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Nepal: avanza il fronte maoista...
by comunicato CARC Thursday, Nov. 16, 2006 at 10:36 AM mail:

Nepal: Firma dell’accordo tra il Partito Comunista del Nepal(maoista) (PCNm) e l’Alleanza dei Sette Partiti

(Seven Parties Alliance:SPA)





In data 8 novembre 2006 è stato firmato l’accordo tra il PCN(m) e l’Alleanza dei Sette Partiti che governa l’attuale Parlamento del Nepal. L’accordo ha importanza storica, per cui ne riportiamo sotto traduzione integrale, ne promuoviamo e ne raccomandiamo la diffusione a livello nazionale.



English version of the above statement: “On 8 November 2006 it has been signed the agreement between the PCN(m) and the Alliance of the Seven Parties ruling the current House of Representatives of Nepal . It is an historical agreement, so we promote and recommend its circulation on the national level.”







Testo integrale delle decisioni dell’incontro al vertice tra SPA e PCN(m)



Nel rispetto delle aspirazioni popolari alla democrazia, alla pace e al progresso espresse attraverso storici movimenti popolari e lotte che si sono ripetuti dal 1951,

Riaffermando gli impegni assunti negli accordi in 12 e in 8 punti, e il codice di condotta in 25 punti tra i sette partiti e i maoisti, conformemente agli altri accordi, intese, al codice di condotta e alla lettera inviata alle Nazioni Unite per informazione di tali prospettive dai maoisti e dal governo nepalese,

Impegnandosi alla progressiva ristrutturazione dello Stato attraverso la risoluzione dei problemi predominanti riguardo alle differenze di classe, etniche, regionali e tra donne e uomini,

Ribadendo l’impegno per un sistema democratico che preveda la competizione multipartitica, le libertà civili, i diritti fondamentali, i diritti umani, la completa libertà di stampa, il ruolo della legge e le altre norme e valori del sistema democratico,

Garantendo i diritti fondamentali del popolo del Nepal ad assegnare il loro voto nelle elezioni per l’assemblea costituente senza alcun tipo di timore,

Ponendo al centro la democrazia, la pace, la prosperità, la progressiva trasformazione sociale ed economica, l’indipendenza, l’integrità, la sovranità e il prestigio dello Stato e la realizzazione degli impegni assunti da entrambe le parti a tenere l’elezione per l’assemblea costituente a metà giugno 2007 secondo criterio di libertà e giustizia, le seguenti decisioni sono state prese dai massimi dirigenti dei sette partiti e dei Maoisti oggi, 9 novembre 2006.



I. In riferimento alla realizzazione degli accordi precedenti



Realizzazione di tutti gli accordi, riconoscimenti e codici di condotta firmati in precedenza in modo pieno, sincero e determinato.
Formazione di una commissione di alto livello per investigare e rendere pubbliche le località dove si trovano i cittadini fatti sparire in passato, sia da parte dello Stato che dei Maoisti.
Accelerazione del processo di restituzione di case, terre e proprietà confiscate in passato. Assicurare le condizioni per garantire il ritorno delle popolazioni deportate ai loro villaggi. Allo scopo saranno istituiti comitati nei distretti che includano rappresentanti di entrambe le parti. Ciò andrà compiuto entro un mese.
Pubblico annuncio di ritiro di ogni accusa e imputazione da parte dello Stato a dirigenti e quadri del PCN(m) e liberazione dei prigionieri politici da ambo le parti.


II. In riferimento alle armi e all’esercito

Allo scopo di svolgere le elezioni dell’assemblea costituente in una condizione di pace, libertà e giustizia e per la democratizzazione e la ristrutturazione dell’Esercito Nepalese, e in virtù degli intenti espressi negli accordi in 12 e in 8 punti, nel codice di condotta in 25 punti e nella lettera in 5 punti inviata alle Nazioni Unite, sarà fatto quanto segue:



Riguardo all’esercito maoista

In virtù degli impegni espressi nella lettera inviata alle Nazioni Unite dal governo del Nepal e dai maoisti il 9 agosto, i combattenti maoisti saranno inviati agli acquartieramenti sotto indicati. Le Nazioni Unite svolgeranno le necessarie verifiche e monitoraggi.



I campi principali si terranno nei luoghi seguenti

1. Kailali, 2. Surkhet, 3. Rolpa, 4. Palpa, 5. Kavre, 6. Sindhuli 7. Ilam. Attorno a ciascuno di questi campi principali ci saranno tre campi più piccoli.



1. Tutte le armi e le munizioni saranno immagazzinate in modo sicuro eccetto quelle per provvedere alla sicurezza del campo una volta che i combattenti maoisti saranno acquartierati. Saranno poste sotto un sistema di serratura a chiave unica e la chiave sarà consegnata al settore interessato. Sarà installato un dispositivo con sirena e strumenti di registrazione per il monitoraggio dell’ONU. Saranno predisposti i necessari strumenti tecnologici incluse telecamere per il monitoraggio secondo l’accordo tra governo nepalese, Maoisti e Nazioni Unite.

2. A compimento dell’acquartieramento dei combattenti maoisti, il governo nepalese si assumerà la responsabilità di provvedere all’alimentazione e alle altre loro necessità.

3. Il consiglio provvisorio formerà un comitato speciale per provvedere al monitoraggio, all’integrazione e riabilitazione dei combattenti maoisti.

4. Saranno predisposte misure di sicurezza per i dirigenti maoisti come d’accordo con il governo nepalese.



In riferimento all’Esercito Nepalese



L’Esercito Nepalese sarà confinato nelle caserme secondo quanto stabilito nella lettera alle Nazioni Unite. Sarà data garanzia che le sue armi non saranno usate contro o per qualsiasi parte. Saranno immagazzinate analoghe quantità di armi dell’Esercito Nepalese, chiuse con sistema di serratura a chiave unica e la chiave sarà data al settore interessato. Sarà installato un dispositivo con sirena e strumenti di registrazione per il monitoraggio dell’ONU. Quando sarà necessario esaminare le armi immagazzinate, l’ONU lo farà in presenza della parte interessata. Saranno predisposti i necessari strumenti tecnologici incluse telecamere per il monitoraggio secondo l’accordo tra governo nepalese, maoisti e Nazioni Unite.
Il consiglio provvederà al controllo, alla mobilitazione e alla conduzione dell’Esercito Nepalese secondo il nuovo Atto Militare. Il consiglio provvisorio preparerà e porterà a compimento il piano d’azione dettagliato per la democratizzazione dell’Esercito Nepalese prendendo indicazioni dal suo comitato preposto alla questione. Ciò include la determinazione della quantità dei membri dell’Esercito, la preparazione di una struttura democratica che rifletta le caratteristiche nazionali e globali, e l’ammaestramento ai principi democratici e ai valori umani.
L’Esercito Nepalese continuerà ad operare per la sicurezza dei confini, per la sicurezza di aree ambientali, aree protette, banche, aeroporti, sedi del potere istituzionale, torri telefoniche, segreterie centrali e personalità importanti.
III. In riferimento alle materie della costituzione provvisoria



1. In riferimento alla costituzione provvisoria

Finalizzazione della costituzione provvisoria presentata dal comitato per la bozza di costituzione provvisoria secondo gli accordi oggi raggiunti.
La ristabilita Camera dei Rappresentanti promulgherà la costituzione provvisoria. La legislatura provvisoria appena formata la confermerà.
2. In riferimento alla monarchia

Il re non manterrà alcun diritto sull’amministrazione dello stato.
Le proprietà dei precedenti re Birendra e regina Aishwarya e dei membri delle loro famiglie passano sotto il controllo del governo Nepalese e saranno utilizzati a fini benefici attraverso un accordo.
Tutte le proprietà di re Gyanendra acquisite grazie alla sua posizione di re (palazzi in vari luoghi, foreste e aree ambientali, patrimoni di importanza storica e archeologica) saranno nazionalizzati.
La sorte dell’istituzione monarchica sarà stabilita al primo incontro dell’Assemblea Costituente a voto di maggioranza semplice.
3. In riferimento alla legislatura provvisoria (parlamento)

La legislatura provvisoria sarà unicamerale e del tipo seguente:
209 saranno i membri dei sette partiti e altri che sono membri delle presenti camere alta e bassa (con l’esclusione di coloro che si sono opposti al movimento popolare). Dato che il Fronte di Sinistra non ha rappresentanti nel presente parlamento, la sua rappresentanza nel parlamento provvisorio sarà determinata sulla base dell’accordo.
ii. 73 membri per il settore dei Maoisti

iii. 48 membri dalle organizzazioni sorelle e dai corpi professionali, dalle comunità etniche e regioni oppresse e personalità politiche (nominate in base all’accordo) (in totale 330 persone). Coloro, però, che hanno preso posizione contro il movimento popolare non avranno posto in parlamento.

La Camera dei Rappresentanti restaurata e l’Assemblea Nazionale saranno sciolte con il completamento della formazione del parlamento provvisorio.
Il governo popolare e la corte del popolo amministrata dal PCN(m) saranno sciolti al completamento del parlamento provvisorio.
Il parlamento provvisorio sarà amministrato secondo gli accordi politici.
4. In riferimento al governo provvisorio

Formazione del consiglio provvisorio secondo gli accordi.
Determinazione della divisione del lavoro e della struttura del parlamento provvisorio secondo gli accordi.
Il governo provvisorio opererà secondo le aspirazioni del movimento popolare, l’accordo politico e la cultura della cooperazione.
5. In riferimento al sistema giudiziario

Saranno seguite norme, valori e concetti di un sistema giudiziario indipendente.
Il sistema giudiziario è impegnato nei confronti delle aspirazioni del movimento popolare, della democrazia e della costituzione provvisoria.
Sarà istituita una corte costituzionale per la definizione delle dispute relative all’assemblea costituente.
6. In riferimento ai corpi costituzionali

Sarà costituito un nuovo consiglio costituzionale che include un Primo Ministro, un Ministro della Giustizia e un portavoce del parlamento provvisorio che proporranno provvedimenti ai corpi costituzionali. Tali provvedimenti saranno fondati su criteri specifici.
I provvedimenti nella Commissione Elettorale saranno completati sulla base dell’accordo.
7. In riferimento ai corpi locali

Corpi locali provvisori saranno formati nei distretti, nelle città e nei villaggi sulla base dell’accordo tra i sette partiti politici e i maoisti.
8. In riferimento al problema della cittadinanza

Sarà data cittadinanza a tutti i nepalesi cui è stata tolta prima delle elezioni dell’assemblea costituente.
Preso come base l’anno 1990 a partire da metà aprile, tutti i cittadini nepalesi nati prima di tale data e da allora residenti permanenti in Nepal avranno diritto di cittadinanza.
Altri provvedimenti relativi alla cittadinanza saranno stabiliti in accordo ai criteri di legge.
9. In riferimento all’elezione dell’assemblea costituente

Il consiglio provvisorio ha facoltà di accertare come data delle elezioni dell'assemblea costituente metà giugno del 2007.
L’elezione dell’assemblea costituente sarà basata su sistema elettorale misto. 205 membri saranno eletti attraverso il sistema First-Past-The-Post [?, N. d. T.]. 204 saranno eletti attraverso il sistema proporzionale sulla base dei voti raccolti dai partiti politici. Una legga al riguardo sarà stabilita dopo consultazione con la Commissione Elettorale.
Nel portare le candidature i partiti politici dovranno assicurare la rappresentanza proporzionale delle regioni e dei gruppi oppressi, dei Madheshi, delle donne e degli intoccabili.
16 membri saranno nominati dal consiglio provvisorio scelti tra personalità eminenti.
Il numero totale dei membri dell’assemblea costituente sarà di 425.
I nepalesi dai 18 anni in su al momento in cui sarà promulgate la costituzione provvisoria avranno diritto di voto.
Il monitoraggio delle elezioni dell’assemblea costituente sarà fatto dalle Nazioni Unite.
10. Struttura dello stato

· Fine delle discriminazioni basate su classe, etnia, lingua, genere, cultura, religione e regione, decostruzione della struttura unitaria e centralizzata dello stato e ricostruzione di uno stato che includa tutti, che sia democratico e guardi in avanti.

· Una commissione di alto livello sarà formata con l’obiettivo di fornire indicazioni sulla ristrutturazione dello stato.

· La decisione finale sulla ristrutturazione dello stato sarà data dall’assemblea costituente.

11. Principi direttivi della trasformazione socio-economica

Fine di tutte le forme di feudalesimo. Un programma comune minimo per la trasformazione socio-economica sarà preparato sulla base dell’accordo reciproco e portato a compimento.
Saranno formulate proposte per completare un programma scientifico di riforma agraria abolendo la proprietà terriera feudale.
Adozione di politiche che proteggano e promuovano le industrie e le risorse nazionali.
Affermazione dei diritti dei cittadini nei settori di educazione, salute, assistenza, impiego e alimentazione.
Adozione di politiche per garantire terra e sicurezza socio-economica a gruppi svantaggiati, come quelli senza terra, lavoratori vincolati, aratori, Haruwa-charuwa e altri gruppi del genere che sono in condizioni socio-economiche arretrate.
Adozione di politiche che assumano azioni precise contro chi ha lavorato in posizioni di governo e ha accumulato enormi quantità di averi attraverso la corruzione.
Preparare un comune progetto di sviluppo che aiuti la trasformazione socio-economica del paese e pure assicuri la prosperità del paese in breve arco di tempo.
Adozione di politiche che assicurino i diritti professionali dei lavoratori, incrementino gli investimenti in settori come quello della promozione industriale, commerciale e dell’export, incrementino l’impiego e il reddito generando opportunità.
IV. In riferimento al trattamento delle vittime del conflitto

1. Saranno adottati provvedimenti per l’adeguato sussidio, rispetto e riassetto dei familiari di coloro che sono morti e di coloro che sono rimasti disabili a causa del conflitto.

2. Sarà provveduto al sostegno dei familiari di coloro che sono scomparsi sulla base del rapporto presentato dalla commissione investigativa.

3. Saranno portati avanti particolari programmi di ripristino per coloro che sono stati deportati durante il conflitto, per provvedere al sussidio in caso di distruzione di proprietà pubbliche e private, e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte.

4. Saranno condotte investigazioni su coloro che sono implicati in evidenti violazioni dei diritti umani durante il conflitto, e su coloro che hanno commesso crimini contro l’umanità. Sarà formata una Commissione per la Verità e la Riconciliazione ad alto livello per la creazione di una condizione di riconciliazione sociale.



V. Varie

1. Una commissione di alto livello, come da accordo, verrà formata per monitorare il completamento dell’intesa.

2. Il governo assumerà provvedimenti contro chiunque sia implicato in atti contro il codice di condotta, l’accordo e le leggi.

3. Al momento dell’elezione dell’assemblea costituente i partiti politici saranno liberi di presentare le loro linee politiche riguardo alla repubblica, la trasformazione socio-economica, il referendum, il sistema elettorale e altre materie sulle quali non è stato attualmente raggiunto accordo.



VI. Piano temporale

1. Conclusione di un accordo di pace globale tra il governo del Nepal e il PCN(maoista) il 16 novembre 2006.

2. Tutti i combattenti maoisti si raccoglieranno nei campi il 21 novembre 2006 come sancito in (2)1 e immagazzineranno le armi, sotto verifica e monitoraggio delle Nazioni Unite..

3. Come sancito in 2(5), l’Esercito Nepalese resterà confinato in caserma dal 21 novembre 2006, terrà in magazzino il numero specificato di armi sotto il monitoraggio delle Nazioni Unite.

4. La costituzione provvisoria sarà completata il 21 novembre 2006.

5. La costituzione provvisoria sarà promulgata il 21 novembre 2006, sarà stabilita la legislatura provvisoria e sciolte la Camera dei Rappresentanti e l’Assemblea Nazionale.

6. Il primo dicembre 2006 sarà formato il consiglio provvisorio.



Firmatari:

Prachanda

Presidente del PCN(m)

Girija Prasad Koirala

Primo ministro e presidente del Congresso Nepalese

Madhav Kumar Nepal

Segretario generale del Partito Comunista Nepalese (Unione dei Marxisti Leninisti)

Sher Bahadur Deuba

Presidente del Congresso Democratico

Amik Sherchan

Presidente del Fronte Popolare del Nepal.

Bharat Bimal Yadav

Vice presidente del NSP (Anandi Devi)

Narayan Man Bijukchhe

Presidente del NWPP

C. P. Mainali

Presidente del Fronte di Sinistra of Left Front



8 novembre, 2006



Nota di dissenso dell’UML

In accordo con il completamento delle questioni sopra stabilite su cui tutti gli altri partiti convergono, il nostro partito manifesta queste posizioni:

1. L’UML ritiene che la questione se mantenere la monarchia o no debba essere decisa per referendum insieme all’assemblea costituente.

2. L’UML ritiene che sia più democratico adottare il sistema proporzionale per l’elezione dell’assemblea costituente.

nepalnews.com ia/yp Nov 08 06

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