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Deposito Bulk >>> 1997-2006 - Una storia semplice
by *** Tuesday, Feb. 28, 2006 at 6:58 PM mail:

Oggi è terminata l’esperienza del Deposito Bulk. Questa è una ricostruzione sommaria e senza pretese. E pure piena di buchi… Chiunque ne abbia voglia scriva la sua.

Deposito Bulk >>> 19...
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1997

Il Deposito Bulk di Via Don Sturzo viene occupato il 12 Dicembre 1997 in occasione dell’anniversario di Piazza Fontana (http://squat.net/it/news/milano_bulk221199.html) e proprio prima di un grosso corteo per la libertà dei prigionieri politici ancora in carcere in Italia terminato sotto San Vittore (http://www.ecn.org/leoncavallo/amnistia/13dic97/index.htm).


1998

Il 25 Aprile 1998 il neonato Deposito Bulk lancia l’idea della costruzione condivisa di uno spezzone dei centri sociali che vada ad occupare il Parco Sempione per opporsi al progetto di militarizzazione di uno dei più grandi spazi di aggregazione libera per giovani di quegli anni. L’idea viene accolta positivamente e l’occupazione del Sempione si trasforma in una grande festa. Il piano di normalizzazione del Sempione e di Vetra fatto di cancellate, telecamere e ronde militari verrà portato a termine dalla Giunta Alberini portando alla progressiva desertificazione di quei luoghi.

Nell’autunno la RASC contribuisce in prima line alle grandi mobilitazioni contro il finanziamento delle scuole private (http://www.stpauls.it/fc98/4998fc/4998fc18.htm). Dall’immenso corteo dei 30.000 del 20 Novembre terminato con una sassaiola davanti al Provveditorato agli Studi, passando per gli scontri davanti al San Carlo (per i quale verranno processati una decina di ragazzi) ed arrivando all’occupazione di un treno per partecipare al grande nazionale degli studenti di Dicembre a Roma (con incidenti davanti all’Ambasciata USA).

L’Ottobre 1998 vede anche l’occupazione in Piazza Minniti di Metropolix. Quello che, dopo lunghi lavori diventerà il primo ostello autogestito d’Europa. Metropolix va ad insediarsi in un quartiere, l’Isola, già denso di spazi sociali (Pergola e Garigliano).


1999

Il nuovo anno si apre con una drammatica catena di omicidi.
La destra ne approfitta per soffiare sul fuoco e lanciare la parola d’ordine della “tolleranza zero”. Sarà uno dei cavalli di battaglia che, di fronte all’ignavia del centro-sinistra, le permetteranno di vincere le elezioni due anni dopo.
Da quei giorni infatti, i mass-media inizieranno a dipingere l’Italia come un paese in preda al “far west” ed in mano a spietate bande di delinquenti immigrati (primi tra tutti gli Albanesi).
Degli omicidi di quei giorni politicanti e giornalisti “proni” accuseranno gli immigrati. Si scoprirà poi che i responsabili erano, per la quasi totalità italiani.
L’amministrazione comunale di centro-destra organizza una fiaccolata per la sicurezza in Piazza Duomo che, nonostante la massiccia campagna stampa, si rivelerà un mezzo fallimento.
Il movimento milanese risponderà prontamente con un partecipatissimo corteo terminato sotto il Centro di Detenzione Temporanea per immigrati di Via Corelli (http://www.ecn.org/leoncavallo/23gen99/index.htm)

L’inizio del 1999 è caratterizzato anche dal caso Ocalan.
Il capo del PKK curdo, braccato dai servizi segreti turchi, viene ospitato in Italia e successivamente “scaricato” per essere venduto ai Turchi.
La reazione della comunità curda in Europa è immediata.
A Milano viene occupato il Consolato greco. A Roma scoppiano violenti scontri davanti alla sede delle linee aeree turche in Piazza della Repubblica dove le Forze dell’Ordine vengono messe in fuga.

Il 1999 è però sinonimo di “guerra umanitaria”. Stiamo parlando dell’attacco della NATO alla Jugoslavia per difendere le popolazioni del Kosovo dalla repressione serba.
Il sabato successivo all’attacco, nonostante il diluvio, almeno 20.000 studenti sfilano sotto il Consolato Americano.

Il 24 Aprile si ricorda un corteo studentesco della RASC molto militante che bersagliò il Consolato USA di torce, bengala e petardi tra il denso fumo di estintori che alzavano una cortina fumogena in Largo Donegani (http://www.ecn.org/ska/NATO/rassegna.htm).
Il 25 Aprile uno spezzone antagonista di 5.000 persone si stacca del corteo istituzionale per raggiungere il Consolato USA. Durante il percorso della manifestazione la bandiera italiana del Comando dell’Arma di Via della Moscova prenderà fuoco. Per quel corteo verranno processati molti compagni del Bulk (http://www.leoncavallo.org/spip/article.php3?id_article=623).
Se a Milano la mobilitazione è continua, a Torino la situazione è tesissima.
Al corteo del Primo Maggio ci sono incidenti tra compagni delle realtà antagoniste ed anarchici ed elementi della sinistra istituzionale favorevoli all’intervento in Kosovo. Ci penserà la Polizia a togliere d’impiccio i mazzieri del servizio d’ordine dei partiti.
Nel pomeriggio si dovrà assistere ad uno dei tanti episodi allucinanti di questi anni. Il blitz immotivato delle Forze dell’Ordine contro il centro sociale Askatasuna con il pestaggio dei presenti e la devastazione dei locali e delle strutture dello spazio. Un antipasto della Diaz?

Il 1999 è anche l’anno di esplosione del LOA, il mitico Hacklab milanese (http://www1.autistici.org/loa/web/progetti/aulacorsi.html).
Ma è anche l’anno dello sgombero di Breda. Uno spazio sicuramente all’avanguardia (http://www.ecn.org/bulk/eventipassati/180999a.htm).

Nel Novembre 1999 un fatto inaspettato. A Seattle il vertice del WTO viene duramente contestato e messo in ginocchio da decine di migliaia di giovani incazzati con intere giornate di guerriglia urbana e centinaia di arresti (http://digilander.libero.it/falcemar/global/seattle.htm). Fa la sua comparsa sulle scene internazionali un nuovo attore: il “popolo di Seattle” (come lo si chiamava allora) che influenzerà in maniera decisiva il modo di fare politica nei primi anni del nuovo millennio e che vedrà l’Italia come un avamposto del nuovo movimento di contestazione.

Millennium Bulk. La prima occupazione del millennio.
In vista dell’imminente sgombero dell’area di Via Don Sturzo (http://squat.net/it/news/milano_sgomberobulk181199.html), il 31 Dicembre 1999 viene occupato uno stabile di proprietà dell’Enel di fronte al Monumentale. Si scoprirà che si trattava di una sorta di discarica abusiva dell’Enel per tutti i lavori edili fatti dall’azienda a Milano. Ci vorranno lacrime e sangue per rendere agibile lo spazio (http://www.ecn.org/bulk/millennium/index.html) con una serie di giornate memorabili definite “mondezza day” in cui i bulkaniani scaricheranno davanti alla Fabbrica del Vapore quintali di macerie.
Quella che sembrava un’ottima scelta sia per il rispetto del principio di territorialità che per l’ampiezza di possibilità offerte da un area così grande, col passare degli anni si dimostrerà una scelta errata proprio per l’impossibilità di gestire un’area così enorme (e gli sforzi sovraumani derivanti).


2000

I primi mesi del 2000 sono però all’insegna della vecchia cara repressione.
A metà Gennaio avviene lo sgombero del “vecchio” Deposito Bulk di Via Don Sturzo (http://www.ecn.org/bulk/sgo/index.html).
Ai primi di Marzo ci sarà lo sgombero di Metropolix non prima di aver reso la vita molto dura alle Forze dell’Ordine con una resistenza tanto accanita quanto creativa.
Allo sgombero dello stabile di Piazza Minniti seguirà l’occupazione-lampo di Via Duccio Da Boninsegna (una zona forse troppo chick dalla città) e quella di uno stabile delle poste in Viale Zara.
Tra i due episodi c’è però stato un partecipatissimo corteo contro il Centro di Detenzione di Via Corelli terminato in scontri con la Polizia (http://www.ecn.org/yabasta.roma/pagine/milano.html http://www.ecn.org/zip/lagerMi000129.htm).

Nella primavera del 2000 inizia a soffiare anche in Italia il vento di Seattle con la manifestazione di MobiliTebio a Genova contro la fiera delle biotecnologie (http://195.110.122.247/art/2000/05/25/959172 http://www.repubblica.it/online/cronaca/tebio/tebio/tebio.html) ed il corteo NO-OCSE a Bologna (http://www.bologna.social-forum.org/documentazione/eventi/noocse). A questi appuntamenti va aggiunto il corteo di Bologna contro Forza Nuova terminato anch’esso con duri scontri con la Polizia (http://www.ecn.org/bologna/nofn).

L’autunno inizia male con lo sgombero dell’occupazione di Viale Zara. Le prospettive non sono rassicuranti perché si parla con insistenza di un imminente sgombero del Bulk e della Cascina Torchiera.
Da qui nasce la campagna “La Fronda” (http://www.ecn.org/bulk/comunicati/metaboliamo.htm http://www.ecn.org/metropolix) capace di mettere in rete diverse realtà sociali e che vedrà tra le altre cose l’occupazione dell’Assessorato alle Politiche Giovanili in Piazza Duomo, il tour delle occupazioni con la tripletta Aus-Hata-Mi casa (http://www.ecn.org/metropolix/occupazioni/index.html) ed il corteo del 14 Ottobre 2000 (http://www.ecn.org/bulk/hotspot/appello.htm).
Nel frattempo il vento della contestazione internazionale continua a soffiare fortissimo con le incandescenti giornate di fine Settembre a Praga (http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap18.htm).

Anche a Milano il clima si infuocato. E’ l’11 Novembre.
Forza Nuova decide di sfilare in città. La Questura vieta il corteo dei fascisti, ma vieta anche la manifestazione antifascista che sarebbe dovuta partire a Porta Venezia blindando il concentramento.
I forzanovisti si troveranno alla discoteca De Sade di Via Valtellina subendo l’accerchiamento degli spezzoni antifascisti. Da un lato Deposito Bulk, Leoncavallo, Coordinamento dei Collettivi e compagni da altre città, dall’altro RAF Milano, realtà antagoniste, compagni di Torino ed tanti altri (http://www.tmcrew.org/mw4k/antifa/111100.htm).
Al corteo di Milano seguirà la contestazione ad Haider a Roma duramente repressa dalla Polizia (http://www.tmcrew.org/mw4k/iniz04.htm http://www.tmcrew.org/no-haider)
A livello internazionale non si può certo dimenticare la contestazione al vertice dell’Unione Europea a Nizza (http://www.repubblica.it/online/mondo/nizza/venti/venti.html)
col treno degli Italiani bloccato, tra mille peripezie, a Ventimiglia (http://www.repubblica.it/online/mondo/nizza/italia/italia.html).

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