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Siamo tutti terroni e ribelli
by Csoa Tempo rosso Saturday, Nov. 16, 2002 at 10:43 AM mail: isolatozero@virgilio.it

Giù le mani dal movimento/ Giù le mani dal sud: siamo tutti terroni e ribelli

Giù le mani dal movimento
Giù le mani dal sud

Il mandato di cattura nei confronti di venti compagni meridionali del movimento No Global fa parte chiaramente del tentativo dello stato e del governo di criminalizzare il dissenso e reprimere le lotte sociali per i bisogni, riducendole a questione di ordine pubblico. E' in atto un chiaro tentativo di restringere il campo delle libertà personali e sociali, di delegittimare e criminalizzare ogni forma di dissenso: questo passa attraverso l'abolizione dell'art. 18, così come attraverso mandati di cattura per attivisti del movimento. A fronte delle istanze reali poste dal movimento contro la globalizzazione capitalista in tutto il mondo, a fronte della straordinaria manifestazione contro la guerra svoltasi a Firenze, a fronte delle proteste dei disoccupati a Napoli e degli operai a Termini Imerese e nel resto d'Italia, l'unica risposta delle istituzioni è l'arresto di 20 compagni a Napoli, Taranto e Cosenza. E' chiaro il tentativo di fermare proprio adesso il movimento: ora che è in crescita a una settimana da Firenze, ora che interseca le lotte degli operai e dei disoccupati, ora che a sud la situazione è drammatica, ora che il governo è in difficoltà, proprio ora, guarda caso, escono fuori gli arresti per i compagni meridionali del Movimento No Global.
Questi compagni del SUD RIBELLE sarebbero rei di lottare insieme a migliaia di persone stufe di sopravvivere a stento; sarebbero responsabili di appartenere a un movimento enorme che il tutto il mondo contesta e rifiuta i dettami delle politiche neoliberiste.
Contro chi a sud si ribella alla miseria del presente, contro chi lotta per i bisogni e per uscire dal ghetto in cui da anni ci costringono, la risposta è fatta solo di repressione e mandati di cattura e poi polizia per le strade, eroina sul territorio e carcere, emarginazione, disoccupazione e sfruttamento e niente servizi sociali e intanto a noi resta miseria e rabbia.
Risposte alle domande e ai drammatici disagi del sud mancano da 150 anni e intanto ci attaccano con strumenti repressivi. Ci vorrebbero muti e invece noi siamo stanchi di subire. Non accetteremo nessuna provocazione. Il movimento ha mostrato il suo carattere pacifico e di massa nelle giornate del Forum Sociale Europeo a Firenze, il movimento ha dimostrato di saper intercettare le esigenze dei migranti, dei lavoratori, precari, disoccupati, studenti, il movimento è in crescita, apre contraddizioni reali e per questo fa paura.
Noi non ci fermeremo, continueremo ad esprimere il nostro dissenso alla luce del sole per migliorare il territorio, continueremo a manifestare per garantire il campo delle libertà democratiche, dei diritti civili e delle garanzie sociali.
SIAMO A FIANCO DEI COMPAGNI ARRESTATI; SIAMO TUTTI TERRONI E RIBELLI.
Non è con il manganello che fermeranno la nostra rabbia per l'uccisione del compagno Carlo Giuliani nelle giornate di Genova; non è con le campagne diffamatorie orchestrate dai media del potere che fermeranno la nostra lotta per un altro mondo possibile; non è con i servizi deviati, le squadre speciali o il fantasma del terrorismo che ci allontaneranno dalla gente e dalle piazze; non è coi mandati di cattura che fermeranno un milione di persone.

SABATO 16 ore 16 CORTEO A PIAZZA DEL GESU' (NAPOLI) PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DEI COMPAGNI ARRESTATI
CSOA TEMPO ROSSO - VIA CARLO GIULIANI - PIGNATARO MAGGIORE

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