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da RE verso lo sciopero del 17
by cobas RE Wednesday, Nov. 15, 2006 at 8:43 PM mail:

Dopo qualche mese di parole al vento la finanziaria mostra il vero volto del governo Prodi: a fronte di tagli pesantissimi alla spesa sociale, alla scuola, alla sanità ed ai servizi, l'unica voce di bilancio che aumenta in maniera vertiginosa rispetto al governo Berlusconi è quella delle spese militari che passano a 12 miliadri e 437 milioni di euro cui vanno aggiunti oltre un miliardo per le missioni militari all'estero.

17 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE
Dopo qualche mese di parole al vento la finanziaria mostra il vero volto del governo Prodi:
a fronte di tagli pesantissimi alla spesa sociale, alla scuola, alla sanità ed ai servizi, l'unica voce di bilancio che aumenta in maniera vertiginosa rispetto al governo Berlusconi è quella delle spese militari che passano a 12 miliadri e 437 milioni di euro cui vanno aggiunti oltre un miliardo per le missioni militari all'estero.
Quello che doveva essere un governo che voltava pagina rispetto alle politiche neoliberistre del decennio precedente continua le privatizzazioni, il massacro dei servizi, i tagli alla scuola, la precarizzazione permanente con l'elemosina di 8.000 assunzioni nella pubblica amministrazione a fronte di oltre 350.000 precari; inoltre la scelta di continuare a precarizzare i rapporti di lavoro l'abbiamo vista ribadita dall'indecente ministro Damiano che rispetto ai lavoratori iperprecari dell'Atesia ha proposto un pasticciaccio appoggiato dai sindacati confederali amici.
Sul fronte dei diritti le cose non vanno meglio: i diritti dei migranti e l'indecenza del CPT non sono stati affrontati minimamente, all'indulto è seguita non la necessaria amnistia ma un piagnisteo giustizialista di politicanti pentiti e nostalgici del tintinnar di manette, il diritto alla casa è stato attaccato ulteriormente con la mancata proroga degli sfratti e la mancanza di politiche abitative sociali, nella politica sulle droghe la ministra Turco ha partorito un infimo provvedimento senza affrontare il problema con un ottica più globale e antiproibizionista, i Pacs restano un'utopia lontana e continuano i viaggi all'estero per la fecondazione artificiale.
In un contesto sempre meno laico in cui i diritti civili debbono passare sotto le forche caudine della reazionaria gerarchia cattolica e dei suoi bambocci governativi non si parla di ritiro delle truppe da Iraq e Afganistan e si è legittimato un intervento militare in Libano quasi a proteggere la scandalosa strage e occupazione militare israeliana.

Venerdì 17 novembre saremo come sindacati di base, autorganizzati, centri sociali, antagonisti nelle piazze per esprimere la nostra opposizione a questo governo liberista e guerrafondaio, contro il governo Prodi e la sua finanziaria, contro Confindustria e i sindacati confederali concertativi, contro lo scippo del TFR, contro i muri, le nuove barriere fisiche e sociali, per diritti universali e un reddito di cittadinanza, per rivendicare uno stato laico, una scuola pubblica, la lotta al precariato e alla precarizzazione, il rinnovo dei contratti, una redistribuzione della ricchezza che inverta le derive liberiste dell'ultimo decennio.
INVITIAMO I LAVORATORI, PRECARI, DISOCCUPATI, STUDENTI, MIGRANTI E CITTADINI A SCIOPERARE E A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE REGIONALE CHE SI TERRÀ A BOLOGNA DALLE 9.30.
DA REGGIO EMILIA APPUNTAMENTO ALLE ORE 8.30 ALLA STAZIONE CENTRALE

Ass. Ya Basta! R.E.,
COBAS-comitati di base della scuola R.E.,
Collettivo autoassegnatari SOTTOTETTO,
Collettivo Studentesco Sfumature,
Gruppo comunista libertario “f.lli Cervi” della Val d’Enza,
Laboratorio sociale AQ16,
Precari coop.sociale Zorella ,
lavoratori COOPBOX

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