Considerazioni sull'ultima manifestazione (17 novermbre) e sulle nuove ribellioni.
Ho partecipato alla manifestazione del 17 novembre, a Torino, e vorrei pubblicare questo, sperando che serva a farci ragionare un attimo sulla direzione che stanno prendendo le manifestazioni studentesche.
Come è già accaduto vi sono purtroppo sempre più spesso episodi di incoerenza ed ignoranza, e mi rattrista molto vedere una gran fetta dei giovani aver perso quella mentalità creativa e quella voglia di cambiare le cose, di migliorare il mondo in cui si vive tipica di chi non ci sta con la mentalità di profitto che affligge parte di questo mondo.
Purtroppo è molto difficile, avendo una distruttrice di menti e creatrice di alienazione come la TV contro, poter restare liberi con la mente, poter gridare il proprio dissenso, non solo quando qualcuno su una camionetta te lo dice, ma anche scrivendo ciò che si pensa su un foglio e dicendolo a gli altri distribuendo volantini autoprodotti e fanzines.
«...l’arma più potente nelle mani dell’oppressione è la mente dell’oppresso.» diceva Stephen Biko, e infatti il potere usa i suoi strumenti più potenti (l'informazione) per creare una morale collettiva, per dirci cosa è giusto e cosa e sbagliato, per dirci che ribellarci è violenza, mentre le guerre sono fatte per la pace, per dirci che dobbiamo comportarci tenendo per lo più conto di ciò che pensa la gente,...
L'arma più potente per poterci difendere da tutto questo, per poterci riprendere la libertà che sempre più ci stanno togliendo, è la cultura. Non dobbiamo mai smettere di porci domande, di pensare...non bisogna mai essere pigri per usare il cervello, altrimenti siamo finiti!
Non dobbiamo rifarci a ideologie di cento anni senza ricamarci sopra qualcosa di nostro.
Una delle cose che ho visto al corteo del 17 è stata la camionetta che sparava (tra tutti i tipi di musica usciti) i Punkreas mentre dentro c'erano gli alcuni "sharp" che avevano messo la bandiera italiana con il simbolo della sharp: semplicemente patetico (per molti motivi).
Penso che sia necessaria una coscienza, un modo di pensare e di costruire qualcosa di creativo...non la morale comune di giusto e sbagliato (di "alterna" e "tamarro") che viene creata dall'industria dell'informazione.
Ora ai cortei non vedo studenti con la voglia di cambiare qualcosa (per loro stessi, per tutti noi) ma masse di cadaveri che marciano di fronte a poliziotti in tenuta anti-sommossa, che ormai ha un aspetto puramente simbolico, e direi quasi folkloristico...ora vedo gente che sa solo ripetere slogan, e che applude e segue a ruota tutto quello che CHIUNQUE, con un microfono in mano, dice...
La politica viene infilata dappertutto, perchè fa comodo così al potere...ed ecco UDS & CO. che non muovono più un dito da quando c'è il governo di sinistra...ma cos'è cambiato?? Ora si sta tutti bene?? Zero precari?? Diritto allo studio garantito?? Non credo proprio...
Basta stronzate e slogan, vestirsi larghi è bello e comodo, ma DA SOLO è del tutto una cosa superficiale e (ripeto DA SOLO) è del tutto priva di significato.
Ci vuole creatività e voglia di fare, voglia di costruire qualcosa...e questo non si fa chiudendosi al solito Cavallo di piazza Castello a fumarsi le canne...il divertimento è OK, ma attenzione che "il padrone" vuole darci il nostro Panem Circense...vuole alienarci e separarci, non vuole che troviamo nel nostro vicino un complice con cui ribellarsi...
Ed ecco che si sfila di fronte ad un ordine che non ha paura di mettere i propri profitti davanti alle nostre vite, come accade per "le grandi opere", siamo cosi bombardati dalle montature dei giornali, che finiamo per credere a delle assurdità senza precedenti.
Spero davvero che le mie osservazioni possano servire a qualcuno, o che possano servire come spunto per qualche ragionamento o qualche punto di partenza per qualcosa di nuovo.
