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NON SANNO PIU' DOVE FAR PASSARE IL TAV:ORA SI SON INVENTATI IL PASSAGGIO X LA VAL D'AOSTA
by NOTAV OVUNQUE!!! Saturday, Oct. 14, 2006 at 5:02 PM mail:

NOTAV OVUNQUE!!!


La 'Tav' passerà per la Valle d'Aosta? Caveri ne parla con la Bresso ma l'Arcobaleno è contro PDF Stampa E-mail
martedì 10 ottobre 2006

Il ponte della 'TAV' sulla Dora Baltea«Potremmo finalmente liberare la Valle d'Aosta da questo 'cul de sac' ferroviario» E' la speranza di Luciano Caveri, presidente della Regione, dopo le recenti evoluzioni della questione della 'Tav' nella Valle di Susa: «in questi giorni percorreremo almeno due volte la tratta Bruxelles-Roma con la presidente del Piemonte Mercedes Bresso - aggiunge - credo avremo più di un'occasione di parlare della ferrovia da Aosta a Martigny e vedere che possibilità ci sono». In attesa dei rilievi in Val di Susa, che potrebbero anche fermare i lavori della della tratta ferroviaria 'Torino - Lione', torna all'orizzonte l'alternativa che aprirebbe la Valle d'Aosta verso la Svizzera e quindi all'intera Europa: tra le soluzioni che Caveri tiene nel 'cassetto', fin da quando era a capo della 'Commissione Trasporti' a Bruxelles, c'è proprio la possibilità di arrivare in treno fino a Martigny, con la prospettiva di un notevole investimento finanziario per ammodernare i trasporti valdostani.

Divisi tra il Belgio, dove si svolgono gli 'Open Days', e Roma, dove mercoledì 11 ottobre i presidenti delle Regioni si incontro in una riunione riserva con il presidente del Consiglio Romano Prodi per discutere i temi della 'Legge Finanziaria', Caveri e la Bresso avranno occasione di viaggiare fianco a fianco e 'passare il tempo' di viaggio progettando grandi innovazioni: «stiamo già lavorando sul tragitto tra Aosta e Torino - continua Caveri - per togliere il by-pass di Chivasso, che allunga gratuitamente il percorso. Il passaggio dall'Italia verso la Svizzera è oggi garantito dal Traforo del Gran San Bernardo. La galleria di sicurezza che è in progetto peserà gravemente sul bilancio regionale e non porterà vantaggi economici, ma costituirà essenzialmente un discorso di maggior sicurezza per chi vi transita e lavora. E' una via internazionale, riteniamo quindi che lo Stato debba contribuire. Contiamo sul lavoro dei nostri parlamentari. Del resto, per votare la finanziaria bisogna lavorare bene nei salotti della politica».
Secondo indiscrezioni, la possibile mancanza di copertura finanziaria per i nuovi lavori, potrebbre rendere difficile la vita del Traforo del Gran San Bernardo, arrivando, nel caso limite, a far rischiare la chiusura.
Giorgio Caniglia, coordinatore dell'ArcobalenoSulla questione si registra una dura presa di posizione da parte dell'Arcobaleno Vallée d'Aosta, che appoggia sia i movimenti 'No Tir' per limitare (o eliminare) il traffico pesante all'interno del Traforo del Monte Bianco, sia i 'No Tav', contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa: «il Presidente Caveri non perde occasione per alimentare il suo protagonismo e poter apparire sui media - scrive il coordinatore Giorgio Caniglia - e la presidente Bresso, visto che con quei montanari testa dura della Val di Susa, non ottiene soddisfazione, lancia il grido di allarme per il possibile 'scippo' della TAV 'Torino - Lyon' da parte degli svizzeri. Caveri si dice pronto a far trapanare la Valle d'Aosta dappertutto: tra Aosta e Martigny, tra Morgex e Le Fayet e anche sotto il Piccolo San Bernardo. Se fosse una cosa seria, ci sarebbe da preoccuparsi».
«Ma, la Valle d’Aosta, i cittadini valdostani, il suo Consiglio regionale, le Comunità montane e i Comuni coinvolti da questi mirabolanti progetti, quando hanno espresso una loro qualche opinione? - chiede ancora Caniglia - forse prima di disegnare strategie alternative di alta velocità varrebbe la pena fare prima un banale confronto democratico».
Secondo il presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, per la 'Tav' il percorso individuato dal progetto originario resta comunque il migliore possibile: «qualsiasi ipotesi alternativa alla Val di Susa resta un'ipotesi remota - ha spiegato a Bruxelles, mercoledì 12 ottobre, a margine della Seduta plenaria del 'Comitato delle Regioni' - solo nell'eventualità dell'impossibilità tecnica evidenziata dai rilievi che si dovranno fare per i lavori preliminari, allora sarebbe meglio collegare Torino a Lione attraverso la Valle d'Aosta. In ogni caso da parte nostra c'è la volontà di collaborare con la Regione Valle d'Aosta per riuscire a dotare quest'ultima di una linea ferroviaria internazionale, indipendentemente da come si evolverà la vicenda della 'Tav'».

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