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Bert Feddema
by dario ciferri www.blogspot.com Saturday, Oct. 21, 2006 at 8:30 PM mail: galmarconi@siscom.it

Conclusasi la mostra di Pastorello, la Galleria Marconi prosegue con le mostre del progetto “Nudi come vermi”, per il secondo appuntamento sarà presentata la personale dell’artista olandese Bert Feddema, la mostra, che è curata da Gloria Gradassi, e si avvale dei testi critici di Gloria Gradassi e Sander Boschma, è organizzata in collaborazione con la Galerie De Meerse di Hoofddorp in Olanda.

Conclusasi la mostra di Pastorello, la Galleria Marconi prosegue con le mostre del progetto “Nudi come vermi”, per il secondo appuntamento sarà presentata la personale dell’artista olandese Bert Feddema, la mostra, che è curata da Gloria Gradassi, e si avvale dei testi critici di Gloria Gradassi e Sander Boschma, è organizzata in collaborazione con la Galerie De Meerse di Hoofddorp in Olanda, dove contemporaneamente sarà inaugurata la personale di Hanry Walsh, dando vita ad uno scambio sinergico delle esperienze portate avanti dalle due realtà.
 
Bert Feddema propone un’arte a forte impatto sociale, che si esprime in una profonda critica all’attuale società dei consumi, che ha generato un tipo di sviluppo isterico e difficilmente sostenibile. La tecnologia, che viene commercializzata dalle multinazionali, è sostituita velocemente da prodotti più sofisticati, che, con il martellante intervento dei media, arrivano a sembrare indispensabili.
“Il lavoro di Feddema, attraverso il meccanismo dell’imitazione, impone un cortocircuito estetico allo spersonalizzante ciclo di produzione/comunicazione/consumo delle società contemporanee. Portando nell’arte la comunicazione e il linguaggio delle multinazionali Feddema opera uno slittamento linguistico che produce esiti stranianti. Il primo atto è quello che l’artista compie mutando il proprio nome in HTBT (High Tech Brain Technilogies). HTBT è il nome di una immaginaria multinazionale, una sigla dal sapore commerciale che ruba l’identità all’artista, come le multinazionali con il loro potere ci privano della libertà di autodeterminazione. Bert Feddema scompare dietro HTBT, in una sigla anestetizzata che colloca l’artista in una posizione appartata e distante. Come ci spiega Feddema: «…diventando una multinazionale Bert Feddema ha la possibilità di riflettere sul potere manipolatorio del mercato globale e della comunicazione; E ciò lo rende capace di porsi nella posizione di un osservatore esterno… Un aspetto importante del lavoro di Feddema è l’uso dei colori fluorescenti. Essi rappresentano in senso concettuale la parte esteriore della tecnologia e ne rappresentano anche l’inumanità». L’opera d’arte assume i connotati della realtà rendendone assoluti alcuni aspetti spersonalizzanti. HTBT individua in alcuni colori (Radiated Orange, Active Yellow, Atomic Blue, Genetic Pink, Neuro Green), gli elementi linguistici ai quali ridurre il mondo e mette in atto un poderoso progetto di riscrittura del reale attraverso identificazioni cromatiche. La provocazione di Feddema è nel sostituire la realtà con una sua alterazione cromatica, con una geometrizzazione della visione, e con un’identità artistica virtuale che è il suo alter ego creativo. (Gloria Gradassi)
“Nudi come vermi” è un progetto che tende a creare un ponte fra diverse realtà artistiche, facendo nascere un contatto tra artisti giovani ed affermati e incontrando anche l’arte al di là dei confini nazionali. Lo scopo è riuscire a vedere ed estrapolare il bello anche dalle più cupe realtà che ci circondano, in questo modo quello che normalmente è un modo di dire dispregiativo assume una nuova valenza estetica e diventa un nuovo canone di bellezza

scheda tecnica
 
curatore: Gloria Gradassi
testo critico: Sander Boshma, Gloria Gradassi
 
interviste e ufficio stampa: Dario Ciferri
traduzione di: Patrizia Isidori, Giulia Wilkinson
 
relazioni esterne e promozione delle attività: Stefania Palanca
fotografia: Marco Biancucci
riprese video: Stefano Abbadini
 allestimenti: Marco Croci
progetto grafico: maicol e mirco
webmaster http://www.siscom.it
 
dal 29 Ottobre al 26 Novembre
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20

Galleria Marconi di Franco Marconi

63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail galmarconi@siscom.it
web http://www.siscom.it/marconi


LOW TECH HANDMADE OBJECTS
Sure Creative Lab (nudi come pidocchi)

 
Le mani raccolgono il cibo, estirpano le erbacce, catturano le prede, scavano nella terra, sollevano pesi, plasmano la materia, simboleggiano la potenza, accarezzano i visi, indicano una meta, dipingono capolavori, trasmettono segnali, scrivono cifre e pensieri. Le mani accendono il fuoco della conoscenza.
“L’umano è la traccia che l’uomo lascia nelle cose, è l’opera, sia essa capolavoro illustre o prodotto anonimo d’un’epoca. E’ la disseminazione continua d’opere e oggetti e segni che fa la civiltà, l’habitat della nostra specie, sua seconda natura. Se questa sfera di segni che ci circonda del suo fitto pulviscolo viene negata, l’uomo non sopravvive.”
(Italo Calvino, La redenzione degli oggetti, 1981)

 
Louse Gallery c/o Galleria Marconi, dal 28 ottobre.

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