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Migliaia in piazza Firenze
by PCL Firenze Friday, Nov. 17, 2006 at 6:29 PM mail: progettocomunistafirenze@yahoo.it

Migliaia in piazza a Firenze contro la finanziaria del governo Prodi


Stamattina a Firenze si è svolto il corteo dei sindacati di base, CUB-RDB, COBAS, SLAI COBAS, SINCOBAS, USI, contro la finanziaria del governo Prodi.
Alcune migliaia di lavoratori hanno sfilato da Piazza San Marco a piazza Santissima Annunziata. Folta anche la presenza di immigrati, studenti, senza casa e lavoratori precari. Presenti i centri sociali di Firenze e della Toscana tra i quali i compagni di Pontassieve che hanno occupato un nuovo stabile. Molti gli slogan contro il governo Prodi amico dei padroni.
La manifestazione è stata un successo, nessuno si aspettava una così ampia partecipazione in una città come Firenze notoriamente vicina al centrosinistra. Per la prima volta in un corteo così radicale e numeroso non si sono viste le bandiere del Partito della Rifondazione Comunista ormai compromesso in un governo che i lavoratori sentono sempre più distante e nemico.
Le uniche forze politiche presenti alla manifestazione con bandiere e volantini erano i CARC ed il Partito Comunista dei Lavoratori.

Venerdi 17/11/06
http://www.pclfirenze.blogspot.com

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da napoli
by pcl Friday, Nov. 17, 2006 at 9:05 PM mail:

anche a Napoli non si è vista una sola bandiera del prc...

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Informazione corretta...
by uno che c'era Friday, Nov. 17, 2006 at 10:53 PM mail:

Se si fa un resoconto delle presenze politiche alla manifestazione lo si fa per bene...erano presenti anche tre gruppi anarchici con tanto di striscione e diffusione di volantini...svista o vizietti egemonici ( ridicoli) duri a morire...

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Partito Comunista Internazionale
by Partito Comunista Internazionale Saturday, Nov. 18, 2006 at 10:07 AM mail: ic.party@wanadoo.fr

Eravamo presenti anche noi, col seguente volantino.

CONTRO LA PRECARIETÀ CAPITALISTICA. PER IL COMUNISMO

La condizione "precaria" è la condizione tipica del proletariato nel capitalismo. Precaria è l’esistenza oggi per la stragrande maggioranza dei proletari di un Mondo che ha tutto raggiunto lo stadio di sviluppo capitalistico. Precaria è stata l’esistenza per i proletari anche dei paesi dell'Occidente nella maggior parte del passato, ed oggi è tornata ad esserlo.

Nel capitalismo quella del lavoratore è una merce che, come le altre merci, si acquista solo quando ce n’è bisogno.

IERI i partiti e i sindacati della cosiddetta "sinistra" (PCI e CGIL per primi) cercavano di allontanare il movimento operaio dalla sua tradizione rivoluzionaria, illudendo i lavoratori che nel regime del Capitale avrebbero potuto godere di un continuo Progresso verso il benessere, la Democrazia e la Pace...

OGGI gli stessi Partiti e Sindacati, anche se con nomi diversi, spingono la classe operaia ad accettare i sacrifici imposti dal Capitale, a rinunciare a ogni minima garanzia, come pensioni sufficienti per vivere e l’assistenza sanitaria, e per ottenere questo cercano di dividere le generazioni di lavoratori, e fra italiani e immigrati.

Per decenni sia i borghesi sia i falsi comunisti, stalinisti ed ex-stalinisti, hanno promesso prosperità e benessere, e oggi dilagano, soprattutto tra i giovani proletari, salari da fame e miseria crescente; hanno promesso sicurezza e tranquillità e oggi impera insicurezza e paura del futuro; hanno promesso pace e oggi si allargano micidiali guerre per il petrolio e per la difesa dei profitti imperialistici.

La crisi economica di sovrapproduzione, che è solo attenuata e rimandata dall’ingresso nel mercato mondiale dei capitalismi cinese ed indiano, porta allo scoperto le contraddizione del regime economico fondato sul Mercato e sul Profitto, con l'aumento costante della massa della produzione industriale e agricola, mentre costringe alla fame una percentuale sempre più grande della popolazione in tutti i continenti.
Diventa sempre più evidente che dal capitalismo il proletariato non può aspettarsi nulla di buono, e lo deve abbattere.
Le lotte dell’oggi per la difesa intransigente delle condizioni di vita e di lavoro, che dovranno intensificarsi ed estendersi e che si dovranno dare una organizzazione sempre più unitaria ed efficiente, si volgeranno domani ad abbattere questo regime di sfruttamento, di guerra e di terrore per instaurare la dittatura del proletariato e il Socialismo. Questa indispensabile maturazione non può essere diretta che dall’organismo che custodisce la coscienza storica e i principi univoci della tradizione secolare e internazionale della lotta rivoluzionaria, il partito comunista marxista.

Per questo occorre che i proletari, i giovani proletari, giungano a rifiutare le schifose menzogne borghesi che da ogni lato incalzano e il mito della ricerca di un impossibile benessere individuale. La milizia nel partito, anticipazione nell'oggi dei sentimenti e delle aspirazioni del domani, tende a tenere viva nella classe mondiale dei nullatenenti quella prospettiva rivoluzionaria cui essa è destinata.

Partito Comunista Internazionale

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