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http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1184471.php Invia anche i commenti.

Manifestazioni per la pace in Palestina a Milano e a Roma
by viviana vivarelli Saturday, Nov. 18, 2006 at 4:46 PM mail:

Oggi due manifestazioni per la pace in Medio Oriente: una piu' moderata a Milano, una più massimalista a Roma. Migliaia di persone.

Da Piazza Venezia a Piazza Duomo, sotto un cielo plumbeo e freddo, sfila un mondo di bandiere arcobaleno: 500 associazioni, no global, Verdi, Legambiente, CGIL, CISL, ACLI, Epifani, Bonanni, i vertici di Ds e Margherita non sono presenti per il dibattito sulla fiducia a Roma ma hanno mandato un comunicato congiunto.
A Roma un corteo piu' tosto raccoglie quelli che da decenni chiedono "Due popoli, due stati" e che si oppongono anche alla missione in Libano, il Forum per la Palestina, Cobas, centri sociali, Ernesto, Comunisti Italiani....

Ovviamente, anche con questo governo, la RAI non manda alcuna diretta.

Ogni tanto compare su blog e forum qualche alieno che continua a chiedere.. e perché i pacifisti non scendono in piazza, ..e dove sono finiti i pacifisti e altre cose dello stesso tipo e magari è quello stesso che oggi, davanti alle due manifestazioni per la pace in Palestina di Roma e di Milano, se ne esce a dire che, tanto, non servono a niente.
E allora vorrremmo ricordare a questo bastian contrario che le guerre infinite di Bush-Blair non sono state propriamente un passo avanti nella civiltà
Un fallimento la guerra in Afghanistan.
Un fallimento la guerra in Iraq.
E hanno dovuto ammetterlo sia Bush che Blair, con dimissioni forzate dei capi della CIA e di Rumsfeld, che della guerra infinita era stato il promotore, e con calo di consensi per i due responsabili massimi in entrambi i paesi.
Sia in USA che in Gran Bretagna il militarismo a oltranza non rende e porta i governi a profondi gap con i loro cittadini.

Ma la lezione non sembra arrivare al governo italiano che, con la politica dissennata di Parisi-D'Alema, prosegue una politica estera di grandiose spese militari e di intrusione in paesi stranieri.
Contro i 38 miliardi di questa Finanziaria, che è la più pesante Finanziaria di questo sessantennio, ben 12 miliardi sono stati voluti per aumentare e modernizzare la Difesa, due miliardi in più degli ultimi due anni del governo Berlusconi
Anche per questo le due manifestazioni pacifiste di Roma e di Milano sono, oggi, più opportune che mai.
Le scelte militari del governo Prodi hanno comportato 5 punti percentuali in piu’ rispetto all'ultima Finanziaria di Berlusconi: 12 mld e 437 mln di € per Esercito, Marina, Aeronautica!
Piu’ 4 mld di sostegno all'industria militare (leggi Finemccanica- azienda per 1/3 dello Stato- che in 5 anni raddoppia il fatturato, da 6,7 a 11,4 mld di €, tra l'altro riducendo la forza lavoro dal 40 al 19% del totale).
Come per la benzina siamo al paradosso che lo Stato trae un utile da aumenti del fatturato essendo azionista. Dal petrolio come dalla morte.

Così, di perversione in perversione, l'Italia è in crisi di bilancio e rischia di non far partire i treni e di chiudere procure e scuole, pero' si spreca per mettersi al 7° posto nel mondo per spesa militare.
E continua gli acquisti miliardari e ingiustificati come la portaerei Cavour (1 mld di €, sistema d'arma esclusi), 10 nuove fregate (3,5 mld), 121 caccia eurofighter (oltre 6,5 mld) . Il tutto per l'1% del PIL.
Quanta ricerca ci stava? Quanto stato sociale? Quanto sviluppo?

Ci sono 3 pagine di programma Prodi che parlano di disarmo. Ci chiediamo se questo sia il modo di realizzarlo.
Ma che senso ha volere la missione di pacificazione in Libano contro le aggressioni di Israele e nello stesso tempo acquistare missili "Spike" da Israele?
Che senso ha parlare di pace e fare compravendita di armi con paesi che sono in guerra, contro tutte le leggi internazionali?
E perche' il ministro Parisi si e' impuntato per avere i costosissimi missili israeliani, che costano 100.000 dollari il pezzo, 5 volte di piu' di quelli statunitensi?
E perche' poi comprarli visto, che abbiamo gli arsenali pieni di missili? Quando poi quelli americani non vanno nemmeno bene coi nostri blindati, per cui occorrera' spendere altri soldi per modificare le torrette.
E che senso ha sognare una guerra missilistica sul terreno quando ormai ogni attacco viene dal cielo?
E i missili e i 49 blindati con torrette israeliani li abbiamo presi per il Libano? Non doveva essere una missione tanto pacifica che addirittura gli operatori sarebbero andati disarmati e in borghese?
Il guerrafondaio governo di centrodestra taglio’ la spesa militare di 2 mld e mezzo di €. Il pacifista governo di centrosinistra deve proprio aumentare la spesa militare? Ma ce lo possiamo permettere?
Rafforzare il ruolo internazionale nella guerra era piu’ importante che rafforzare l'economia interna?
Par di vedere un monco, che ci vede poco e ha una ferita allo stomaco, vestito in cenci e con le tasche vuote, che brandisce un mitra ultimo modello. Ma e’ giusto questo?
Cinque punti percentuali in piu’ rispetto all'ultima legge di bilancio licenziata dal governo di centrodestra. 12 miliardi 437 milioni di euro per Esercito, Marina, Aeronautica. Il 72 per cento della qual somma andra’ a coprire i "costi del personale" e dunque la spesa corrente, per i salari e il mantenimento dei 193 mila uomini delle nostre forze armate.
E ci escludiamo i costi delle missioni all'estero, per cui e’ prevista un'ulteriore voce di spesa di 1 miliardo di euro. E ci siamo impegnati a comprare 131 caccia per 11 miliardi di dollari.
Poi, spalmati nel prossimo triennio, altri 4 miliardi e rotti di euro per finanziare un "Fondo per il sostegno dell'industria nazionale ad alto contenuto tecnologico", dove per "alto contenuto tecnologico", si intende "ricerca militare" e per "industria nazionale" la Finmeccanica, azienda che per un terzo e' di proprieta’ dello Stato.
Abbiamo un governo di sinistra che investe in armi piu' di un governo di destra.
Si sta realizzando quel che disse Agnelli: "Per fare un programma di destra occorrera' un governo di sinistra". Anzi per armarci fino ai denti e fare guerre aggressive niente di meglio di un buon pacifismo di governo!

Ma oggi tra Roma e Milano, i partiti ci sono in piazza tutti. Votano per le armi e scendono in piazza!

Un dato: tra il 2000 e il 2005, Finmeccanica ha raddoppiato il proprio fatturato (da 6,7 a 11,4 miliardi di euro). Nello stesso periodo, gli occupati sono diminuiti, perche' lo sviluppo della tecnologia impone una riduzione della manodopera.
A La Spezia nell'industia delle armi la forza lavoro e' scesa dal 40 al 19 per cento.

Siamo arrivati al punto che anche in Italia comanda la lobbie delle armi?

I ministri sono Parisi e D'Alema o governa Guarguiaglini di Finmeccanica?
Cosa sta succedendo?
La commistione tra interessi imprenditoriali e interessi militari e' eclatante, tant'e' che capita sempre piu' spesso che capi di stato maggiore delle nostre tre armi passino nella dirigenza di qualche societa' delle armi, come il generale Mario Arpino, l'ammiraglio Guido Venturoni, il generale Giulio Fraticelli o il generale Sandro Ferracuti.
16 senatori Ds si dicono contrari all'aumento di spesa per le armi
Si immagina che i parlamentari della Sinistra estrema siano furiosi.
E gli onorevoli di Centro, che fanno? Consentono? In nome di quale frainteso senso della cristianita’, radici cristiane si immagina, che non impediscono alla pace di arrancare e alla coerenza di suicidarsi e ai morti di crescere sopra i morti
Ma e' la famigerata democrazia da esportare, si e’ visto come... o la guerra civile da evitare, come se sciti e sunniti non si scannassero gia’ orrendamente ogni giorno e non lo avessero fatto sempre fin dal primo giorno dell'occupazione americana!
In Iraq c'erano tanti talebani da sconfiggere che si e’ pensato bene di spartire il potere proprio tra talebani, e il paese ha fatto un ulteriore passo indietro senza conseguire ricostruzione e liberta’.
In Iraq addirittura l'esercito iracheno e' stato sciolto, senza nemmeno che venissero ritirate le armi.
Ma chi l'ha detto che dobbiamo strangolare l'Italia per portare armi micidiali all'estero?
Chi l'ha detto che dobbiamo gareggiare in armamenti? E comprarne addirittura da Israele?! Il vacuo Parisi e il supponente D'Alema? O lo ha preteso Finmeccanica?
E in nome di quali interessi? Non certo i nostri.
Non ci bastava che gia’ nel 2005 il costo della missione Babilonia fosse di un miliardo e 300 milioni di euro?

Cosa ci hanno guadagnato i nostri strateghi da questo? Cosa ci ha guadagnato Bush dalla sua follia?
E' per questa guerra che Blair perde voti e che Bush perde mezzo Congresso.
Ma noi piu’ sordi dei sordi persistiamo. Ed e’ proprio il centrosinistra a farlo.
Quanti valori sono stati dimenticati?

12 miliardi spesi per la guerra.
Stanziati per la ricerca 144 milioni.
Non ci sono parole.

Non siamo piu’ ai tempi del fascismo e della campagna d'Africa e dell'esibizionismo grottesco delle armi; i modelli dei popoli, oggi, sono la pacifica Svezia e la neutrale Svizzera.
Da quando in qua siamo diventati una nazione guerresca spinta a guerre di conquista travestite da missioni umanitarie?
Non ci sono bastati i rozzi errori di Berlusconi, vogliamo raddoppiarli?


..


da
http://www.masadaweb.org

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