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Lettera aperta dei Lavoratori slai cobas del call center Teleperformance
by contro il capitale contro il fascismo Sunday, Nov. 19, 2006 at 11:04 AM mail:

Egreg. Direttore,

in questi giorni abbiamo notato che su alcuni giornali stanno apparendo
interventi sulla situazione di noi lavoratori del call center
Teleperformance. Vorremmo, quindi, chiederLe di pubblicare questa nostra
lettera che testimonia dall¹interno la vera realtà che noi viviamo.
Vogliamo far sapere però che da settembre con lo slai cobas abbiamo aperto
una vertenza con l¹azienda perché il nostro lavoro sia riconosciuto per
quello che è realmente: lavoro dipendente e ottenere tutti i diritti
retributivi e normativi previsti dai contratti.

Per entrare nel call center Teleperformance si deve superare un primo
colloquio - abbastanza strano dato che viene svolto da psicologi ­ e 4
giorni di formazione. Subito si inizia a comprendere che non sarà facile il
tragitto. Ti viene dato un contratto a progetto totalmente illusorio e
denigrante. Sembrerebbe sicuro, ma dal momento della firma capisci che
l¹azienda usa regole arbitrarie, capisci quanto sia fasullo il discorso
della gestibilità dell¹orario di lavoro quando invece puoi essere licenziato
per ³assenteismo².
La giornata lavorativa si svolge su due fasce orarie, la mattina e il
pomeriggio. Ognuno di noi lavora ³all¹interno² di un gruppo formato da circa
15 persone; per ogni gruppo di lavoro c¹è la figura del ³coach², che segue
il lavoro e i lavoratori.
Una volta in postazione davanti al terminale, arriva la telefonata
precedentemente selezionata da un sistema automatico. Le telefonate arrivano
con intervallo di pochi secondi l¹una dall¹altra. Si fanno anche 350
telefonate in un giorno, Il responsabile del gruppo, chiamato ³caoch²,
conosce nei dettagli i tempi lavorativi del singolo operatore telefonico,
dal tempo trascorso per effettuare la telefonata, alla durata della
telefonata, al tempo della pausa., ecc. Tutto, insomma, ogni singolo
istante!! I coach ascoltano la tua chiamata e ne giudicano le modalità, i
tempi; possono addirittura inserirsi nella tua chiamata e chiudere il
contratto al posto tuo. Se non rispetti i tempi lavorativi, il ³coach² (a
discrezione dello stesso) segnala al lavoratore questi parametri ³negativi².
Bisogna totalizzare un certo numero di contratti giornalieri e mantenere i
primi posti in una classifica, dove ti vengono assegnati dei punti sia per
contratti sia per ore lavorate sia per come conduci le telefonate e per come
ti comporti verso l¹azienda. Questa classifica viene aggiornata ogni giorno,
ed è la ³spada di Damocle² sulla testa dei lavoratori che ogni giorno vanno
a guardare con timore se sono scesi in classifica.
Ogni due ore trascorse al telefono, c¹è la pausa lavorativa di 15 minuti; se
in un altro momento abbiamo bisogno di allontanarci dalla postazione
telefonica (per esempio, per esigenze fisiologiche), soprattutto i nuovi
assunti, dobbiamo chiederlo al ³coach², come capita a scuola.
Purtroppo capita spesso, come se fosse un sistema voluto e collaudato che al
lavoratore che non rispetti i tempi delle pause lavorative anche per soli
due o tre minuti, vengono tolti tutti i 15 minuti dall¹orario giornaliero
lavorativo (anche questa operazione è a discrezione del ³coach²).
Le nostre conversazioni al telefono, a turno, sono ascoltate, valutate,
criticate da persone preposte al ³controllo² della telefonata (qualità).
Prendiamo meno di 5 euro all¹ora. L¹operatore senior rispetto a quello
junior viene pagato solo 0,50 centesimi in più ma deve mantenere un budget
più elevato. L¹operatore junior se vuole mantenere il posto deve realizzare
1 contratto ogni 4 ore lavorate. Nel momento in cui non dovesse farne, prima
di essere licenziato, viene spostato in un gruppo di ³recupero², dove il
lavoratore si sente fortemente penalizzato e viene visto con occhi di paura
dagli altri; a questo punto o il lavoratore si ³incaponisce² nel lavoro, o
si ³lascia andare², andando così incontro all¹inevitabile licenziamento.
Lo stress emotivo sommato alle ore di lavoro, dove tutto si svolge in modo
velocizzato, comprese le pause, porta tanti a forme di esaurimento anche
dopo un mese di lavoro.

Lavoratori slai cobas del call center Teleperformance


TA. 18.11.06.

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