Il Questore di Como ha confermato che l' operazione della squadra in borghese era a tutti gli effetti proibita. Lo riporta il Corriere di Como, mentre Swissinfo conferma la pessima fama che si era fatta il nucleo antwriter comasco, capeggiato da un uomo coinvolto in una sparatoria alcuni anni fa. Pare infatti, che negli ultimi mesi alcuni magistrati abbiano bloccato varie loro iniziative.

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Scrive il Corriere di Como:


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«Non esistevano i presupposti per un simile intervento in un'operazione di carattere contravvenzionale e se vi fosse stato un maggiore coordinamento con le centrali operative, tutto ciò non sarebbe accaduto. Le nostre regole vietano espressamente l'intervento in borghese».

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Ieri mattina il questore di Como - dinanzi al Comune, proprio mentre si svolgeva il corteo di solidarietà verso il 18enne in coma - ha accettato di commentare il drammatico episodio. Un'analisi da cui, è il caso di dirlo, il modus operandi della task force antiwriter - almeno in relazione ai fatti di mercoledì pomeriggio - esce tutt'altro che indenne. «Bisogna fare una seria riflessione su quanto accaduto - precisa il questore - per poi trarre le debite conclusioni. Innanzitutto un episodio di questa portata deve servire da lezione. Non c'erano, infatti, i presupposti per un simile intervento. Si trattava di un'operazione 'contravvenzionale'».

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«Le nostre regole vietano tassativamente l'intervento in borghese. Dunque, se una pattuglia in borghese nota un'auto sospetta, avverte la centrale e la macchina viene fermata da una vettura militare. Anche perché una persona che si vede fermare da un'auto anonima, potrebbe anche dubitare del fatto che si trovi di fronte a forze dell'ordine».

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«Se i vigili avessero allertato la sala operativa, non sarebbe successo tutto ciò. Avremmo fatto un lavoro di squadra, si trattava alla fine di una persona che scappava per paura di una contravvenzione. Poi era giorno, non notte: l'intervento deve sempre essere proporzionato alla natura della situazione».«Bisogna riflettere, questo è inevitabile - conclude il questore di Como - e bisogna infine capire il rapporto di questo nucleo della polizia locale con l'autorità giudiziaria».

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Entrambi i genitori ieri sembravano un po' spaesati. Erano circondati da mille ragazzi che ripetevano il nome del figlio e questo, per quanto possibile, li confortava. Ma forse vedere così tante persone in strada faceva loro capire il grado di assurdità di quanto accaduto.[...]

http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=66740

Swissinfo invece riferisce:

[...] Le sorti della squadra anti-writers della polizia locale, infine, sembrano segnate: l'amministrazione comunale ha deciso di sospendere l'attività del nucleo creato nel 2002, viste anche le perplessità di prefettura, questura, e, si è appreso, anche di qualche magistrato della procura, che negli ultimi mesi aveva più volte bloccato alcune iniziative dei vigili anti-graffitari.[...]

http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo.html?siteSect=143&sid=6596658&cKey=1143895279000