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poveri e poveri-poveri
by gattosilvestro Tuesday, Oct. 03, 2006 at 7:28 PM mail:

Negli ultimi anni alla Caritas si rivolgono soggetti che fanno richieste legate a bisogni materiali. Molti hanno perso la casa, oppure chiedono un aiuto per il pagamento di utenze scadute, richiedono microcrediti.


Meno male che viviamo in una regione di sinistra, pardon! di centro-sinistra.
Meno male che il comune di Perugia per aiutare gli indigenti ha triplicato le tariffe...
E' bello vivere da precario in una regione di centro-sinistra: non ti devi sforzare neanche di parlare a parlare di come si vive male da precari ci pensano quelli con lo stipendio assicurato e che fanno politica disinteressata per noi poveri trogloditi con contratto a termine.
A quando un bel convegno? e' un questionario?






Sociale - lunedì 02 ottobre 2006 - 18:40

138 mila poveri in Umbria. Accanto alla tipologia consolidata i nuovi poveri non superano i 44 anni
Sono circa 138 mila in Umbria le persone che vivono in povertà. Le più esposte sono le famiglie con un solo genitore e quelle con anziani che vivono soli, o in coppia, ma senza il sostegno di altri familiari. Il dato è emerso durante l'incontro dal titolo "Progetti e azioni di contrasto ai processi di impoverimento in Umbria e nel Paese", organizzato dalla Regione Umbria nell'ambito di "Socialmente ‘06", manifestazione di approfondimento di tematiche sociali che si è svolta fino al 1 ottobre nei Comuni dell'Alto Tevere Umbro.

Complessivamente in Umbria, secondo uin rapporto dell'Università di Salerno, la percentuale di famiglie povere è del 9,1 per cento. Di queste il 5 per cento sono appena povere, il 4 per cento molto e l'8 per cento quasi o a rischio povertà. L'età media della persona indigente è di circa 64 anni, non ha nessun titolo di studio o solo la licenza elementare. Vive solo o in coppia con un altro anziano.

Questa tipologia ormai consolidata è affiancata da un nuovo profilo di persona povera, che non supera i 44 anni di età, ha frequentato le scuole medie inferiori, ha un lavoro precario o con bassi profili professionali. Negli ultimi anni alla Caritas si rivolgono soggetti che fanno richieste legate a bisogni materiali. Molti hanno perso la casa, oppure chiedono un aiuto per il pagamento di utenze scadute, richiedono microcrediti. Questi soggetti vivono in povertà estreme, con assenza totale di beni primari che derivano spesso dalla mancanza di lavoro, usura, insorgenza di malattie, assenza di cura e sostegno familiare.

"Quello dell'impoverimento – ha detto l'assessore Stufara – è un fenomeno che ha spaventato le famiglie italiane che sono costrette ad affrontare difficoltà nuove. La precarietà nel lavoro ha generato un forte senso di insicurezza in particolar modo nelle nuove generazioni. E' necessario – ha riferito – avviare un'azione multidisciplinare per intervenire in modo efficace sul fenomeno ed interrompere i processi negativi che fanno scivolare i nuclei familiari verso un impoverimento sempre più forte. Per fare ciò – ha concluso - bisogna avere nuove risorse per rispondere concretamente ai bisogni".

Il sottosegretario al Ministero della Solidarietà Sociale, Franca Dosaggio, ha annunciato che tra gli obiettivi del Governo c'è l'istituzione del "Fondo per la non autosufficienza" e il Piano Straordinario per le strutture per l'infanzia. In programma anche interventi a sostegno del reddito per le persone con scarse possibilità economiche, come gli anziani in difficoltà e le famiglie numerose. Inoltre, il Governo continuerà la politica di contrasto all'evasione fiscale, aggredendo il sommerso le cui fila, spesso, sono ingrossate proprio dalle persone indigenti.


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