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Licenziamo la precarietà nel pubblico impiego
by DALLA PARTE GIUSTA Friday, Oct. 06, 2006 at 2:38 AM mail:

Licenziamo la precarietà nel pubblico impiego

In Francia gli studenti e i precari bloccano, con le lotte e le mobilitazioni, le proposte di legge per precarizzare il lavoro. In Spagna Zapatero propone una riforma che rimette mano ai contratti a tempo determinato e obbliga all’assunzione definitiva di chi ha lavorato con due o più contratti a tempo determinato per almeno 2 anni nell’arco di 30 mesi. In Italia grazie al Sen. Cesare Salvi, altri parlamentari e il sindacato Rdb, proponiamo una legge per bandire concorsi per una stabilizzazione generalizzata e programmata a soli titoli, culturali e di servizio, riservati ai precari, per prorogare e rinnovare i contratti scaduti ai lavoratori precari fino al completamento delle procedure di conversione dei contratti a tempo indeterminato, per la gestione diretta dei servizi e il blocco generalizzato di ulteriore precariato nelle pubbliche amministrazioni e delle esternalizzazioni. I numeri parlano da soli, perché i lavoratori precari in Italia sono oltre 4 milioni di cui 1.177.000 co. co. co. e a progetto, 106.000 collaboratori occasionali, 311.000 collaboratori con partita iva, 502.000 contratti di somministrazione (ex interinali), 400.000 associati in partecipazione, 1.599.000 contratti a tempo determinato. Nelle pubbliche amministrazioni i precari sono 250.587 distribuiti su 9833 enti, di cui 96.029 a tempo determinato, 45.969 L.S.U., 7343 interinali, 3.035 formazione lavoro, 216 telelavoro, 97.995 lavoratori co. co. co. ai quali sommare i lavoratori esternalizzati. Quello del precariato è un problema reale, che coinvolge, come in precedenza detto, milioni di lavoratori pubblici e privati, per i quali la precarietà è una condizione materiale, con la quale si confrontano e scontrano quotidianamente, e non nei salotti più o meno buoni della televisione e della politica. I contratti atipici e a termine, non sono solo il presente del settore privato, ma hanno caratterizzato negli ultimi anni la forma privilegiata, se non esclusiva, d’accesso al lavoro pubblico, anche come risposta all’ormai decennale blocco delle assunzioni, e i lavoratori precari nella pubblica amministrazione negli ultimi 5 anni, aggiungendosi ai L.S.U. precari cronici più che storici, rappresentano una realtà consolidata e in crescita continua. Precarietà, stretta sul personale ed esternalizzazioni sono i 3 cardini su cui è stato “riorganizzato” il sistema dei servizi pubblici e del pubblico impiego, con le evidenti disastrose conseguenze anche in termini di riduzione della quantità e qualità dei pubblici servizi e dello Stato sociale. La finanziaria per il 2007 difatti mette a rischio il posto di lavoro dei precari. Riteniamo che proprio a partire dalla punta dell’iceberg del lavoro precario pubblico si possa, con una proposta di legge di sanatoria generalizzata e assunzione programmata nelle pubbliche amministrazioni, unificare e dare forza alle singole vertenze per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro nel pubblico impiego. Bisogna costruire un movimento reale e nazionale e chiedere al nuovo Governo, che ha fatto della precarietà il proprio cavallo di battaglia in campagna elettorale, di iniziare a risolvere il problema a partire dal settore in cui è lui ad essere datore di lavoro. Siamo contro le esternalizzazioni selvagge che precarizzano il lavoro, riducono i salari, i diritti e la qualità del servizio e servono solo a trasferire ingenti risorse pubbliche ai privati. In relazione a quanto sopra esposto proponiamo per la stabilizzazione dei precari l’incremento generalizzato degli organici delle pubbliche amministrazioni, lo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato e in deroga alle ultime leggi finanziarie, concorsi riservati per il riconoscimento delle professionalità acquisite in tanti anni di precariato, graduatorie permanenti e ad esaurimento per l’assorbimento programmato di tutti i precari, rinnovo e proroga generalizzata dei contratti di lavoro fino ad esaurimento delle graduatorie, adeguamento economico – previdenziale – normativo, riqualificazione e riconoscimento delle professionalità di tutti i pubblici dipendenti, blocco ad ulteriori contratti precari e ad ulteriori esternalizzazioni. Per far sapere a tutti ciò, che purtroppo non traspare quotidianamente e le nostre proposte risolutive, abbiamo ritenuto opportuno tornare a manifestare nei prossimi giorni e mesi davanti i palazzi istituzionali.

Coordinamento cittadino “DALLA PARTE GIUSTA” info settimioferranti@libero.it 3382074265 Cip. Case Novere, 12 (TE)
(Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, non valgono nulla le idee e non vale nulla l’uomo)



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