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Lunedì Sera: Latouche a Torino
by Peo_Scipol Thursday, Oct. 19, 2006 at 2:29 PM mail:

Lunedì 23 ottobre ore 20,30 SCENARI DI DECRESCITA Tra società ambiente ed economia per immaginare un futuro migliore

da http://www.cinemambiente.it/cinemambiente_news_scelta.asp?id=75

l'incontro è organizzato nell'ambito di cinema ambiente


Lunedì 23 ottobre ore 20,30
Sala Regione Piemonte, Corso Stati Uniti 23 Torino

Festival Cinemambiente e Rete Decrescita

presentano

SCENARI DI DECRESCITA
Tra società ambiente ed economia per immaginare un futuro migliore

Intervengono:
Serge Latouche (Professore Emerito Economia Università di Parigi),
Luca Mercalli (Presidente Società metereologica Italiana),
Roberto Burlando (Docente di Economia Università degli Studi di Torino),
Enrico Moriconi (Ambientalista)

coordina Dalma Domeneghini (Rete Decrescita).




Economista di formazione e antropologo per esperienza, ha trascorso negli anni
70 molto tempo in Africa occidentale dove ha maturato una svolta del suo
pensiero, che dalle posizioni marxiste tradizionali lo ha portato a una critica
radicale delle ideologie del "progresso" e dello "sviluppo" che lo ha portato,
nel 1981, a fondare con Alain Caillé il MAUSS (Movimento AntiUtilitarista nelle
Scienze Sociali), e l’omonima rivista.
Appoggiandosi anche al pensiero di Marcel Mauss e di Ivan Illich, Latouche
conduce da anni una polemica contro il pensiero utilitarista e universalista,
per liberare la società occidentale dalla dimensione economicista che la
imprigiona e dall’ipertrofia della tecnoscienza, insomma, come ama dire, per
"decolonizzare il nostro immaginario".

Latouche mostra il carattere artificiale e innaturale dell’economia. L’economia
viene “inventata” solo ad un certo punto della storia per poi imporsi attraverso
l’immaginario economico, la visione utilitarista e la centralità assoluta del
mercato. Nel pensiero dell’Occidente moderno la ragione è diventata “razionalità
calcolante” ovvero puro calcolo economico. Ma quando ci si occupa di esseri
umani questa la razionalità strumentale e calcolante (che può funzionare per
acquistare in borsa), non basta più, perché si ha a che fare con valori come
libertà, giustizia, equità, che vanno ben oltre questo aspetto.

Latouche propugna un ritorno a quella dimensione di reciprocità, convivialità,
solidarietà (e di indispensabile attenzione agli aspetti ecologici) che sola può
consentire di sfuggire alla catastrofe verso cui ci porta lo "sviluppo," senza
limiti”.

In Italia sono stati recentemente pubblicati “Sopravvivere allo Sviluppo” e
“Giustizia senza limiti. La sfida dell’etica in un’economia mondializzata”,
inoltre segnaliamo: “L’occidentalizzazione del mondo”, “Il pianeta dei
naufraghi. Saggio sul doposviluppo”, “La Megamacchina”, “La sfida di Minerva.
Razionalità occidentale e ragione mediterranea”, “L’altra Africa. La fine del
sogno occidentale (tutti con Bollati Boringhieri). Con altri editori “Saggio
sull’americanizzazione del mondo” (Eleuthera), “L’invenzione dell’economia”
(Arianna Editrice), “Miseria della mondializzazione (Strategia della lumaca)”,
“Decolonizzare l’immaginario” (Editrice Missionaria Italiana).

Oggi Serge Latouche è colui che meglio di chiunque altro ha saputo dare
credibilità al progetto di una società della decrescita, alternativa al modello
sociale ed economico della crescita infinita che, sviluppatosi in Occidente,
domina nel mondo per effetto della cosiddetta globalizzazione

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