' individuale a meno che non intralci quella altrui.

Siamo stufi di essere trattati come minorenni minorati, ci costringete al
crimine, e ci arrestate se lo commettiamo, ci emarginate e vorreste un mondo
senza di noi...
Pero' noi ci siamo!
E vogliamo denunciare le intolleranze egli abusi perpetuati.
L'opinione pubblica e' condizionata e facilmente manipolata in un epoca in
cui le guerre imperialiste si spacciano per umanitarie e sono sostenute
moralmente dalla maggior parte della popolazione plagiata dai media.
Vogliamo un'informazione chiara, corretta, onesta e realmente scientifica!
Basta persecuzioni!
Basta intrighi e leggi per coprire interessi politici ed economici. Vogliamo
giustizia!

Chiediamo:
- Depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza.
- Cancellazione dalle tabelle della 309/90 della cannabis e dei suoi
derivati (con conseguente liberalizzazione del consumo, produzione e vendita
degli stessi)
- Depenalizzazione dei reati connessi all'uso di sostanze.
- Decarcerizzazione dei tossicodipendenti detenuti per reati connessi
all'uso di sostanze.
- Nuove e piu efficaci politiche di riduzione del danno, seguendo gli esempi
di Svizzera, Olanda, Germania (liberta' e possibilita' di cura per i
tossicodipendenti, realizzazione di interventi a bassa soglia,
realizzazione di locali per la somministrazione di eroina)...
- L'inizio di una sperimentazione di somministrazione controllata di eroina.
- L'inizio di una sperimentazione per l'uso medico della canapa, giusto
riconoscimento alle proprieta' della pianta, mentre al tempo stesso siamo
molto dubbiosi riguardo l'utilizzo dei suoi derivati (semi)sintetici che
permetterebbero alle aziende farmaceutiche di lucrare sulla salute dei
pazienti.

BrigateVerdi

(per informazioni http://www.ecn.org/brigateverdi )




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28 maggio CANAPISA STREETPARADE antiproibizionista & antipspichiatrica
by CANAPISA Thursday, May. 19, 2005 at 4:13 PM mail: canapisa@inventati.org

La manifestazione è dedicata a tutte le vittime del proibizionismo e vuole ricordare Giuseppe di 23 anni morto suicida, il marzo scorso a Pantelleria (Palermo), durante gli arresti domiciliare seguiti ad un bliz dei carabinieri terminato con l’arresto per il ritrovamento in casa di alcuni vasetti di marijuana.

<a href="http://www.inventati.org/canapisa>INFOCANAPISA

APPELLO AL MOVIMENTO:

Con questo evento vogliamo denunciare la natura autoritaria, neoliberista e nordamericana dei progetti governativi in materia di stupefacenti.

Il 21 marzo 2005 viene inaugurato, nell’indifferenza generale, il primo carcere italiano per tossicodipendenti che apre ai privati il business della reclusione e i cancelli del carcere a milioni di consumatori occasionali.

Ci opponiamo al dilagare della cultura segregazionista, già presente nelle leggi vigenti e rafforzata ulteriormente dall'eventuale approvazione della legge Fini sulle droghe e della legge Burani Procaccini di riforma della psichiatria.

E' urgente affrontare un dibattito di massa circa le tematiche connesse all' uso e all' abuso di sostanze, legali o illegali che siano, capace di dare vita a pratiche che superino l' attuale proibizionismo omicida.

La manifestazione Canapisa2K5 deve essere un' occasione per progettare un'alternativa alla segregazione/punizione dei consumatori di droga e dei cosiddetti "malati di mente" con lo sviluppo di pratiche antisegregazioniste.

PER LA MANIFESTAZIONE REGIONALE STIAMO COSTRUENDO UNA RETE DI ADESIONI E COLLABORAZIONI CON TUTTE LE ASSOCIAZIONI, I COLLETTIVI, GLI OPERATORI DEL SETTORE, I CONSUMATORI E TUTTI COLORO CHE SONO SENSIBILI A QUESTE TEMATICHE.

IL CORTEO VUOLE ESSERE UN MOMENTO DI AGGREGAZIONE FESTOSA E COMUNICATIVA. E' APERTO AI CONTRIBUTI DI SOUND SYSTEM, PERFORMERS, GIOCOLIERI E A TUTTI COLORO CHE CON FANTASIA VOGLIONO DISSENTIRE DA UNA PROSPETTIVA NEOAUTORITARIA.

LA MANIFESTAZIONE SARA' PRECEDUTA DA UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE FATTA DI DIBATTITI, CONFERENZE, CENE SOCIALI E FESTE ANTIPROIBIZIONISTE.


PIATTAFORMA IN PUNTI

* CONTRO OGNI ISTUTUZIONE TOTALE
* CONTRO LA LEGGE JERVOLINO-VASSALLI IN MATERIA DI SOSTANZE STUPEFACENTI - La metà della popolazione carceraria italiana è stata condannata per aver violato questa sola legge.
* CONTRO GLI ATTUALI PIANI DI GOVERNO – LEGGE FINI-MANTOVANI SULLE DROGHE E BURANI PROCACCINI DI RIFORMA DELLA PSICHIATRIA - di natura neoautoritaria e neoliberista.
* CONTRO IL PRIMO CARCERE ITALIANO PER TOSSICODIPENDENTI, INAUGURATO il 21 marzo scorso, che apre alle imprese le porte del business della reclusione per mezzo della messa a lavoro dei detenuti tossicodipendenti.
* CONTRO L’ELETTROCHOC (terapia elettroconvulsiva), LA SOMMINISTRAZIONE FORZATA DI PSICOFARMACI E TUTTI GLI ABUSI DELLA PSICHIATRIA.
* PER INTRAPRENDERE UN DIBATTITO PIU’ AVANZATO sui FENOMENI connessi al consumo di drugs, legali o illegali che siano.
* PER IL SUPERAMENTO DEL PROIBIZIONISMO OMICIDA che massimizza i danni sociali connessi all’uso delle sostanze illegali e che produce benefici solo per le narcomafie.
* PER INFRANGERE I PREGIUDIZI CULTURALI E ISTUTUZIONALI che giustificano terapie forzate e che stanno all'origine della discriminazione di cui sono vittime i cosiddetti malati psichiatrici e, in diverso modo, i consumatori di droghe illegali.


<a href="http://www.inventati.org/canapisa>INFOCANAPISA

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Marijuana e Autoproduzione
by Coll. Autoproduzione Thursday, May. 19, 2005 at 9:47 PM mail:

La Coltivazione della canapa è
un apratica che è iniziata migliaia di
anni fa; lasua scomparsa dalla faccia
della terra, secondo le direttive della
ONU, deve avvenire entro
il 2008. Basterebbe pensare a questo per rendersi conto
della crimine follia del proibizionismo. Ma non si può tacere
della stupidità di chi, pur potendo coltivare le proprie piante,
sottraendosi così ad un mercato illegale altrettanto criminale,
preferisce alimentarlo consumandone i prodotti. Ma ci sono
tanti che, per motivi terapeutici e, nell'impossibilità di usare
canapa garantita e di buona qualità, si rivolgono ai semi,
terricci e lampade per garantirsi una pianta che corrisponda,
almeno in parte, ai loro desideri.

Link per l'autoproduzione:

http://www.mariuana.it/cannabis_indoor/cannabisindoor.html

altre info le trovate su http://www.mariuana.it

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antiproibizionismo in Lomellina
by sanapiantalomellina Wednesday, May. 25, 2005 at 9:38 PM mail: sanapiantalomellina@yahoo.com

la manifestazione del nove aprile è stato il primo evento significativo del comitato "Sana Pianta Lomellina". Un gruppo di giovan* e non giovan*, consumatori e non, coltivatori e non, che si sono riuniti per denunciare l'assurdità del proibizionismo anche e soprattutto in conseguenza delle politiche locali, prima che nazionali: mentre negli spazi urbani è infatti più facile, come consumatori o coltivatori, passare inosservati o comunque essere parte di un "gran numero", nelle piccole realtà di provincia il muro da varcare è ancora quello della tolleranza, scarsamente diffusa e la cui assenza provoca atti addirittura persecutori, da parte di forze dell'ordine e opinione pubblica.
qui potete scaricare il video della "prima streetparade antipro RURALE" (evvai)
irie


http://www.ngvision.org/mediabase/475

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Canapa Indiana: perche' Legalizzarla...
by Collettivo Antiproibizionista di Pianezza(To) Friday, Jun. 17, 2005 at 11:46 PM mail:

Canapa Indiana: perche' Legalizzarla...




1) La Canapa Indiana ha una tossicita' talmente bassa che NON E' STATO POSSIBILE CALCOLARNE LA DOSE LETALE, che va nell' ordine di migliaia di volte rispetto alla dose farmacologicamente attiva (mentre per l'alcool il rapporto fra dose farmacologicamente attiva e dose letale e'solo poche decine di volte superiore).

Infatti NON E' MAI STATO REGISTRATO NESSUN CASO DI MORTE IMPUTABILE A OVERDOSE DI CANAPA INDIANA.




2) Fumare derivati della Canapa Indiana comporta principalmente danni da fumo, simili a quelli provocati da qualche sigaretta.




3) I derivati della Canapa Indiana NON PROVOCANO DIPENDENZA FISICA, NE' ASSUEFAZIONE, NE' SINDROME DA ASTINENZA, nemmeno con un uso molto abbondante e protratto nel tempo, cosa che si verifica assai raramente.




4) Solo una minoranza di chi consuma derivati della Canapa Indiana passa ad altre sostanze.




5) L'uso moderato dei derivati della Canapa Indiana NON PREGIUDICA L'ATTIVITA' LAVORATIVA E/O DI STUDIO.




6) La legalizzazione della Canapa Indiana e dei suoi derivati TOGLIEREBBE ALLA MAFIA I SOLDI PROVENIENTI DAL CONTRABBANDO di hashish e marijuana.




7) In Olanda, dove e' liberamente venduta da circa 30 anni anni, non e' stato registrato un aumento dei consumatori abituali, ne' rispetto al numero precedente del paese, ne' rispetto alle attuali medie europee.




8) Importanti sono anche i suoi USI TERAPEUTICI contro il glaucoma, la nausea da chemioterapia in chi e' affetto da tumore, contro la spasticita' muscolare...al posto di farmaci piu' tossici e meno efficaci. Inoltre migliora il tono dell'umore del paziente e gli da' una sensazione di maggior benessere.




9) La Canapa Indiana e', da tempo immemorabile, usata come fibra tessile e ha anche molti altri impieghi industriali.

Collettivo Antiproibizionista di Pianezza Torino.

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Psiconautica!
by Psiconauta Thursday, Oct. 06, 2005 at 10:20 PM mail:

http://utenti.lycos.it/drogheleggere/

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sito sulla storia delle droghe
by >>>>>> Thursday, Oct. 06, 2005 at 10:25 PM mail:

http://www.samorini.net

entrate nella storia delle droghe, e scoprite tutto quello che non avete mai immaginato

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Aumenta in maniera notevole il consumo di cocaina....
by kokas Monday, Oct. 10, 2005 at 2:51 PM mail:

Aumenta in maniera notevole l'uso di Cocaina tra' i ragazzi di 19 e 35 anni... Si potrebbe definire il nuovo bun in ambito di sostanze stupefacenti, un "BOOM" che sta piano piano sostituendo la tossicodipendenza da eroina...
Il 3% circa dei ragazzi italiani fra' i 18 e 20 anni ha gia' provato e conosce la sostanza "cocaina", il 5% dei ragazzi tra i 20 e 25 anni ne ha gia' fatto uso piu' volte (specialmente prima di andare nelle discoteche, nei rave, o nelle discorock...) Aumentano in maniera esponenziale e ogni anno sempre di piu' chi ne usa o abusa tra i giovani di 25 35 anni, la cifra sale addirittura tra i fino al 9% di chi conosce in maniera notevole la sostanza, e ne fa un uso abituale....
Questo incremento è dovuto all'arrivo di grandissime quantita' di cocaina nelle piazze Italiane, alla facilita' di aquisto, e di conseguenza ad un aumento della commercializzazione della sostanza, che porta come conseguenza una notevole riduzione del costo, pari alla stessa qualita' ....

infodrougs.net

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