VOGLIONO CONDANNARE LA SOLIDARIETA’
LIBERIAMOLA!
Il 10 Ottobre a Bergamo assisteremo alla sentenza del processo politico a carico dei 14 compagni/e arrestati durante il corteo del 12 novembre scorso in solidarietà ai detenuti del carcere di Bergamo, con le accuse di adunata sediziosa, manifestazione non autorizzata, travisamento, detenzione di oggetti atti ad offendere, porto di materiale esplodente, danneggiamento e lesioni aggravate, rivolte dalle testimonianze false e contraddittorie di polizia e digos nel corso delle scorse udienze.
La domanda che sorge spontanea è se è giusto che persone solidali con i detenuti privati di ogni diritto, di ogni libertà e in condizioni di sovraffollamento, vengano arrestati, processati e condannati a priori da un’apparente governo democratico che in realtà, da destra a “sinistra”, non è altro che un organo repressivo.
Questa è solo un esempio della repressione dei governi borghesi che colpiscono chiunque si opponga a questo sistema classista, sfruttatore e guerrafondaio. Dalle cariche agli scioperi operai, alle cariche agli studenti in lotta per il diritto allo studio, agli sgomberi e agli arresti nei confronti di realtà che si organizzano e combattono ogni forma di oppressione e portano solidarietà ai detenuti nei lager di stato detti CPT, fino all’applicazione dell’art. 41 bis (carcere duro) applicato lo scorso anno per la prima volta a dei prigionieri rivoluzionari per tentare di stroncare la loro identità politica. Il 12 Novembre 2005 il governo di centro-destra arrestava 14 compagni, il 10 Ottobre 2006 il governo di centro-sinistra li condannerà con una sentenza già scritta e confermata che dimostra quanto questi governanti che dovrebbero garantire il nostro diritto ad una vita dignitosa rivoltano i nostri diritti contro noi lavoratori, studenti e proletari per continuare a sfruttarci ed impoverirci per far fronte alla crisi del sistema capitalista. La nuova finanziaria, per sostenere le spese militari, taglia 40 miliardi di euro allo stato sociale, e graverà ancora una volta sulle tasche dei lavoratori, già costretti a pagare affitti e bollette sempre più alti.
Contro questi attacchi repressivi attuati dai governi di turno, dobbiamo rafforzare la solidarietà militante attorno a tutti coloro che lottano per i propri diritti pagando sulla loro pelle qualsiasi azione vada al di fuori dalle logiche istituzionali, e pagando sulla loro vita gli interessi economici dei padroni.
PER TUTTI I PRIGIONIERI LIBERTà! RILANCIAMO LA SOLIDARIETà!
MARTEDì 10 OTTOBRE h.7.00 Partenza dal c.p.o. gramigna per la sentenza del processo a Bergamo Ore 9 piazza Dante (BG)
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