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Un mattone per la Scuola Popolare
by brigate di solidarietà e per la pace Tuesday, Nov. 07, 2006 at 12:44 PM mail: internazionalidalbasso@inventati.org

Campagna di finanziamento per la costruzione della Scuola popolare alternativa nella cooperativa autogestita Nuevo Horizonte nel Petén - Guatemala

Per info e contatti: internazionalidalbasso@inventati.org - http://www.inventati.org/brisop

La cooperativa Autogestita “Nuevo Horizonte”, composta da ex guerriglieri delle FAR ( Fuerzas Armadas Rebeldes), esperienza di autorganizzazione popolare e laboratorio di alternative al modello neoliberista dominante, fondate sull’autogestione e la collettivizzazione, da circa un anno ha organizzato una scuola secondaria, per ragazzi dai 14 ai 18 e per adulti, in collaborazione con altre comunità dell’area: la Scuola Popolare.
La scuola si propone “l’obiettivo strategico di rafforzare il movimento popolare e politico nel paese, per lottare contro la guerra, lo sfruttamento capitalistico, il razzismo, la devastazione ambientale. Questo implica che si rafforzi il livello ideologico e politico, così come il livello di educazione generale (formale) e le capacità tecniche delle persone.” Alcuni degli obiettivi specifici indicati nel progetto sono: “formare quadri politici con coscienza critica, responsabilità e convinzione a lottare; praticare l’interculturalità; facilitare l’accesso a tutti i livelli di istruzione per elevare il livello di educazione generale e formale; sviluppare riflessione e sensibilizzazione sulla uguaglianza di genere; sviluppare capacità tecniche che permettano di rafforzare le lotte e la ricerca di alternative; rafforzare la socialità dell’individuo nei valori del collettivismo; rafforzare
l’autostima di ciascuno/a; riscattare la memoria storica del paese.”
Una scuola quindi con programmi e contenuti di studio profondamente diversi da quella dello stato, con l’attenzione data al pensiero rivoluzionario, in particolare dell’ america latina, all’ espressione artistica, e fondata sulla ricerca di un metodo di insegnamento che “rompa lo schema di classe tradizionale, magistrale (nello spazio dell’aula) e rompa anche con la relazione asimmetrica tra alunni e insegnanti.”
La Scuola Popolare: un altro passo verso il diritto all’educazione
Nell’ organizzazione della vita collettiva del gruppo di ex guerriglieri e guerrigliere, che nel 1998, hanno dato vita alla cooperativa Nuevo Horizonte, la formazione e l’educazione sono state delle priorità. A partire dal “bisogni primario” di garantire ai propri figli il diritto alla formazione che, solo parzialmente, era stato realizzato durante la guerra civile, sono state costruite a Nuevo Horizonte l’asilo d’infanzia e la scuola elementare. Entrambe sono state costruite dagli stessi soci della Cooperativa e riconosciute dal Ministero dell’ Istruzione nella duplice prospettiva di permettere agli studenti il riconoscimento del titolo così da garantire l’accesso agli altri gradi della formazione e nel tentativo di “rompere l’isolamento” costruito dalle forze militari presenti nel Peten e dall’amministrazione locale contro l’arrivo degli ex guerriglieri nella cooperativa presentato alle comunità vicine come l’arrivo dei “terroristi”.
Oggi, tanto l’asilo quanto la scuola elementare, sono scuole frequentate da tutti/e, non solo dai .gli dei soci ma aperte anche alle comunità vicine. Sono istituzioni educative “altre”, non burocratizzate, non dirette verticalmente dallo stato, in cui il rapporto con la comunità che le ha create, la sua storia e le sue lotte attuali trovano spazio in forma di confronto su temi “non curricolari”: la trasmissione dell’esperienza di lotta dei genitori, la devastazione ambientale ad opera dei progetti multinazionali quali il Plan Puebla Panamà, lo scambio con “educatori/trici solidali” di altri paesi del mondo. In questo senso l’asilo e la scuola elementare di Nuevo Horizonte rappresentano il tentativo concreto di creare una nuova sfera del pubblico capace di rispondere, con la messa in comune di strutture, competenze, risorse, energie, ai bisogni sociali insoddisfatti o marginalizzati dal modello
economico neoliberista. Sulle stesse basi di autogestione nasce l’idea della Scuola Popolare.
Quale Cooperazione allo sviluppo ?
Da tempo lavoriamo nella controinformazione sulla funzione e le caratteristiche della “cooperazione allo sviluppo”; un’analisi critica sviluppata con i movimenti popolari dell’America Latina con cui siamo in contatto (Argentina, Bolivia, Colombia, Guatemala), i presunti beneficiari degli interventi di cooperazione, coloro che il fenomeno possono guardarlo e giudicarlo “dall’altra parte”. Nuevo Horizonte e la battaglia per la Scuola Popolare denunciano un caso concreto che evidenzia aspetti abituali del modo di operare delle ONG: In primis il carattere parassitario di quasi tutti questi organismi, che trattengono per le loro strutture gran parte, fino al 60%, dei fondi destinati ai progetti. Inoltre svela come, dietro l’apparente neutralità di parole come sviluppo umano, pace, ecc., le ONG in realtà svolgano una precisa funzione politica: funzione di controllo sulle popolazioni oggetto dei loro interventi, di depoliticizzazione delle esperienze collettive, di annullamento dell’autonomia e delle spinte antagoniste.
I costi della scuola popolare sono stati finora, in parte, coperti da finanziamenti di una ONG canadese, Sviluppo e Pace, tramite una ONG guatemalteca, il CIEP. Oggi il CIEP pone come condizione per continuare a finanziare il progetto, quella di interferire e modificare i programmi, i contenuti e la modalità di gestione della scuola. Questa è stata la risposta di Nuevo Horizonte:

Al direttore del CIEP
Petén, 04 settembre 2006

Con la presente vogliamo condividere alcune riflessioni sul progetto della Scuola Popolare e rendere nota la nostra posizione e decisione rispetto alla istituzione che lei rappresenta.
Da anni, abbiamo sviluppato con il CIEP idee e progetti; specialmente con le persone che lavoravano nell’uf.cio
regionale del Petén. Assieme abbiamo portato avanti processi di formazione,organizzazione e comunicazione con il fine di rafforzare le lotte popolari nella nostra regione. Le distinte tappe ci hanno fatto affrontare sfide specifiche, le quali ci hanno imposto l’articolazione di sforzi e la ricerca di strade e strategie autonome legate alle comunità stesse, alle organizzazioni e al movimento popolare nel suo insieme. Durante tutti questi anni abbiamo mantenuto una relazione di mutuo rispetto. Le nostre organizzazioni hanno lavorato insieme ed insieme sono intervenute nei processi di formazione civica. In coerenza con queste linee strategiche, abbiamo costruito i nostri mezzi di comunicazione popolare, dato vita alla Scuola Popolare e promosso la Rete ’Economia Solidale.
Purtroppo, da un anno e mezzo ad ora, abbiamo osservato che la teoria e la pratica dell’ufficio centrale del CIEP a Città del Guatemala si sono allontanate da queste basi di collettivismo; mentre noi nel Petén abbiamo rafforzato il processo collettivo tra le organizzazioni, includendo l’ufficio regionale del CIEP, dal vostro centro sono arrivate imposizioni e non rispetto degli accordi di appoggio reciproco stabiliti. Sul processo collettivo in atto da noi, vogliamo sottolineare l’importanza della sua costruzione che vede coinvolte: l’Associazione per lo Sviluppo Integrale, le Comunità Popolari in Resistenza del Petén (ADI CPR-P), la Cooperativa Nuevo Horizonte, la Cooperativa Luz de Horizonte e l’Alleanza per la Vita e per la Pace del Petén; processo collettivo finalizzato a rafforzare le capacità e le strategie popolari, categorie che noi crediamo essere la base insostituibile per costruire le nostre relazioni e progetti politici comuni. Però, il CIEP centrale ha assunto quelle stesse logiche
verticistiche ed assistenzialiste con le quali sono concepite la maggioranza delle ONG, adducendo per questa decisione argomenti legali e formali; in nessun momento vi è stato da parte sua spazio per una posizione auto-critica di fronte alla concretezza quotidiana del decadimento delle relazioni con il movimento popolare.
In questo negativo contesto abbiamo anche dovuto analizzare l’attitudine del CIEP nel processo di costruzione della Scuola Popolare, arrivando alla conclusione che risulta impossibile la permanenza del CIEP nel collettivo che ha la responsabilità di implementare la strategia per promuovere l’educazione alternativa.

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