E dentro il parco delle Valli c’è una strada per Valerio Verbano.

Dopo Paolo Di Nella è la volta di Valerio Verbano. Dopo una via intitolata nel parco di Villa Chigi ad un giovane che militava nella destra, ieri un parco è stato dedicato a Valerio Verbano, militante di sinistra nemmeno ventennequando fu ucciso il 22 febbraio dell’80. In tre lo aspettarono dentro casa, e dopo aver imbavagliato e legato i genitori, gli spararono a bruciapelo. Rimase un omicidio senza colpevoli. Il sindaco, proseguendo questo lento processo di pacificazione nel nome della memoria, ha scelto insieme all'anziana mamma di Valerio la data di ieri, 25 febbraio, per inaugurare la targa nel nuovo parco delle Valli a Montesacro, il quartiere dove abitava. «Intitolare una via serve a lenire un po' il dolore di sua madre e delle persone che gli anno voluto bene. Serve a dire che quel tempo è lontano - ha ricordato Veltroni - e che non tornerà più nemmeno se alcuni sciagurati compiono azioni gravi come quella contro il centro sociale La Torre o contro giovani che avevano ricordato Valerio col murales». E agli stessi giovani è andato il pensiero della signora Rina, ormai ottantaduenne, sola e ”adottata“ dai vecchi amici del figlio. «Mi dispiace per quei murales - ha detto la signora - che dimostravano l'affetto per Valerio. Ma quei giovani sono tenaci. Sono certa che li rifanno. Basta però con la violenza».