Per il dissequestro immediato
Lunedi' 27 giugno la polizia si e' entrata in una abitazione privata di bristol e ha sequestrato un server di indymedia e altri materiali informatici. E' stata, inoltre, arrestata una persona per istigazione al danneggiamento, rilasciata, poi, su cauzione. Vediamo questa azione da parte della polizia come un attacco alla liberta' di parola e alla informazione indipendente.
L'azione della polizia ha come pretesto un articolo postato il 17 giugno, nel quale uno sconosciuto dichiarava di aver danneggiato auto trasportate su un treno. indymedia bristol ha ritenuto che l'articolo fosse fuori policy e lo ha, pertanto, hiddato.
lunedi' 20 la polizia ha contattato indymedia bristol segnalando il post. indymedia bristol ha informato la polizia di star per nominare un avvocato in suo rappresentanza per rispondere a riguardo. giovedi' 21 la polizia ha contattato un volontario di indymedia bristol richiedendo i log con gli ip. indymedia bristol ha risposto che considerava tali informazioni materiale giornalistico protetti da specifiche condizioni di legge.
Un avvocato di "Liberty" ha, dunque, inviato un fax che spiegava le condizioni legali che proteggevano i suddetti materiali. La polizia ha, in seguito, contattato indymedia bristol richiedendo un incontro, al quale il network ha accettato di partecipare. 10 minuti prima dell'incontro stesso l'istruttore Bennet della "British Transpot Police" ha disdetto l'incontro e chiesto di rinviarlo.
In effetti la polizia si e'fatta risentire: per sequestrare il server e arrestare il volontario di indymedia bristol. il sequestro del server e'stato eseguito con un mandato di perquisizione (legge per le indagini sulle prove di reato 1984, art. 8 e 15)
Dichiarazione aggiuntiva:
Siamo indignati dal comportamento della polizia. hanno disabilitato l'intero servizio di news di indymedia bristol. con questa azione hanno attaccato il principio dell'open publishing e il libero accesso ai media, privando, cosi', la gente della possibilita' di leggere e scrivere le proprie notizie. la situazione e' seria e riguarda chiunque fornisca un servizio di informazione su internet. non intendiamo farci fermare da questo e porteremo avanti il progetto"
Contatti: Ana - indymedia bristol /+ 44 7976 787335
