la maggiore coalizione pacifista Usa United for Peace and Justice ha organizzato una sette giorni di proteste in tutti gli stati americani a questo scopo. Sono in programma oltre 500 eventi: proteste davanti agli uffici del Congresso a Washington, marce pacifiste, comizi, servizi interconfessionali, veglie a lume di candela, azioni di disobbedienza civile non violente

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NEW YORK - Tre anni dall'invasione dell'Iraq e negli Usa è sempre più marcato il malcontento degli americani per una guerra che non accenna a finire: il 59 per cento pensa che sia ora che cominci il ritiro delle truppe e la maggiore coalizione pacifista Usa United for Peace and Justice ha organizzato una sette giorni di proteste in tutti gli stati americani a questo scopo. Sono in programma oltre 500 eventi: proteste davanti agli uffici del Congresso a Washington, marce pacifiste, comizi, servizi interconfessionali, veglie a lume di candela, azioni di disobbedienza civile non violente. L'obiettivo è quello di mandare un chiaro messaggio alle istituzioni: "Dopo tre anni di politica fallimentare, la guerra in Iraq deve finire. È giunto il momento del ritiro delle truppe", ha proclamato United for Peace and Justice in un comunicato.

http://www.unitedforpeace.org/article.php?list=type&type=96

La pensa così la maggioranza degli americani in una radicale inversione di tendenza rispetto al 2003 qundo l'America imboccò con pochi dissensi interni la strada della guerra.

Stando all'ultimo sondaggio dell'emittente TV CBS, il 67% degli americani pensa che la guerra non ha reso l'America più sicura e il 59% è a favore del ritiro delle truppe. I pacifisti accusano la Casa Bianca di "ignorare il fatto che la maggioranza è ormai contraria a un conflitto che ha già provocato la morte di 2.300 soldati americani e decine di migliaia di iracheni", si legge nel comunicato di United for peace and Justice.

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