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SOLIDARIETA' a "IL SILVESTRE"
by CAMPO ANTIMPERIALISTA Tuesday, Jul. 18, 2006 at 11:04 PM mail:

NESSUNA idea merita un processo

PROCESSO C.O.R.: TUTTI CONDANNATI. WILLIAM DI PIU'

Nella notte tra Venerdì 7 e Sabato 8 Luglio a Pisa, dopo ore di camera di consiglio, è arrivata la sentenza di primo grado del cosiddetto processo alle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria (COR).
Utilizziamo il termine «cosiddetto» perché nessuno degli imputati ha mai ammesso di far parte di questa organizzazione: in realtà i compagni processati facevano parte di un circolo anarchico- ecologista pisano (Il Silvestre). Assieme a loro (anzi, secondo la tesi dell'accusa «al comando dell'organizzazione») il militante del Campo Antimperialista Willi Frediani.
La vicenda era cominciata nel Luglio del 2004 con l'arresto di diversi compagni che furono accusati di "Associazione con finalità di eversione dell'ordine democratico" (art. 270 bis). I fatti a loro contestati: aver organizzato ed eseguito alcuni «attentati» per lo più contro esponenti di AN a Pisa (un'auto bruciata, e un portone bruciacchiato).

La Corte d'Assise di Pisa, in un ambiente militarizzato, ha espresso il proprio giudizio: 6 condanne e 5 assoluzioni ai presunti appartenenti alle Cellule di offensiva rivoluzionaria (Cor). In particolare 6 anni a Willy Frediani, 5 anni e 2 mesi a Francesco Gioia, 5 anni a Costantino Rozzi, 3 anni e 8 mesi ad Alessio Perondi, 3 anni e 6 mesi a Benedetta Galante e Leonardo Landi.

Nonostante il dibattimento fosse andato ottimamente per la difesa, che aveva smontato tutti gli indizi dell'accusa (che non aveva NIENTE in mano per dimostrare la colpevolezza degli imputati), il giudizio è stato di condanna per sei degli undici imputati.

Significativa anche la distribuzione delle condanne: i giudici hanno accettato il teorema dell'accusa per la quale Frediani sarebbe stato il capo dell'organizzazione; un gradino più in basso Gioia, Rozzi e Perondi. Come mai Frediani risulta essere il capo delle COR? Lo spiega chiaramente il giudice del Tribunale del Riesame di Firenze (in uno dei tanti rifiuti per la scarcerazione di Willi e degli altri imputati): Frediani sarebbe stato particolarmente pericoloso in quanto

«... dedito ad azioni di questo tipo e, soprattutto, sorretto da convinzioni ideologiche ben più pericolose ed estreme di quelle fino a questo momento espresse dalle COR, convinzioni che mostrano l'adesione convinta alla lotta violenta di classe di radice comunista che - si potrebbe dire: inevitabilmente - prevale sull'ispirazione anarchica»

Non c'è che dire: altro che sentenza basata sui fatti! Dall'inizio di questa vicenda siamo di fronte a costruzione di teoremi politici tanto strampalati quanto infami, costruiti solo con lo scopo di tenere il più a lungo possibile in carcere dei compagni e dare alla cittadinanza un falso senso di sicurezza («le forze dell'ordine lavorano per voi: guardate quanti brutti e pericolosi terroristi stiamo incarcerando!»)

E' chiaro che non sono stati i fatti muovere i giurati. Spesso si parla di "sentenza politica": ecco un caso a cui questo commento si adatta perfettamente!
E' evidente che dopo aver montato tutto il circo mediatico per due anni interi (sia a livello nazionale che locale) non si potevano assolvere tutti gli undici imputati. Dopo aver passato due anni a definire questi undici compagni come "gli eredi delle BR", una sentenza di assoluzione completa avrebbe fatto sprofondare nel ridicolo la magistratura (che ha fatto fare a Frediani e a Perondi quasi due anni di carcere preventivo, e che tiene ancora in carcere Gioia e molti degli imputati), i servizi segreti (memorabile la loro "relazione semestrale" discussa in parlamento dove si mettevano le COR al primo posto dei pericoli terroristici in Italia), l'ex Ministro Pisanu (che sbandierava l'arresto dei compagni come un grande successo del governo berlusconi sulla strada della "sicurezza": di chi??), i giornali, che per due anni hanno suonato la grancassa del pericolo terrorista delle cor (sinonimo, nei loro articoli, del circolo ecologista "Il Silvestre").
Il processo non finisce qui: vedremo se avranno il coraggio di confermare queste condanne in appello. L'attenzione deve rimanere alta e la solidarietà intorno a questi compagni non deve venire meno perché è dall'isolamento che si nutre la vigliaccheria di questo potere.

Ai compagni coinvolti in questa vicenda va tutto l'appoggio e la solidarietà da parte dei compagni del Campo Antimperialista.

LIBERTA' PER TUTTI!
BASTA CON LA REPRESSIONE
LE IDEE NON SI PROCESSANO!
SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI COINVOLTI NEL PROCESSO E AL CIRCOLO "IL SILVESTRE" DI PISA!

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