28/10/05 CIVITANOVA MARCHE - Prosegue in tutta Italia la mobilitazione dopo la straordinaria giornata del 25 ottobre a Roma. A partire dal riuscito assedio alla Moratti a Milano, iniziative in molte città.
Nelle Marche monta la contestazione studentesca.
A Civitanova centinaia di studenti medi in sciopero da tutta la provincia hanno attraversato in corteo le strade del centro rilanciando le iniziative di lotta contro il ddl Moratti.
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"Il ministro distruzione vuole vendere la scuola pubblica...noi la
ruberemo!"
Il comunicato del Collettivo Studentesco "Il Siero"
Probabilmente la signora Letizia non si curerà nemmeno
dell'ennesimo, coloratissimo urlo di battaglia che le dichiara l'ultima
(solo in termini di tempo) guerra mossa nei suoi confronti. Se
così
fosse vorremmo solo ricordarle che a volte non è il grido che
lacera i
timpani, ma il suo eco.
Siamo un orecchio di Dioniso pronto ad amplificare ogni minimo
fruscio di protesta, uno stormo impazzito deciso a schiantarsi sulle
finestre dei suoi uffici, a macchiare le sue carte e a stracciare i
suoi triti discorsi, i pedoni decisi a muoversi in diagonale sulla
scacchiera delle sue pianificazioni. Infondo, dovete pur capirci:
passiamo trenta ore settimanali in un istituto, trascorriamo un lasso
più o meno considerevole del nostro pomeriggio svolgendo compiti
ed
esercizi, mentre i compagni di classe diventano in molti casi una
seconda famiglia. Non è sempre un idillio, ma infrangere e
sbilanciare
l'equilibrio del passo fondamentale della vita di ognuno
(l'adolescenza) capovolgendo la NOSTRA scuola ci pare inconcepibile.
Perchè dico nostra? Perchè la scuola è fatta da
noi, dagli studenti,
dai ragazzi che ogni mattina si siedono ai banchi, e dai professori
disposti a compiere il proprio lavoro con passione.
No, Ministro, la scuola non è sua, non lo sarà mai. Lo
è stata, a
suo tempo, quando anche lei era una parte del tutto, ora non
più. E'
uscita dal circolo.
Una donna non può di SUA volontà prendere decisioni che
cambieranno la NOSTRA vita. La vostra politica e la vostra burocrazia
ci insegnano che è la maggioranza, quella che conta. E lei si
sente la
maggioranza? Lei davanti a tutti i mobilitanti? Non lo sappiamo. La
nostra prossima mossa sarà scendere nelle strade, e marciare
allegri,
variopinti e compatti sull'asfalto grigio delle sue idee classiste.
Con la nostra mobilitazione non cerchiamo altro che una via
d'uscita che ci permetta di abbattere questo futuro che non ci
appartiene, plasmatoci intorno da chi ci considera un gregge di piccoli
numeri da statistica, proponendo una riforma che può essere
ammissibile
solo per chi non ricorda cosa voglia dire essere stato studente o non
sa a cosa realmente serva l'istruzione. Non siamo altro che una
moltitudine in movimento pronta a trasportare la propria briciola al
formicaio del dissenso. Tutte queste parole però, il Ministro
non è
pronto a leggerle. Ecco perchè abbiamo scelto una tecnica
più
risonante.
Chi vorrà ci troverà in piazza, la mattina di
venerdì ventotto
ottobre, dalle ore nove in avanti, e l'onda in movimento sarà
pronta ad
abbracciare tutti i partecipanti nella propria marcia. Non muoviamo
solo passi, ma ideali... e abbiamo bisogno anche dei vostri.
Collettivo
Studentesco "Il Siero"
Rassegna Stampa
da "Il Messaggero", sabato 29 novembre
Civitanova / Studenti contro la riforma Moratti
CIVITANOVA - Studenti contro la riforma Moratti.
Ieri mattina, in centro, almeno 500 ragazzi, delle scuole superiori
cittadine ma anche provenienti un po’ da tutta la provincia, hanno
sfilato in corso Umberto I e poi presidiato pacificamente la piazza. E’
stato un corteo colorato e rumoroso, guardato a vista da polizia e
carabinieri, e aperto dallo striscione “Il ministro vuole vendere
la scuola pubblicaà, noi la ruberemo“.
Una protesta che, pochi giorni dopo la grande manifestazione di
Roma, contagia anche Civitanova e che è stata organizzata dal
Collettivo studentesco “Il Siero”. Gli studenti, dopo aver percorso
viale Matteotti, via Duca degli Abruzzi e il corso, sono approdati in
piazza XX Settembre dove si è concluso l’happening con un
concerto di
alcune band studentesche in mezzo a striscioni di contestazioni alle
scelte del ministro della Pubblica istruzione e al Governo, subito dopo
l’approvazione del decreto legge sulla riforma scolastica.
Gli studenti si sono dati appuntamento nei prossimi giorni «per
rilanciare annuncia il collettivo “Il Siero” il percorso di
mobilitazione e confrontarsi sulle prossime iniziative da mettere in
campo» contro una riforma «che può essere
ammissibile solo per chi non
ricorda cosa voglia dire essere stato studente o non sa a cosa
realmente serva l'istruzione».
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