Milano Operaia già pronta a nuove iniziative...
CCNL METALMECC. SCIOPERO A MILANO
Si sono svolti oggi a Milano e provincia gli scioperi e le proteste dei lavoratori delle aziende metalmeccaniche aderenti a Fim, Fiom e Uilm. Le percentuali di adesione vanno dal 90 al 100 per cento, secondo i sindacati. Circa 1.000 lavoratori hanno manifestato sulla statale del Sempione che da Pero raggiunge il polo fieristico di Rho, e hanno percorso un breve tratto sull’autostrada Milano-Torino. Oltre 1.000 metalmeccanici delle fabbriche sestesi hanno manifestato su via Edison e viale Monza. Nella zona sud di Milano, così come a Lambrate, i lavoratori hanno dato vita a presidi: davanti alla Elco di Inzago, dalle 5.30 di questa mattina; davanti al Centro Diagnostico Italiano (il cui maggiore azionista e amministratore delegato è il presidente di Assolombarda), alla Novelis di Pieve Emanuele, alla C&G di Rozzano, alla Alcatel Alenia Spazio di Vimodrone. Dice Maurizio Zipponi, segretario generale della Fiom di Milano: “Dopo 13 mesi di scioperi e mobilitazioni, la partecipazione alle iniziative odierne e la vivacità delle manifestazioni sono il segno della volontà dei metalmeccanici milanesi di proseguire le lotte fino alla conquista di un giusto contratto. La giornata di oggi dimostra anche che i lavoratori hanno perso la pazienza: per responsabilità di Assolombarda (che continua a mantenere in trattativa un atteggiamento arrogante), il conflitto rischia di estendersi ben oltre le normali regole. Nel corso di queste ore siamo impegnati in trattativa per convincere i più cinici e ciechi imprenditori milanesi ad investire in un contratto che risponda positivamente sia ai lavoratori che a chi, nel mondo dell’impresa, vuole superare la crisi investendo sull’industria anziché sui licenziamenti e sulla cassa integrazione. Se la vertenza non si concluderà nei prossimi due giorni, a Milano siamo già pronti ad intensificare le mobilitazioni coinvolgendo l’insieme della collettività e chiedendo una risposta generale che isoli l’irresponsabile comportamento di Assolombarda e Confindustria”.
12/01/2006 18.37
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