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http://italy.indymedia.org/news/2006/02/993478.php Nascondi i commenti.

[Post dinamico] Mondo MayDay gearing up
by (((i))) Tuesday, Feb. 14, 2006 at 9:54 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti.

.: leggi la feature MONDO MAYDAY GEARING UP :.

.: post dinamici - howto :.

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Fermare le olimpiadi è possibile con il buon senso ...
by emergency Saturday, Feb. 18, 2006 at 6:09 PM mail:

Il ministro Pisanu ci aveva avvertito. Aveva ragione. Come sempre.

E' in atto la temuta azione eclatante, è iniziato il boicottaggio delle olimpiadi. Nessuna tregua.

Olimpiadi Torino 2006: neanche un minuto della mia attenzione!

Obiettivo: costruire un ospedale in Sudan e mostrare nella pratica che un altro mondo è possibile e basta poco, è sufficiente mettere l'attenzione nella direzione giusta: diritti, salute e felicità!

Aderisci subito anche tu inviando un sms Diritto al Cuore al numero di Emergency 48587

Fra 15 giorni noi avremo un ospedale, e loro?



http://www.emergency.it/dirittoalcuore/index2.php

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Precariato nuovo caporalato....
by mayday Saturday, Feb. 18, 2006 at 6:13 PM mail:

Quest'ago piantato nel suolo non rappresenta la laboriosità dei cittadini milanesi bensì la ferita che il suo filo non può rimarginare: la precarietà.

Milano, una città fashion, senz'anima e corpo, costruita ad immagine e somiglianza di quella fabbrica d'apparenza che è il mondo della moda: apparente è il benessere e la sua ricchezza, apparenti sono le scelte e le opportunità.
Una fabbrica di sogni costruisce la speranza ma mai il futuro. Gli strumenti servono a chi li usa e non a chi li possiede per guadagnarci. Se dobbiamo cucire una maglia la sua trama sarà data dal senso delle nostre esistenze. Serpica Naro è lo strumento e la tecnica, è l'idea ed il colore del tessuto, è l'affetto degli uguali e la grazia dei precari.

Ago & filo ti servono ora per cucirti addosso un nuovo abito, per proporre il tuo stile contro la moda degli altri, che è mancanza di stile. Come una volta, quando la nonna ti insegnava a cucire le cose che ti servivano, senza il marchio di nessuno.

Ago & filo contro lo standard impacchettato di questa città, rigida come le sue confezioni di lusso e sfruttamento. Cuci la trama, aggiungi un altro pezzo dell'unico vestito che manca e che serve davvero.


Non esiste conflitto se non nel comune diritto al sogno

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CHE COS'E' L'EUROMAYDAY
by info Saturday, Feb. 18, 2006 at 6:15 PM mail:

Mayday non è soltanto un evento estemporaneo durante il primo di Maggio.
La parata della Mayday è un percorso che si manifesta ed espande il primo
Maggio per le strade delle città, trasformandole, e durante il resto
dell'anno invece si manifesta attraverso convergenze e complicità, quando
mettiamo in rete azioni persone e progetti con pratiche dal basso e
orizzontali.
Quest'anno piu' che mai in tutta la Europa si replicano svariate Mayday, e
anche in Italia, alle tradizionali scadenze di Milano e Palermo, si
aggiungono L'Aquila Viterbo e Napoli.

Chi fa la Mayday? Chi la convoca?
I precari/e stess*! Quelli che vedete stanchi in metrò andando o tornando
dal lavoro, quelli che vedete vendervi sorrisi, con il loro lavoro da
standisti, o quelli che non vedete perchè sono dietro le quinte.
Alla Mayday ci avete visto sorridere, esprimere, creare, ispirare.

Si aggira per l'Europa lo spettro della precarizzazione.
Ma non preoccupatevi, perchè per combattere questo spettro stiamo riunendo
forze, desideri, bi-sogni. relazioni.
Dopo quattro anni di Mayday, possiamo dire che siamo qui di nuovo a
guardare intorno a noi e decidere come continuare.

Una cosa è molto chiara: questa precarietà oggi non investe solo le
condizioni lavorative, ma è in grado di ristrutturare interamente la
nostra vita ed i luoghi in cui questa si svolge. Ci comprano, vendono,
ipnotizzano con i massmedia, ci trasformano in perfetti consumatori,
sfruttano, ci rubano e rivendono le nostre emozioni e i nostri desideri,
ma soprattutto ci atomizzano ci e isolano. Il peggiore destino è la
routine, soli ad orbitare tra ufficio, metrò, televisione, bar.

Mayday vuole essere una occasione per uscire, prima dall'isolameno mentale
e poi, un passo alla volta, dalla precarizzazione stessa.
Perchè Mayday semina complicità, crea convergenze, permette forme di
autorganizzazione dal basso.
Ma non soltanto il primo Maggio. Quest'anno in particolare, partiamo dal 2
aprile, giornata dedicata alle lotte dei migranti. Il 19 vi sarà il lancio
del countdown Mayday.

Sono sempre di piu' i tentativi di appropriazione dei prodotti del nostro
lavoro, della nostra immaginazione, delle relazioni, delle comunità.
La nostra precarizzazione viene usata come chiave per uno sfruttamento
sempre maggiore e per una sempre maggiore abilità nel controllo sociale,
che è uno dei principali fattori di annichilimento dei movimenti di lotta
e dello stesso concetto di umanita'.

Ogni aspetto della nostra esistenza di precari, di intermittenti, di
giovani, di vecchi, di cognitari o di lavoratori cosiddetti garantiti
viene sottoposto a continui ricatti, aggressioni e negazioni: dalle
condizioni abitative e ambientali al reddito eroso dalla morsa del
caro-vita e del lavoro sempre piu' intermittente e meno tutelato; dal
taglio delle pensioni all'impossibilita' di accedere a servizi pubblici
sempre piu' smantellati e privatizzati; dalla precarizzazione
dell'accesso ai saperi e alla formazione fino alla precarieta' piu'
assoluta della vita in un epoca di guerra globale permanente.
Precarieta' ben esemplificata infine dai migranti, che subiscono la
negazione assoluta delle liberta' civili e dei diritti sociali e di
cittadinanza.

A tutto questo vogliamo rispondere con una pluralita' ampia di pratiche
ed esperimenti, contro ogni logica esclusivistica e ogni affermazione di
gerarchie o centralita' di soggetti e forme di lotta.

Vogliamo l'abrogazione delle leggi xenofobe, la chiusura dei CPT (Centri
di Permanenza Temporanea, altrimenti noti come lager per migranti) e la
fine immediata delle deportazioni. Vogliamo diritti di cittadinanza e
libertà di movimento e circolazione per tutti i migranti e le migranti.
Non vogliamo più aspettare l'accesso a diritti e reddito, perchè la
nostra vita é qui ed ora, e non può attendere. Ci riapproprieremo di ciò
che é nostro per la nostra stessa condizione di esseri umani:
occuperemo case e spazi sociali; faremo autoriduzioni e nuove forme di
contrattazione sociale contro il caro-vita; garantiremo la libera
circolazione delle persone; chiuderemo le discariche che distruggono il
territorio, gli inceneritori e le fabbriche di morte.

Solidarizziamo incondizionatamente con chi a Roma, Milano, Genova,
Torino, Padova, Trento, Brescia, Bologna, Modena, Reggio Emilia,
Firenze, Pisa, Livorno, Napoli, Afragola, Bari, Taranto, Cosenza,
Messina , Palermo, Nuoro, Sassari, Scanzano, Civitavecchia, Acerra,
viene colpito dalla repressione, viene denunciato, arrestato, processato,
condannato - per aver fatto vivere queste pratiche di riappropriazione,
per aver reclamato diritti-bisogni negati, rivendicato giustizia sociale e
libertà fondamentali: già almeno 15.000 persone sono sotto inchiesta dal
'99 ad oggi, per reati che vanno "dal danneggiamento alla resistenza",
"dall'interruzione di pubblico servizio al blocco stradale-ferroviario" ,
"dall'estorsione
alla rapina aggravata" , "dall' associazione a delinquere a quella
sovversiva" , "dalla cospirazione all'eversione dell'ordine democratico".

Denunciamo la Santa Alleanza che puntualmente si crea fra Polo di
Centrodestra e l'Unione di Centrosinistra quando si tratta di trasformare
le lotte sociali in questioni di ordine pubblico e di limitare gli spazi
di agibilita' politica dei movimenti.
Sappiamo inoltre che il terreno del monopolio (da parte del potere)
della comunicazione, dei saperi e dei linguaggi, e' anch'esso oggi
assolutamente strategico sia per il controllo sociale che per la
valorizzazione del capitale, ed e' uno dei perni intorno ai quali ruotano
i processi di espropriazione e precarizzazione. A questo rispondiamo con
le pratiche di condivisione della conoscenza, di pirataggio e copyleft, di
autoformazione, autogestione e socializzazione dei saperi, come forme
ulteriori di riconquista di reddito, diritti e spazi di liberta'.
Ma siamo anche per la riappropriazione e creazione di nuove culture ed
immaginari della liberazione, da San Precario alla "operazione Serpica
Naro". Siamo contro l'espropriazione di questi nuovi immaginari da
parte dei partiti a fini elettorali, o delle aziende a fini di profitto.
Riaffermiamo quindi l'autonomia e l'alternativita' della MayDay Parade
rispetto alle celebrazioni del primo maggio dei sindacati confederali,
al concertone di Piazza San Giovanni a Roma così come alla manifestazione
nazionale convocata a Napoli-Scampia, perche' altri sono i nostri metodi
e contenuti.
Da un lato sta la corresponsabilita' dei sindacati confederali nei
processi di precarizzazione (appoggio di CGIL, CISL e UIL al Patto Treu
nel 1997, e di CISL e UIL alla Legge 30/Biagi nel 2003). Dall'altro lato
sta la nostra scelta
dell'autorganizzazione e del conflitto che metta al centro i bisogni ed i
diritti sociali, contro le logiche delle compatibilita', della
concertazione e della precarizzazione.


http://www.euromayday.org

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