Comunicato della Confederazione COBAS di denuncia del massacro dei maestri in lotta a Oaxaca ad opera della polizia messicana, la cui furia assassina intende fermare una straordinaria lotta in difesa della scuola pubblica, che ha coinvolto gli studenti e l'intera popolazione della città
AL FIANCO DEI MAESTRI DI OAXACA, CONTRO LA BRUTALITA’ OMICIDA DELLA POLIZIA MESSICANA
Dopo una lotta ed uno sciopero che dura da oltre 20 giorni con l’occupazione della piazza principale di Oaxaca e di circa 40 edifici pubblici, i maestri organizzati nella Sezione 22 del SNTE (Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione) di Oaxaca sono stati attaccati da migliaia di poliziotti armati fino ai denti. Le notizie che giungono sono drammatiche nonché frammentarie. La polizia ha sparato ripetutamente proiettili di vario tipo; sicuramente ci sono stati dei morti, da cinque a sette. Il presidio è stato smantellato, molti gli arresti, mandato di cattura per il segretario generale del sindacato Enrique Roda Paccheco, tuttora latitante. Nonostante la violenza omicida della polizia, i lavoratori non si sono scoraggiati, si sono riorganizzati, hanno risposto decisamente, hanno cacciato la polizia, sequestrando tre poliziotti. Gli studenti universitari hanno subito occupato un’emittente radiofonica per coordinare gli aiuti, la resistenza e la solidarietà nei confronti dei maestri. I maestri avevano indetto il loro sciopero, che va avanti dal 22 maggio, per il rinnovo contrattuale, aumenti salariali, maggiori investimenti per migliorare la qualità dell’educazione, borse di studio, attrezzature ed uniformi scolastiche per le comunità più emarginate e povere; in questa lotta è stata coinvolta la stragrande maggioranza della popolazione di Oaxaca, si sono sviluppate imponenti manifestazioni, marce e azioni dirette che hanno coinvolto 250.000 persone. La lotta dei maestri è stata quindi fatta propria da tutti quei soggetti sociali penalizzati dal terrificante modello di sviluppo neoliberista messicano di cui si giova una ristretta classe dirigente asservita agli USA e che nella lunga vigilia elettorale non accetta che il conflitto sociale occupi la scena politica. Ammirati dalla lotta dei maestri, profondamente indignati per la furia omicida della polizia messicana, esprimiamo nei confronti di questi lavoratori e attivisti sindacali e di tutta la popolazione di Oaxaca in lotta la nostra più convinta ed affettuosa solidarietà, oltre che i sensi del nostro più sentito cordoglio per le vittime.
CONFEDERAZIONE COBAS
|