Tonnara culturale.
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TommasoAniello (ON-LINE)
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324 messaggi
maestro
link 03.05.2006 12:58
Il pensiero artistico deve fondarsi come elemento mediale e di mediazione tra un universo specialistico ed un universo culturale ampio e capiente rispetto ai limiti della specializzazione.
Il gesto artistico altro non può essere che movimento d'artista permanente.
L'arte è una pratica razionale e rigorosa, figlia di una impostazione di problemi che ha la precisione della fisica o della matematica ma con l'impalpabilità della poesia pura.
Come la scienza l'arte tende ad orientarsi verso un trascendente spirito cosmico distante da strategie politiche di marketing culturale.
L'attuale sistema dell'arte non è altro che una delle molteplici ed infinite strutture socioculturali presenti ed operanti in rete all'interno di un microuniverso globalizzato.
Quello che alimenta da un secolo questo sistema è l'equilibrio bipolare creato dal gioco delle forze contrapposte, il tutto nell'ambito di un sistema limitato e puntellato da imprese culturali privatizzate.
Urtare contro tale sistema culturale non serve a nulla dato che una buona prova di forza è valida solo davanti ad ostacoli oggettivi.
Una è la vera forza che sostiene l'arte, la naturalezza.
L'artista con la sua naturalezza può continuamente scomporre, descrivere, criticare, riqualificare, confrontare e ricampionare l'arte in un ordine sistemico sempre nuovo, dinamico permanente.
L'arte deve cercare non improbabili soluzione, non trovare soluzioni improbabili definitive ed obbligatorie (distorsione Picassiana di un concetto d'arte che rincorreva il mercato).
L'arte deve solo cercare (non trovare) soluzioni provvisorie e rigenerare domande e dubbi, altro non è che uno strumento operatorio critico attivista nella sua produttività.
