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Corteo FN Foggia: articolo oggi
by pascal(e) Friday, Oct. 27, 2006 at 12:10 PM mail:

Nostalgici e complici di Jacob

Sabato 28 ottobre qualche decina di neofascisti sfilerà lungo il viale della stazione.
A sentir loro per difendere le tradizioni patrie. Più concretamente per commemorare la Marcia su Roma (28 ottobre 1922). In altre parole: per celebrare degnamente, con nostalgia e rimpianto, l’atto primo di una dittatura. Di una tirannide che sottomise i lavoratori (eliminando diritto d’associazione e sciopero, cancellando le rivendicazioni), che introdusse le leggi razziali, che portò la guerra in Africa, in Europa. E in Italia.
Questo vilipendio alla memoria, secondo alcuni, è una lodevole prova di libertà d’espressione. Un paradosso: che direste ad un cacciatore che si barrica dietro il diritto alla vita per fucilare allodole?
Ad esser cavillosi, la Costituzione italiana negherebbe tanto la ricostruzione del disciolto partito fascista quanto simili esplicite manifestazioni. Volgarmente: questa gente dovrebbe essere dispersa e non godere d’impunità perenne. Ma questo non importa.
La carta costituzionale non è che una conseguenza. Ben più rilevanti sono le “cause” di un tale drastico e illiberale provvedimento: la Resistenza al nazifascismo, tanto per dirne una, il sacrificio di migliaia di italiani per riscattare la libertà smarrita, per dire “Mai più fascismo”.
Una lezione dimenticata, addomesticata dai moderni “antifascisti” di maniera, che scalano specchi per spiegare – urbi et orbi – che il fascismo è un residuo illogico del passato remoto e sottovalutano quanto questo fenomeno resti in agguato, come rifugio d’insicurezza in tempo di crisi. Ovviamente il pericolo non viene dai nero-vestiti che sabato passeggeranno in centro. Ma due paroline andrebbero egualmente dette all’orecchio dei nostri amministratori, che autorizzano vetuste carnevalate ignorando cosa queste celino: squadrismo, razzismo, omofobia.
E che dire di quelli che sostengono che i partigiani hanno combattuto per permettere la libertà di tutti, anche dei fascisti? Diremmo di chiedere ai partigiani stessi. L’Anpi ha sfilato e sfila in ogni città ove questi individui decidono di prendere aria. Ai fascisti è già stato concesso tanto in 60 anni: nessuna epurazione di massa (checché ne dica Pansa), un’amnistia generalizzata, il Msi in Parlamento dal 1948, lo sdoganamento completo, la ribalta sui media. Non ci si faccia vanto dell’indifferenza. Non si spacci per tolleranza la complicità.

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